Sab. Set 21st, 2024

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Ventisettesimo giorno di guerra. Ieri la flotta di Vladimir Putin ha puntato per la prima volta il porto di Odessa ed ha colpito edifici residenziali nella periferia di uno degli obiettivi chiave dell’invasione nel sud dell’Ucraina. Mariupol, seppur allo stremo e con tremila vittime civili, continua a resistere. Ma nessuno può dire il numero esatto dei morti, poiché le persone vengono sepolte in fosse comuni, senza nome. In tutte le città sono risuonate le sirene antiaeree. Sale la tensione tra Russia e Stati Uniti, con un reciproco scambio di accuse. Montecitorio ha ospitato per la prima volta, sebbene in collegamento video, il discorso di un presidente straniero: è successo per l’intervento di Volodymyr Zelensky. 

Gli scenari: Se uccidere Putin è l’unica via d’uscita
Il punto di Margelletti: «Mariupol persa, trattative al palo, zero missioni di pace: l’Europa pensi a ciò che vuole fare da grande»
Il retroscena: La scossa di Biden agli alleati: “Ora armi più potenti a Kiev”

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Guerra in Ucraina, che cosa sono le armi chimiche e batteriologiche e perché gli Usa temono l’utilizzo di un’arma finale


23.35 Dugin: la nostra è una lotta contro Occidente e l’Anticristo
«La civilizzazione occidentale e moderna è l’Anticristo. La nostra lotta è precisamente contro questo Anticristo. Questa è l’ultima battaglia, la lotta della fine della storia in un certo senso». Queste le parole del filosofo e politologo russo Aleksandr Dugin, ideologo di Putin, in un’intervista andata in onda questa sera a ‘Fuori dal coro‘ su Retequattro. «È una guerra di religione, contro l’anti-religione, contro il satanismo moderno liberale. Questa è la guerra santa delle civiltà, delle culture che non sono d’accordo a diventare come l’Occidente», ha aggiunto. «Noi ci sentiamo la terza Roma, la Roma eterna. La Russia vincerà sull’Occidente».

23.18 L’ideologo di Putin: il presidente non parla con Zelensky perché è un buffone
«Perché Putin non parla con Zelensky? Perché non pensa sia il soggetto, è il buffone, è totalmente irresponsabile e non può decidere per la pace o per il conflitto. Credo che Putin parlerà solo con i personaggi che contano davvero e che possono decidere delle situazioni critiche di oggi e non con Zelensky che non rappresenta nulla». Queste le parole del filosofo e politologo russo Aleksandr Dugin, ideologo di Putin, in un’intervista andata in onda questa sera a ‘Fuori dal Coro‘ su Retequattro.

23.07 Intelligence britannica: proteste civili nelle città occupate
«La popolazione civile ucraina delle città occupate dai russi continua a protestare contro il controllo russo». Secondo l’ultimo aggiornamento dell’intelligence della Difesa britannica, «gli sforzi russi di sottomettere la popolazione manipolando i media, diffondendo propaganda e incaricando come leader marionette pro-Cremlino sono finora falliti». La Russia, secondo Londra, «reagirà probabilmente a questi fallimenti utilizzando misure sempre più violente e coercitive nel tentativo di sopprimere la popolazione ucraina».

22.45 Total: stop a petrolio russo entro fine anno
TotalEnergies smetterà di acquistare petrolio e prodotti petroliferi russi «al più tardi» entro la fine di quest’anno. Lo ha annunciato in una nota il gigante francese dell’energia, citando «il peggioramento della situazione in Ucraina» e «l’esistenza di fonti alternative in Europa». Tuttavia, afferma l’azienda, «a differenza delle forniture di petrolio» le capacità logistiche europee relativamente al gas «rendono difficile fare a meno del gas russo nei prossimi due-tre anni senza colpire le forniture energetiche del continente».

22.35 Kiev, oltre 1.200 evacuati oggi da Mariupol
Oltre 1.200 residenti sono stati evacuati oggi da Mariupol, la città portuale dell’Ucraina meridionale assediata dai russi. Lo ha riferito la vicepremier di Kiev, Iryna Vereshchuk, citata dal Kiev Independent, secondo cui gli abitanti sono stati portati a bordo di 15 autobus a Zaporizhzhia.

22.20 Usa: le forze russe hanno usato missili ipersonici
Le forze russe hanno usato missili ipersonici «almeno in un caso», di cui gli Stati Uniti sono a conoscenza, ha detto martedì il portavoce del Pentagono John Kirby durante una conferenza stampa.
«Le forze russe hanno usato il missile ipersonico contro un edificio fisso”, a «una distanza relativamente ravvicinata», ha detto Kirby. A riportarlo è la Cnn.

22.05 Zelensky parlerà al Parlamento giapponese
Il presidente ucraino Zelensky parlerà domani in video collegamento con il Parlamento giapponese alle 18 locali (le 10 in Italia). Lo ha annunciato con un tweet il ministro Taro Kono.

22.00 Draghi sente Macron in vista vertici Nato, G7 e Ue
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto oggi una telefonata con il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron. «Al centro dei colloqui – secondo quanto riferisce Palazzo Chigi – la guerra in Ucraina e la preparazione dei vertici della Nato e del G7 e del Consiglio europeo di questa settimana».
21.50 Letta, filo-putinismo in Italia è impressionante
«C’è un sostrato di filo-putinismo nel nostro Paese che io trovo impressionante». Così il segretario del Pd, Enrico Letta, ospite a “Di Martedì” su La7. «È cominciato negli anni scorsi e ci sono responsabilità di scelte politiche del passato che hanno reso il nostro Paese un Paese che guardava a Putin, a Trump, che ce l’aveva con Bruxelles».

21.31 Pentagono: forze KIev stanno riguadagnando terreno nel Sud
Il Pentagono ritiene che le forze ucraine stiano «riguadagnando terreno» nel sud dell’Ucraina, vicino Kherson. Lo ha detto il portavoce della Difesa americana in un briefing con la stampa. John Kirby stamane aveva parlato di segnali che l’Ucraina stesse «contrattaccando» le forze russe. «Si stanno difendendo in modo molto intelligente, molto agile, molto creativo e da quello che vediamo stanno cercando di riguadagnare terreno nel sud, vicino Kherson», ha detto il portavoce del Pentagono.

