Ceceni e Brigata Azov. La battaglia per le strade di Mariupol è regredita al Medioevo
di
Gianluca Di Feo
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È stata un’altra notte di agonia per Mariupol: “È ridotta in cenere, ma la città sopravviverà”, dice il presidente Zelensky. Mentre Kiev accusa i russi di aver aperto il fuoco su un ospedale pediatrico a Severodonetsk (“pazienti e personale sono stati tempestivamente evacuati”); e rivendica la liberazione di Makariv, 60 chilometri a ovest di Kiev. I rapporti tra Washington e Mosca sono ormai vicinissimi alla rottura. Per Biden, Putin sta valutando l’uso di armi chimiche. Dagli Stati Uniti arriva invece un riconoscimento per il ruolo dell’Italia nella crisi. Intanto è giallo sulla notizia dei quasi 10 mila soldati russi che sarebbero morti dall’inizio dell’invasione: Komsomolskaya Pravda, il giornale russo che aveva pubblicato i dati, li ha cancellati poco dopo, denunciando un attacco hacker. In Italia attesa per il discorso di Zelensky questa mattina alle 11 in collegamento con Montecitorio.
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Gli allarmi antiaerei stanno risuonando in quasi tutte le regioni dell’Ucraina, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Le sirene sono state attivate negli oblast di Sumy, Mykolaiv, Ternopil, Poltava, Kirovohrad, Kharkiv, Zaporizhzhia, Leopoli, Ivano-Frankivsk, Zakarpattya, Chernivtsi, Dnipropetrovsk, Rivne, Volinia, Cherkasy, Khmelnytsky e Odessa. A Kiev in corso fino a domani il coprifuoco.
Il ministero della Difesa di Mosca dice che i militari russi hanno consegnato 20 tonnellate di aiuti umanitari alla città di Melitopol. Secondo il ministero, il carico consegnato includeva prodotti essenziali: alimenti per l’infanzia, cereali, carne e pesce in scatola e verdure.
Secondo il comando militare delle forze ucraine – citato dal Kyiv Independent – le truppe di Kiev hanno liberato la città di Makariv che si trova 60 chilometri ad ovest della capitale. Le forze russe sarebbero state respinte e in città ora sventolerebbe di nuovo la bandiera ucraina.
“La decisione da parte di Mosca di sospendere i negoziati sul trattato di pace tra Giappone e Russia a causa delle sanzioni imposte da Tokyo per l’invasione in Ucraina è inaccettabile”. Lo ha detto il premier giapponese Fumio Kishida durante un’audizione al Parlamento, ribadendo una protesta formale del governo di Tokyo. La disputa riguarda quattro isolotti nell’Hokkaido, la prefettura più a nord del Giappone, e risale al termine delle Seconda guerra mondiale. Per questo motivo i due Paesi vicini non hanno mai firmato ufficialmente un trattato di pace. Adesso questi territori ospitano basi militari aeree e navali russe, malgrado le proteste di Tokyo.
Sale ad almeno 925 il bilancio dei civili uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione da parte della Russia, secondo i dati in possesso dell’Ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni unite per i diritti umani (Unhcr). Si tratta purtroppo solo dei decessi verificati ufficialmente.
Biden lancia l’allarme per un possibile cyberattacco contro gli Stati Uniti. La minaccia di un attacco hacker da parte della Russia è “crescente” ma gli Stati Uniti useranno “ogni mezzo” per prevenirlo, ha detto il presidente americano. Il capo della Casa Bianca ha anche chiesto alle società americane, nel corso di una tavola rotonda con alti dirigenti, di “accelerare gli sforzi per bloccare le loro porte digitali”. “Avete il potere – ha aggiunto – la capacità e la responsabilità di rinforzare la cyber sicurezza e la resistenza di servizi chiave per il Paese e avete le tecnologie su cui gli americani possono fare affidamento. Noi abbiamo bisogno che ognuno faccia la sua parte”.
Il presidente ucraino si prepara alla giornata cruciale per la diplomazia, quella di giovedì. “Ho parlato con il primo ministro dei Paesi Bassi Rutte e con il presidente della Francia Emmanuel Macron”, ha detto Volodymyr Zelensky. “Stiamo coordinando le nostre posizioni alla vigilia di importanti vertici in Europa. Gli incontri del G7, dei leader della Nato e dell’Unione Europea avranno luogo il 24 marzo. La nostra posizione si farà sentire sicuramente. Si farà sentire, credetemi, con fermezza”.
Le accuse russe che Kiev ha armi biologiche e chimiche “sono false” e sono un “chiaro segnale” che Vladimir Putin “sta valutando di usarle entrambe” nella guerra in Ucraina. Lo ha ribadito il presidente americano Joe Biden. Putin, ha sottolineato Biden, “è con le spalle al muro e ora sta parlando delle nuove operazioni sotto falsa bandiera che sta preparando”.
“È altamente improbabile che lo schieramento di missili ipersonici Kinzhal influisca materialmente sull’esito della campagna russa in Ucraina”. A dirlo è il vicemaresciallo della Royal Air Force (Raf) Mick Smeath, addetto militare alla Difesa britannica. Citato dal Guardian, Smeath sostiene poi come sia “molto probabile che le affermazioni russe di aver utilizzato lo sperimentale Kinzhal abbiano lo scopo di sminuire la mancanza di progressi nella campagna di terra” di Mosca.
Il presidente americano Joe Biden ha confermato che la Russia ha impiegato anche missili ipersonici nei bombardamenti in Ucraina. “Con le stesse testate impiegate sugli altri missili, non fanno molta differenza, tranne che per il fatto che è quasi impossibile intercettarli”, ha detto Biden alla Cnn.
Tutti i tecnici della centrale nucleare di Chernobyl, che erano rimasti bloccati nell’impianto e avevano dovuto continuare a lavorare senza interruzione dal giorno dell’arrivo delle truppe russe, il 24 febbraio, hanno ottenuto il permesso di lasciare la centrale. Ne dà notizia in un comunicato l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), che dice di essere stata informata dalle autorità di Kiev. Metà dei tecnici erano potuti uscire ieri, l’altra metà oggi, eccetto 13 di loro che non hanno voluto andarsene. Quelli che hanno lasciato la centrale sono stati sostituiti da colleghi ucraini e nell’impianto sono rimaste in servizio guardie ucraine.
“Invasori russi hanno aperto il fuoco su un ospedale pediatrico a Severodonetsk: pazienti e personale sono stati tempestivamente evacuati”. Lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale di Luhansk su Telegram, riferisce Ukrinform.
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