21.21 Pentagono, i russi hanno problemi di cibo e logistici
Le forze russe in Ucraina hanno problemi logistici e stanno finendo le loro scorte di cibo. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, in un briefing con la stampa. «Tutti abbiamo visto i soldati russi che saccheggiavano i supermercati», ha detto ribadendo che le truppe di Mosca continuano ad avere «problemi sul campo». La Russia «non ha raggiunto nessuno degli obiettivi strategici che si era prefissata», ha sottolineato Kirby .

21.15 Biden vuole tenere più truppe Usa in paesi Nato vicino Ucraina
Joe Biden potrebbe annunciare nel corso del suo viaggio in Europa che gli Stati Uniti intendono mantenere in modo permanente più truppe nei paesi Nato vicino all’Ucraina. Lo riporta Cnbc citando alcune fonti, secondo le quali la Polonia è uno dei paesi in cui potrebbero stanziare le ulteriori forze americana.

21.05 Ucraina: “Speriamo in un colloquio Zelensky-Xi”

«Kiev spera che Pechino possa svolgere un ruolo più importante nel porre fine a questa guerra. Attendiamo con impazienza una conversazione del presidente cinese Xi Jinping con Volodymyr Zelensky». Lo ha detto il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, in un intervento al Royal Institute of International Affairs, noto come Chatham House, citato dalla Ukrainska Pravda.

20.45 Macron: “Diritto internazionale calpestato, armi esplosive russe contro i civili”
«Tutto nell’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia è inaccettabile. Il diritto internazionale è calpestato, le infrastrutture civili sono bombardate, delle armi esplosive sono utilizzate in aree densamente popolata e i lavoratori umanitari sono presi di mira». Ad affermarlo è il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron intervenendo in un video al primo forum umanitario europeo nell’ambito del Consiglio europeo sottolineando che «il diritto internazionale umanitario è questa linea che separano le barbarie della nostra umanità comune». Per Macron, «il diritto della guerra non è un optional. La protezione dei civili e delle infrastrutture civili non è negoziabile. Quelli che tradiscono che regole dovranno rendere dei conti davanti alla giustizia internazionale».

20.35 Gabrielli: per Italia pericolo non immediato
«L’Italia è nella lista dei Paesi ostili stilata dalla Russia. Siamo al centro dell’attenzione di chi ha invaso un altro Paese. Dal punto di vista del pericolo immediato non credo si possa ritenere tale». Lo afferma sulla guerra in Ucraina il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Franco Gabrielli, intervistato a ‘Di martedì”.

20.31 Zelensky parteciperà al summit Nato di giovedì
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parteciperà in video collegamento al vertice straordinario dei leader Nato del 24 marzo a Bruxelles, al quale sarà presente anche il presidente Usa Joe Biden. Lo ha riferito il portavoce presidenziale Serhiy Nykyforov, secondo quanto riporta l’agenzia ucraina Interfax.

20.24 Petrolio: chiude in calo a New York a 111,76 dollari
Il prezzo del petrolio chiude in calo a New York sotto quota 112 dollari al barile dopo essere balzati oltre il 7% ieri. Pesano i colloqui di pace tra Russia e Ucraina e un possibile embargo anche dell’Europa sull’oro nero russo. I contratti Wti hanno terminato le contrattazioni in calo dello 0,32% a 111,76 dollari al barile.

20.03 Nuova telefonata Macron-Putin sui negoziati
Il presidente russo, Vladimir Putin, e il presidente francese, Emmanuel Macron, hanno avuto una nuova conversazione telefonica su iniziativa di quest’ultimo. Lo riferisce una nota del Cremlino. I due leader, si legge nella nota, «hanno continuato il sostanziale scambio di vedute sulla situazione riguardante l’Ucraina, incluso il processo di negoziato in corso tra i rappresentanti ucraini e russi».

19.50 Biden, l’Occidente è più unito che mai contro Putin
«Domani andrò in Europa per incontrare i nostri alleati e partner esattamente un mese dopo che Putin ha lanciato la sua brutale guerra in Ucraina». Lo ha scritto su Twitter il presidente americano Joe Biden. «In questo viaggio chiariremo che l’Occidente è unito nella difesa della democrazia. Putin pensava che ci avrebbe diviso, ma non siamo mai stati così forti nella nostra storia recente. Siamo con l’Ucraina e continueremo a garantire che Putin paghi un pesante prezzo economico per le sue azioni», ha sottolineato il presidente.

19.45 Il Cremlino: armi nucleari solo se minacciata esistenza russa

19.36 Ucraina, Peskov: “Deportati da Mariupol? Falsa propaganda. L’operazione militare procede secondo i piani”
Il portavoce del presidente russo Putin sostiene che i deportati da Mariupol siano falsa propaganda e che «l’operazione procede secondo i piani». In Ucraina, la Russia «non ha ancora raggiunto i suoi obiettivi, ma tutto sta andando avanti rigorosamente in conformità con i piani e i compiti stabiliti»: lo ha detto il portavoce del Cremlino, in un’intervista a Christiane Amanpour, la giornalista-star dell’emittente all-news. Peskov ha insistito che gli obiettivi sono la smilitarizzazione dell’Ucraina, la neutralità, l’eliminazione dei «battaglioni nazionalisti» e il riconoscimento della Crimea, Donetsk e Luhansk. E che fin dall’inizio, a Mosca nessuno pensava che un’operazione militare speciale in Ucraina avrebbe richiesto un paio di giorni. Ha aggiunto che l’obiettivo principale dell’”operazione speciale” dell’esercito russo a Mariupol è ripulire la città dalle unità nazionaliste «che usano i civili come scudi umani e uccidono quelli che volgliono uscire dalla città)»; e assicurato che ci sono ucraini che «collaborano con l’esercito russo e che non vogliono vedere la gente morire» Peskov ha anche smentito come “fake news” le notizie di civili deportati in Russia e costretti in campi di concentramento: «Non e’ vero, queste sono falsità, questa è una guerra di propaganda. Dovete conoscere dall’interno le cose ed è difficile a volte capirle».

19.24 Biden annuncerà azioni per ridurre dipendenza energia russa
Joe Biden nel suo viaggio in Europa annuncerà azioni comuni per rafforzare la sicurezza energetica e ridurre la dipendenza dal petrolio e dal gas russo: lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan.

19.20 Conte, Draghi non vuole aumento spese militari
«Ritengo che Draghi non abbia cambiato posizione, è stato molto chiaro: la prospettiva di incrementare le spese militari sul piano nazionale non è nell’ordine delle cose».  Lo ha detto il presidente di M5s, Giuseppe Conte, a Porta a porta in onda stasera.

19.15 Sullivan: “La guerra non finirà facilmente o rapidamente”
La guerra «non finirà facilmente o rapidamente». Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, nel briefing alla stampa nel quale ha illustrato il viaggio del presidente Joe Biden in Europa. Il presidente, ha detto Sullivan, volerà in Europa per garantire l’unità degli alleati occidentali, per fornire ulteriori aiuti all’Ucraina e per «rinforzare l’alleanza occidentale. Anche se la Russia riesce a conquistare più territori», ha detto Sullivan, «non riuscirà mai a soggiogare» l’Ucraina.

18.57 Ucraina: Von der Leyen, 3 miliardi agli Stati che ospitano rifugiati
«In risposta a questa emergenza, migliaia di famiglie europee hanno aperto le loro case. Innumerevoli associazioni e Ong forniscono vestiti, riparo, medicine o inviano autobus per portare in salvo gli ucraini. Tutti gli Stati membri europei stanno facendo la loro parte. Per aiutarli, ci siamo assicurati che i fondi europei possano essere utilizzati con la massima flessibilità a sostegno dei rifugiati. E proponiamo di stanziare altri 3 miliardi di euro per sostenere i nostri Stati membri che stanno accogliendo i nostri amici bisognosi». Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, nel suo intervento al Forum umanitario europeo.
18.55 Cnn: La Bielorussia potrebbe entrare in guerra
La Bielorussia potrebbe entrare in guerra: gli Stati Uniti e la NATO credono che la Bielorussia potrebbe “presto” unirsi alla Russia nella sua guerra contro l’Ucraina. Lo dicono alla CNN funzionari statunitensi e della NATO e che il paese sta già prendendo provvedimenti per farlo.
18.40 Ucraina: Scholz, necessari negoziati diretti tra Mosca e Kiev
«Sono necessari negoziati diretti tra Ucraina e Russia per arrivare alla pace, è necessario che ci sia subito un cessate il fuoco ed è necessario il ritiro degli invasori». È quanto ha detto Olaf Scholz alla conferenza stampa a Berlino insieme alla presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola, rispondendo ad una domanda dei giornalisti, ricordando che lo stesso Volodymyr Zelensky ha ribadito la richiesta di un incontro diretto con il capo del Cremlino Vladimir Putin. 

18.23 Pentagono: “Osserviamo forze russe all’interno di Mariupol”
«Continuiamo ad osservare un certo numero di forze russe all’interno della città di Mariupol». Lo riportano fonti del Pentagono che aggiungono che «crediamo che almeno alcuni di loro siano le forze separatiste arrivate dal Donbass». «E ripetiamo gli ucraini stanno combattendo con tutte le forze per impedire la caduta di Mariupol», aggiungono, secondo quanto riporta la Cnn, riportando che i russi stanno bombardando la città dal mare di Azov con sette navi da guerra.
18.05 Noto giornalista primo incriminato in Russia in base a nuova legge “fake news”
Le autorità investigative russe hanno aperto un procedimento penale contro il noto giornalista ed ex deputato Alexander Nevzorov sulla base della legge recentemente approvata che punisce con pene fino a 15 anni di reclusione la diffusione di cosiddette “notizie false” relative alle attività delle forze armate. Lo riferiscono diversi media indipendenti.

17,34 Metsola, varate sanzioni ma Ue deve fare di più
Il presidente russo Vladimir Putin «ha distrutto la pace in Europa. Come Unione europea abbiamo agito con grande rapidità, abbiamo messo in atto sanzioni dure e mai viste prima. Eppure doppiamo fare di più. Dobbiamo mostrare a Putin e agli oligarchi he questa guerra avrà per la Russia un costo enorme che ora non possono neanche immaginare». È quanto ha detto la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, alla conferenza stampa a Berlino insieme al cancelliere tedesco Olaf Scholz.
17,25 Scholz: chiediamo ancora a Putin di fermare guerra
«L’Europa e il mondo sono cambiati da quando è iniziato l’attacco all’Ucraina, l’Europa rimane il nostro progetto di pace più importante». Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz a Berlino alla conferenza stampa con la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. «L’intesa con i partner internazionali è centrale, per questo ho convocato un vertice G7 prima del prossimo consiglio Ue», ha aggiunto il cancelliere, secondo il quale «raggiungeremo qualcosa di concreto solo lavoriamo tutti insieme». Naturalmente, così ancora Scholz, «chiediamo di nuovo a Putin di ritirare le truppe e di fermare la guerra. Una tregua è necessaria per permettere i colloqui».
17,20 l’Ue: pronte nuove sanzioni contro la Russia
L’Ue «resta pronta a muoversi rapidamente per l’adozione di nuove sanzioni coordinate» contro la Russia. È quanto si legge nella bozza delle conclusioni che saranno sul tavolo del vertice Ue. Nel documento si chiede anche ai Paesi membri di preparare, con il sostegno della Commissione Ue, piani per fare fronte ai flussi dei profughi e alle loro necessità nel medio e lungo termine.
17,10 Drone colpisce istituto scientifico a Kiev, almeno un morto
Sarebbe di almeno un morto il bilancio dell’attacco sferrato da un drone russo contro un istituto scientifico a Kiev. Il fumo si è alzato da un edificio bianco di sette piani dell’Istituto per i materiali superduri a nord-ovest della capitale, parte dell’Accademia Nazionale delle Scienze dell’Ucraina. «Nel raid le forze armate russe hanno usato i droni Orlan, uno dei quali ha sganciato una bomba, in seguito alla quale i locali hanno preso fuoco», ha detto all’AFP un funzionario dell’intelligence del ministero della Difesa.

17,00 a Kherson 300 mila persone a corto cibo e farmaci
A Kherson, nel Sud dell’Ucraina, 300.000 persone sono a corto di cibo e medicinali. Lo denuncia il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko, citato dal Guardian. Kherson è stata la prima grande città ucraina a cadere nelle mani delle truppe russe.

16.50 Giornalista ucraina rilasciata da russi

La giornalista della tv ucraina Hromadske, Victoria Roshchyna, è stata rilasciata dai russi. Lo ha annunciato la sua emittente. Sta tornando a casa sua, a Zaporizhzhia. Secondo Hromadske la reporter era stata rapita dai servizi russi il 15 marzo nella zona occupata di Berdyansk.

16.43 Polonia chiede agli Usa di escludere la Russia dal G20

Dalla Polonia arriva la richiesta agli usa di escludere la Russia dal G20. La risposta sarebbe stata positiva. Lo ha reso noto il ministro dello Sviluppo polacco Piotr Nowak in un comunicato in cui ha spiegato che la questione sarà discussa nei meeting in programma a Washington la prossima settimana. «Il caso – ha detto il ministro – sarà trattato personalmente dal presidente americano Joe Biden». Nessuna risposta ufficialmente dal Dipartimento al Commercio Usa ma una fonte americana citata da Reuters ha fatto sapere che la Russia ha violato le norme internazionali e questo porterà a delle conseguenze sulla sua presenza nei forum multilaterali.

16.15 Anonymous hakera database della Nestlé: 10 gbyte di indirizzi mail e password
Il team internazionale di hacker Anonymous ha violato il database della più grande azienda alimentare del mondo, la Nestlé, perché si è rifiutata di lasciare il mercato russo. Ne dà notizia l’agenzia di notizie ucraina Unian. 10 gb di indirizzi e-mail e password il “bottino” dell’attacco informatico del team di hacker.
15.57 Morti per le strade, croci senza nome
Il racconto drammatico di un giornalista a Mariupol: «Ci sono tanti morti per le strade, nei cortili, tante croci senza nome».
15.52 – Guterres: guerra assurda e impossibile da vincere
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha dichiarato che è tempo per la Russia di porre fine alla sua «assurda guerra» in Ucraina, un conflitto che è «impossibile da vincere». Parlando con i cronisti, Guterres ha dichiarato che la guerra «sta andando velocemente da nessuna parte». 

15.50 – Deputata ucraina: “Raccogliere prove stupri e violenze per perseguire responsabili”
Bisogna raccogliere le prove delle violenze compiute in Ucraina per presentarle successivamente e avere «tutte queste prove pronte per un processo, perché quando l’ucraina vincerà avremo bisogno di far sì che ogni persona che ha portato avanti questa guerra venga ritenuta responsabile». È quanto ha detto la deputata ucraina Maria Mezentseva, intervenendo su RaiNews24, raccontando dei casi di donne stuprate e altri tipi di abusi. 

15.48 – Media: Bielorussia potrebbe entrare in guerra presto
Gli Stati Uniti e la Nato credono che la Bielorussia potrebbe «presto» unirsi alla Russia nella sua guerra contro l’Ucraina. Lo afferma la Cnn che cita fonti Usa e dell’Allenaza atlantica. È sempre più «probabile» che la Bielorussia entri nel conflitto, ha affermato un funzionario della Nato all’emittente Usa, sottolineando che «Putin ha bisogno di supporto» e che «qualsiasi cosa aiuterebbe».

15.45 – Bombardato ospedale pediatrico a Severdonetsk, bambini evacuati
I russi hanno bombardato l’ospedale pediatrico di Severdonetsk, nella regione di Luhansk. Lo rende noto il Kiev Independent citando il Servizio statale di emergenza ucraino. Il tetto dell’ospedale ha preso fuoco, spiega il servizio di emergenza, aggiungendo che sette bambini e 15 adulti sono stati evacuati.

15.31 – In Russia Ikea si ritira, ecco Idea
Lo studio grafico di San Pietroburgo ha fatto la richiesta a Rospatent (l’agenzia russa per i brevetti) di registrare il marchio “Idea” per avviare un rivenditore analogo di Ikea in Russia. Stando alle parole di Kostyantyn Kukoev, direttore dello studio, da quando il colosso svedese dell’arredamento è uscito dal mercato russo, la sua azienda che sviluppava progetti per Ikea ha registrato gravi perdite: da qui la ricerca di un analogo all’interno del paese.

15.24 – Consiglio Ue: Cina si impegni per riportare la pace
«Il vertice Ue» di giovedì e venerdì «servirà anche a preparare il ventitreesimo summit Ue-Cina che sarà l’occasione per affrontare la guerra in Ucraina e di domandare alla Cina un impegno forte per massimizzare le nostre possibilità di riportare la pace». Lo ha dichiarato Clement Beaune, sottosegretario agli Affari europei della Francia, Paese che preside il Consiglio Ue, al termine del Consiglio Affari generali.

Elicottero d’attacco russo attira il fuoco ucraino e viene colpito 18 volte: pilota punta dritto su un campo per salvarsi


15.12 – A Odessa missile russo abbattuto da contraerea ucraina
La contraerea ucraina questa mattina ha abbattuto un missile russo. È quanto hanno affermato fonti militari, secondo quanto si legge nel canale telegram Odessa Info. Nella tarda mattinata la contraerea ucraina è stata più volte attivata sparando verso il Mar Nero. Diversi sono stati colpi uditi a ridosso del porto di Odessa.

15.05 – Distrutto magazzino stabilimento medicine Farmak nella regione di Kiev. Azienda: perdite ingenti
Distrutto da un incendio causato dai bombardamenti russi il magazzino dello stabilimento farmaceutico di Farmak vicino a Makarov, nella regione di Kiev. Lo ha annunciato un membro del consiglio di sorveglianza della società farmaceutica Petro Chernyshov su Facebook citato da Ukrinform. «Per quanto ne sappiamo, c’è stata una battaglia di carri armati in quest’area. E il nostro magazzino è completamente bruciato: l’azienda ha subito perdite ingenti», ha detto. Adesso, secondo Chernyshov, Farmak sta lavorando a una ripresa ma «è difficile, perché tutte le materie prime e l’imballaggio erano nel magazzino», ha aggiunto.

[[(Video) A Mariupol l’esercito ucraino resiste alla distruzione: con due colpi di lanciarazzi affondano un’imbarcazione d’assalto russa]

14.56 – Oms Europa: “368 mila rifugiati entrati in Moldavia”
«Finora, 368mila persone sono entrate in Moldova dall’Ucraina. La nostra priorità è aiutare a garantire che questo Paese e tutti gli altri coinvolti nella risposta umanitaria dispongano delle infrastrutture sanitarie, delle risorse e delle competenze per affrontare questa sfida». A sottolinearlo è stato Hans Kluge, direttore dell’Ufficio regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l’Europa, oggi durante una conferenza stampa che si è svolta in Moldavia, con il ministro della Salute del Paese, Ala Nemerenco, per parlare principalmente dell’impegno nell’accoglienza dei rifugiati ucraini. Kluge è stato in visita nel Paese confinante con l’Ucraina e ha incontrato «medici e infermieri che forniscono cure cruciali ai pazienti in dialisi, solo uno dei complessi problemi di salute che si affrontano» con i rifugiati, insieme al «cancro, alla salute materna e infantile, all’Hiv, la tubercolosi e la salute mentale». «Le persone in Moldavia hanno aperto le braccia e il cuore ai rifugiati dall’Ucraina».

14.33 – Cremlino: “No dettagli pubblici negoziati per non comprometterli. Vanno lentamente”
Il Cremlino non sta rendendo pubblici i dettagli dei colloqui tra russi e ucraini per non comprometterli. È quanto sostenuto dal portavoce della presidenza russa, Dmitry Peskov, che poi, riguardo alla proposta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky di sottoporre a referendum un eventuale accordo su neutralità e status del Donbass e della Crimea, replica: «L’Ucraina è uno stato sovrano e può e deve avere procedure politiche interne». «Ma, oltre a questo, ci sono questioni che vengono negoziate dalle due delegazioni – ha sottolineato Peskov – Non posso entrare nei dettagli, ma siamo convinti che se queste questioni venissero rese pubbliche adesso, potrebbero compromettere il processo negoziale, che sta avanzando più lentamente e in modo meno sostanziale di quello che vorremmo».

14.26 – Cremlino: “Pochi russi contrari a operazione, ascoltati ma sono minoranza”
Non ci sono molti russi che non sostengono “l’operazione militare speciale” in Ucraina. È quanto sostiene il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. «La grande maggioranza dei nostri cittadini, come indicato dai sondaggi, oltre il 75% sostiene l’operazione, sostiene le azioni del presidente russo», ha affermato Peskov, definendo questi numeri «un fatto totalmente incontestabile». Il portavoce del Cremlino ha poi sottolineato che «c’è in corso un’intensa spiegazione degli obiettivi di questa operazione, delle ragioni di questa operazione. E noi speriamo che quelli che attualmente non sono d’accordo comprendano quello che sta succedendo«. A loro si rivolge in particolare Peskov, che chiede di «imparare a navigare in questo flusso di notizie che arrivano dall’Occidente a proposito di quello che accade, comprendendo che non tutto quello che viene presentato fra le notizie è vero». Naturalmente, ha concluso riferendosi a quel meno di 25% di contrari all’operazione, «la loro opinione viene ascoltata, ma una minoranza è comunque una minoranza».

14.23 – Papa: tweet, invito a preghiera 25 marzo per ottenere pace
«Invito ogni comunità e ogni fedele a unirsi a me venerdì 25 marzo, Solennità dell’Annunciazione, nel compiere un solenne Atto di consacrazione dell’umanità, specialmente della Russia e dell’Ucraina, al Cuore immacolato di Maria, affinché Lei, la Regina della pace, ottenga al mondo la pace». Lo dice il Papa in un tweet, diffuso oltre che nelle nove lingue ufficiali dell’account anche in russo e in ucraino, come ormai avviene da alcune settimane.

Il pugno duro dell’Ucraina contro i saccheggiatori, il consigliere del ministro degli Interni: “Uccisi sul posto o legati a pali”


14.17 – Viminale: 61.493 i profughi accolti fino a oggi Italia
Sono 61.493 i profughi ucraini entrati in Italia dall’inizio del conflitto a oggi: 31.502 donne, 5.400 uomini e 24.591 minori. A renderlo noto è il Viminale.

14.15 – Ministro Agricoltura: “Noi eravamo paniere del mondo”
«L’Ucraina è il paniere dell’Europa che si è ripetutamente dimostrato garante della sicurezza alimentare nel mondo». Lo ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura ucraino, Roman Leshchenko, in audizione alla commissione Agri al Parlamento europeo. «Fino a poco tempo fa siamo stati in grado di rispettare gli ordinativi già fatti e fornire al mondo 12 milioni di tonnellate di frumento, 3 milioni di tonnellate di semi di girasole, eravamo garanti della sicurezza alimentare. Noi abbiamo sempre esportato l’80 per cento dei prodotto alimentari attraverso i nostri porti. Adesso sono chiusi, bloccati. Anche le infrastrutture sono state minate», ha spiegato. «Dobbiamo dare a oltre 400 milioni di persone nel mondo generi alimentari. Adesso queste persone si trovano sul baratro della fame. Ed è esattamente quello che vuole la Russia», ha denunciato il ministro.

14.03 – Ministro salute, 10 ospedali completamente distrutti. Altre strutture non possono essere rifornite per i combattimenti
Dieci ospedali ucraini sono stati completamente distrutti dai bombardamenti. Lo ha detto il ministro della salute ucraino Viktor Lyashko parlando alla televisione nazionale, citato da The Guardian. «Il nemico ha già bombardato 139 ospedali, le cure mediche non possono più essere fornite lì e queste strutture vanno ricostruite da zero. Questa sarà una nuova costruzione, che spero inizi il prima possibile», ha detto Lyashko. Altri ospedali non hanno potuto essere approvvigionati di medicine e altre forniture a causa dei combattimenti nelle vicinanze, ha aggiunto.

13.58 – Dl Ucraina bis: mezzo miliardo per accoglienza e sanità
Il decreto Ucraina bis pubblicato in Gazzetta ufficiale stanzia per il 2022 oltre mezzo miliardo di euro sull’accoglienza e l’assistenza sanitaria dei profughi ucraini che arrivano in Italia. 348 milioni sono destinati a coprire le spese d’affitto dei profughi e l’accoglienza diffusa attraverso Terzo settore, enti religiosi e famiglie. Il ministero dell’Interno riceverà risorse ulteriori per 7.533.750 euro per «l’attivazione, la locazione e la gestione dei centri di accoglienza». Altri 152 milioni sono destinati alle regioni per l’accesso alle prestazioni sanitarie dei rifugiati

13.51 – La moglie di Zelensky: “Non possono uccidere i nostri figli”. First Lady lavora ai convogli per salvare i bimbi malati
«Non lasceremo che il nemico uccida i nostri figli»: lo dice Olena Zelenska, la moglie del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervistata dal quotidiano francese Le Parisien. Nell’intervista racconta, in particolare, la sua lotta per organizzare l’evacuazione dei bimbi malati in Ucraina. Come si sente? «Come un essere umano che ha una guerra in casa».

13.49 – Contraerea ucraina a lungo in azione a Odessa, uditi ripetuti colpi a ridosso del porto
Contraerea ucraina in azione per poco meno di un’ora a Odessa. Numerosi e ripetuti colpi sono stati avvertiti dall’inviato dell’Ansa a ridosso del porto della città ucraina. Fonti militari spiegano che è il sistema aereo difensivo ucraino ad essere entrato in azione. La contraerea di Odessa è considerata la migliore del Paese.

13.46 – Duma russa approva sanzioni per pubbicazione fake news

13.39 – Nuova manifestazione a Kherson, russi tirano lacrimogeni. Lo riporta l’Ukrainska Pravda
Nuova manifestazione di protesta contro l’invasione a Kherson dove la popolazione è tornata in piazza ed è stata attaccata dalle forze russe che hanno tentato di disperderla con il lancio di gas lacrimogeni. Lo riporta l’Ukrainska Pravda sottolineando che appena il fumo dei lacrimogeni si è diradato alcuni residenti sono tornati in piazza.

13.36 – Ambasciatore: visita Papa a Kiev sarebbe fondamentale
«Io spero di sì, perché sicuramente una visita del Santo Padre in Ucraina sarebbe estremamente importante, proprio per dare supporto al nostro Paese in questa tragedia». Così l’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andryi Yurash, ha risposto a Sky Tg24 se il Papa andrà a Kiev raccogliendo l’invito del presidente Volodymyr Zelensky. «Se il Santo Padre potesse davvero andare a Kiev, nella capitale ucraina, penso che davvero sarebbe fondamentale – ha ribadito –. In queste circostanze, qualunque possibile messaggio che noi riceviamo dal Vaticano, che riceveremo dal Vaticano, sarà di grande valore per tutta la società».

13.34 – Russia: 78 aerei fermi all’estero per le sanzioni Ministro dei Trasporti, è il 5,7% della flotta
A causa delle sanzioni 78 aerei di linea russi sono fermi al di fuori del Paese. Lo ha affermato il ministro dei Trasporti russo Vitaly Savelyev citato dalla Tass. Il ministro ha spiegato che si tratta del 5,7% della flotta totale russa che comprendeva, prima dell’imposizione delle sanzioni, 1.367 velivoli. I voli continuano, ma in alcune fasi i vettori avranno bisogno di pezzi di ricambio per gli aerei, ha ammesso Savelyev, secondo il quale le autorità stanno cercando una soluzione al problema concentrandosi sull’esperienza dell’Iran, che da molti anni si confronta con le sanzioni.

13.30 – Kiev: 2.389 bambini “rapiti” da russi a Donetsk e Luhansk
Sono 2.389 i bambini «rapiti» nell’est dell’Ucraina dall’inizio del conflitto, ovvero allontanati «illegalmente» dalle regioni orientali di Donetsk e Luhansk. Lo denunciano il ministero degli Esteri ucraino e l’ambasciata americana a Kiev, che ha ritirato il suo personale alla vigilia dell’invasione russa. «Secondo il ministero degli Esteri ucraino, le forze russe hanno trasferito illegalmente in Russia 2.389 bambini ucraini dagli oblast di Donetsk e Luhanks. Questa non è assistenza. È un rapimento», si legge sull’account Twitter dell’ambasciata di Washington a Kiev.

13.29 – Scomparso da giorni fotoreporter ucraino Max Levin. Da prima linea vicino a Kiev. Ha lavorato anche con Reuters e Ap
Il fotoreporter ucraino Maksym Levin è scomparso dalla prima linea vicino a Kiev, l’ultima volta che si è messo in contatto è stato il 13 marzo dal distretto di Vyshhorod. Un suo amico, Markiyan Lyseiko, ne ha parlato con Ukrinform. Secondo le sue informazioni, Levin il 13 marzo era nel distretto di Vyshhorod per fotografare i combattimenti. 

13.22 – Cremlino: “Accuse Usa cyberattacchi? Noi non impegnati in banditismo di Stato”
«Diversamente da molti Paesi occidentali, tra cui gli Stati Uniti, la Russia non è impegnata nel banditismo di Stato». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, in un riferimento alle accuse degli Stati Uniti secondo cui Mosca avrebbe intenzione di condurre cyberattacchi in risposta alle sanzioni occidentali.

13.16 – Kiev: spenti incendi vicino centrale Chernobyl, radiazioni nella norma
Il ministro ucraino per le risorse naturali ha affermato che gli incendi nell’area della centrale nucleare di Chernobyl, che è sotto il controllo delle forze russe, sono stati estinti. Gli incendi hanno sollevato preoccupazione per il possibile rilascio di radiazioni dall’impianto. Il ministro Ruslan Strelets ha affermato che i livelli di radiazioni nell’area sono entro la norma. Funzionari ucraini avevano in precedenza accusato le forze russe di appiccare deliberatamente gli incendi e di provocarli con bombardamenti.

13.12 – Filo-russi: “Liberata circa la metà di Mariupol”
Circa il 50% di Mariupol è stata «liberata da combattenti e nazionalisti ucraini». Lo hanno annunciato le autorità della Repubblica popolare di Donetsk, citate dai media russi. Le stesse fonti hanno precisato che 619 persone, tra cui 134 bambini, sono state evacuate oggi dalla città sotto assedio dell’Ucraina meridionale.

13.09 – Beaune: “Rafforzeremo regolarmente sanzioni Russia”
«C’è una discussione tra i 27 sul rafforzamento delle sanzioni» adottate dall’Ue nei confronti della Russia per la guerra in Ucraina. «Siamo molto chiari: aumenteremo regolarmente la pressione sulla Russia». Lo dice a Bruxelles Clément Beaune, segretario di Stato agli Affari Europei della Francia, Paese che ha la presidenza del Consiglio Ue. «Le discussioni sono in corso – continua – abbiamo già adottato sei pacchetti di sanzioni. Se la guerra in Ucraina scelta dalla Russia continua, aumenteremo la pressione su Mosca. Non esiteremo ad aumentare il livello delle sanzioni, ogni volta che sarà necessario», conclude.

13.06 – Sganciate due bombe pesanti, consiglio comunale di Mariupol: “Vogliono raderci al suolo”
Gli aerei russi oggi hanno sganciato due bombe pesanti su Mariupol. Lo ha riferito il Consiglio comunale di Mariupol su Telegram. «Il nemico – scrive l’amministrazione cittadina – continua a distruggere cinicamente la Mariupol. Gli aerei russi oggi hanno sganciato due bombe pesanti. La città ha subito altre distruzioni. Ancora una volta diventa chiaro che gli occupanti non sono interessati alla città, ma vogliono raderla al suolo». «Gli invasori russi hanno praticamente spazzato via la città dalla faccia della terra – prosegue il rapporto – A Mariupol non c’è luce, acqua, gas. Gli aerei nemici hanno distrutto quasi tutti gli edifici residenziali. Gli abitanti della città stanno morendo in massa. Le persone sono negli scantinati senza cibo o acqua. È impossibile consegnare aiuti umanitari alla città, così come evacuare i civili. C’è una catastrofe umanitaria in città».

13.05 – Incendi vicino a Chernobyl, timore per diffusione radiazioni
Diversi incendi sono scoppiati vicino alla centrale nucleare di Chernobyl, nel nord dell’Ucraina. Lo rende noto il Parlamento di Kiev, che parla di sette incendi boschivi causati probabilmente dal fuoco di artiglieria o da azioni dolose. La zona è ora in mano alle forze russe e gli incendi non sono sotto controllo. Secondo quanto postato su Twitter dal Servizio statale per le comunicazioni speciali dell’Ucraina, il fatto che gli incendi siano incontrollati «fa temere il fatto che il fumo delle radiazioni possa diffondersi».

12.40 – Il consigliere di Zelensky alla Bbc: “La Nato potrebbe fare di più”
Il consigliere del presidente ucraino Volodymr Zelensky, Mykhailo Podolyak in un’intervista a Bbc ha affermato che la Nato potrebbe fare di più nella guerra contro la Russia. «La Nato potrebbe valutare più intensamente i rischi di ciò che la Russia sta facendo e interferire più attivamente in qualsiasi formato. E non solo per dire pubblicamente che l’Ucraina non può ancora entrare nella Nato. Dopotutto, qualsiasi dichiarazione di questo tipo incoraggia la Russia a intraprendere azioni più aggressive contro l’Ucraina. E non vogliamo che ciò accada».

12.35 – Pentagono: l’Ucraina sta contrattaccando, russi in difficoltà
«Stiamo vedendo dei contrattacchi delle forze dell’Ucraina contro Mosca». Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, in un’intervista alla Cnn sottolineando che ci sono dei «segnali» di questi contrattacchi da parte di Kiev. «I russi sono in difficoltà», ha ribadito il portavoce della Difesa.

12.35 – Sirene anti-aereo a Odessa, uditi colpi in lontananza
Scattano le sirene anti-aereo ad Odessa. L’allarme è suonato attorno alle 13.20 ora locale al termine di una mattinata carica di tensione per la città sul Mar Nero. In lontananza, verso Nord, per due volte si sono sentiti dei colpi che gli abitanti della città attribuiscono alla risposta della contraerea ucraina a quelli che potrebbero essere cannoneggiamenti dal mare. Il centro di Odessa è militarmente blindato.

12.30 – Kharkiv: quasi mille edifici distrutti
Quasi mille edifici, per lo più residenziali, sono stati distrutti nella città di Kharkiv, nel nordest dell’Ucraina, dai bombardamenti russi dallo scorso 24 febbraio. È la denuncia del servizio di emergenza ucraino secondo quanto riporta la Bbc. Il 16 marzo le autorità ucraine hanno denunciato un bilancio di almeno 500 morti nella città.

12.25 – Kiev: l’incontro Putin-Zelensky è la chiave per la pace
Un incontro tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente russo Vladimir Putin «è la chiave per la pace». Lo ha detto il consigliere di Zelensky, Mykhailo Podolyak in un’intervista a Bbc. Questo incontro «si sta preparando e sarà preparato» ha aggiunto il consigliere sottolineando che «abbiamo rapporti con i nostri partner che vogliono organizzarlo». 

12.20 – Media ucraini: gli 007 arrestano un commando che voleva uccidere Zelensky 
I servizi di controspionaggio ucraini ha arrestato un gruppo che stava preparando un attacco al presidente Volodymyr Zelensky. Lo riferisce il sito ucraino Onet. «I sabotatori sono stati arrestati la scorsa notte a Uzhgorod, vicino al confine con la Slovacchia e l’Ungheria: un team di 25 persone doveva preparare azioni sovversive sul territorio dell’Ucraina ed il loro obiettivo più importante era l’omicidio di Zelensky», scrivono i media ucraini.

12.10 – Zelensky: la mediazione della Santa Sede sarebbe apprezzata
Parlando oggi con papa Francesco gli «ho detto della difficile situazione umanitaria e del blocco dei corridoi di salvataggio da parte delle truppe russe. Il ruolo di mediazione della Santa Sede per porre fine alle sofferenze umane sarebbe apprezzato». Lo scrive su Twitter il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, aggiungendo di avere ringraziato il pontefice «per le preghiere per l’Ucraina e la pace».

12.00 – Bbc: forte esplosione a Kiev
Una forte esplosione è stata udita a Kiev dalla corrispondente della Bbc Orla Guerin. «Un’esplosione molto forte qui negli ultimi minuti. È la prima volta che ho sentito sbattere le finestre nel mio hotel. Non è chiaro se sia stato colpito un obbiettivo o se fosse la contraerea ucraina che abbatteva un missile russo», ha twittato la giornalista.

11.50 – L’Onu: “Fuggiti oltre 3,5 milioni di ucraini”
Più di 3,5 milioni di rifugiati sono fuggiti dall’Ucraina. È l’ultimo aggiornamento dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), come riporta Cnn. Secondo l’aggiornamento, 3.532.756 rifugiati sono fuggiti dall’Ucraina da quando l’invasione russa è iniziata il 24 febbraio.

11.40 – Oslo: Zelensky non sarà candidato al Nobel per la Pace
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, non rientrerà tra i candidati al prossimo Nobel per la Pace. Lo ha riferito Olav Njolstad, direttore del Norwegian Nobel Institute all’agenzia di stampa russa Tass, sottolineando che la scadenza per presentare i nomi è scaduta il 31 gennaio e «in generale il Comitato non può estenderla». Alcuni giorni fa, una quarantina di europarlamentari hanno scritto al Comitato del Nobel chiedendo di rinviare la scadenza al 31 marzo in modo da far rientrare la nomina di Zelensky, celebrato per la sua guida degli ucraini di fronte all’invasione russa. Secondo l’ente di Oslo, sono 343 le candidature al Premio Nobel per la Pace 2022, di cui 251 individui e 92 organizzazioni, la seconda lista più lunga nello storia del premio dopo quella del 2016.

11.35 – Il cardinale Parolin: “Il Papa a Kiev? Non sono in grado di dire”
«Non ho ancora elementi sulla telefonata tra il Papa e il presidente Zelensky, immagino che loro abbiano reiterato le loro richieste», dice il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano intercettato dall’Ansa a margine dell’inaugurazione di una nuova struttura pediatrica del Bambino Gesù nel comune di Fiumicino. Ma una visita del Papa è possibile? «A Kiev? Non sono in grado di dire, loro dicono di poter garantire la sicurezza e so che anche il presidente Macron andrà… forse anche Johnson…», ha aggiunto il cardinale non chiudendo la porta all’eventualità.

11.21 – Il discorso di Draghi: “Grazie a Zelensky per la sua straordinaria testimonianza”
«La resistenza di tutti i luoghi» in Ucraina «dove si abbatte la ferocia del presidente Putin è eroica». Così il premier Mario Draghi nell’Aula della Camera in un discorso di 9 minuti. «L’Ucraina non difende solo se stessa, ma la nostra pace, la nostra sicurezza. L’Italia vi è profondamente grata». Guardando al dopo: «Vogliamo disegnare un percorso di maggiore vicinanza dell’Ucraina all’Europa: è un processo lungo fatto di riforme necessarie. L’Italia è a fianco dell’Ucraina in questo processo. L’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione europea».

Zelensky al Parlamento: “Immaginate Genova come Mariupol e Roma come Kiev”


11.00 – Il discorso di Zelensky alle Camere
Dopo un ungo applauso, i presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Elisabetta Alberta Casellati, danno il benvenuto al presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky in collegamento video. «Oggi ho parlato con Papa Francesco», ha confermato e nel raccontare quanto succede ogni giorno nel suo Paese ha fatto un parallelo tra due città: «Mariupol è sul mare come Genova, immaginatela in fiamme, distrutta». Un discorso di 11 minuti in cui ha ricordato come finora siano stati uccisi 117 bambini, finora. «L’obiettivo è l’Europa, non lasciamo entrare la barbarie».

10.55 – L’ambasciatore ucraino in Vaticano: “Il Papa ha chiamato Zelensky, che lo ha invitato in Ucraina”
Papa Francesco ha chiamato al telefono stamane il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che nel corso della conversazione lo ha invitato in Ucraina. Lo riferisce in un tweet l’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andryi Yurash.

10.55 – Il Giappone convoca l’ambasciatore russo a Tokyo
Il ministero degli Esteri giapponese ha convocato l’ambasciatore russo a Tokyo, in relazione alla decisione di Mosca di lasciare i negoziati per la firma di un trattato di pace tra i due Paesi. Lo riporta l’agenzia Kyodo rilanciata da Ria Novosti.

11.50 – ieri evacuate più di 5mila persone dalla regione di Kiev
Ieri nella regione di Kiev sono state evacuate più di 5.000 persone, tra cui 1.873 bambini. A Vorsel e Bucha oltre all’evacuazione di 300 persone sono stati anche consegnati aiuti umanitari. Lo comunica sul canale Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale di Kiev, Oleksandr Pavliuk. 

10.45 – L’ambasciatore cinese a Mosca: “Imprenditori, cogliete l’opportunità in Russia”
L’ambasciatore cinese in Russia, Zhang Hanhui, ha esortato gli uomini d’affari del Dragone a cogliere le opportunità economiche in Russia «nell’attuale crisi». Zhang, in un incontro tenuto domenica a Mosca con una dozzina di imprenditori, ha chiesto di non perdere tempo e di «riempire il vuoto» nel mercato locale, secondo un resoconto dell’Associazione russa per la promozione della cultura di Confucio che non menziona le sanzioni internazionali o il loro rispetto. Zhang ha descritto la situazione come un’opportunità. Gli Usa hanno minacciato «conseguenze significative» con l’assistenza militare ed economica cinese a Mosca 

10.40 – Kiev: “I russi vogliono prendere la capitale, ma sarà un suicidio”
I russi puntano a prendere Kiev ma qualsiasi tentativo di farlo sarà un «suicidio». Lo ha sottolineato il consigliere del presidente ucraino Oleksiy Arestovych

10.25 – Il Capo di stato maggiore Dragone: “Tra i russi 15mila morti in Ucraina”
«Si calcolano intorno a 15mila uomini le perdite russe in Ucraina. Sono numeri abbastanza alti. Putin ha usato truppe che arrivavano da lontano, giovani e poco motivate, mentre gli ucraini combattono per casa propria». Lo ha detto il capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, in audizione alle commissioni Difesa di Camera e Senato. E poi: «Un nuovo dominio di scontro si è delineato in questa guerra, mi riferisco a quello cognitivo, le cui armi in gioco sono il controllo dei media, le fake news, la strumentalizzazione dei social, e tutto quanto possa supportare la cattiva informazione, ovvero intervenire sui sentimenti e opinioni del pubblico».

10.15 – Ova: “Più di 80 bombardamenti a Kharkiv nella notte”
Più di 80 bombardamenti con artiglieria sono stati registrati a Kharkiv durante la notte. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale Oleg Sinegubov citato da Unian. «Ne abbiamo registrati 84, sono stati colpiti distretti di Saltivka, Danylivka, Kholodna Hora, il distretto Htz», ha detto Sinegubov. In totale, secondo il capo dell’Ova, più di 600 case a Kharkiv sono state distrutte nei bombardamenti. Un drone da ricognizione russo è stato abbattuto questa mattina nella direzione di Chuguiv.

10.05 – Nyt: “Putin potrebbe usare armi nucleari minori”
Nella sua analisi odierna, il New York Times scrive che c’è il rischio che la guerra in Ucraina diventi nucleare. Sia la Russia che gli Usa dispongono di armi nucleari molto meno distruttive rispetto a quelle che distrussero Hiroshima e Nagasaki, e perciò «il loro uso è forse meno spaventoso e più pensabile». La prestigiosa testata sostiene che «la preoccupazione per queste armi più piccole è aumentata vertiginosamente», «il timore è che se Putin si sentisse messo alle strette nel conflitto, potrebbe scegliere di far esplodere uno dei suoi ordigni nucleari minori».

09.55 – Kiev: impossibile escludere un’invasione bielorussa
«È impossibile escludere la possibilità» che la Bielorussia si unisca alle operazioni belliche avviate da Mosca in Ucraina. Ad affermarlo sono state le autorità di Kiev. «È  impossibile scartare la possibilità di un’invasione da parte della Bielorussia. Putin sta lavorando perché Lukashenko prenda parte alle ostilità», ha affermato Vadim Denisenko, consigliere del Ministero dell’Interno ucraino, citato dall’agenzia Unian. In ogni caso, ha sottolineato Denisenko, Kiev «è preparata» e sta effettuando i preparativi nel caso in cui questo si dovesse concretizzare e Minsk venisse coinvolta nella guerra.

09.50 – Ukrinform: tank colpisce Kharkhiv, morte 3 persone, tra loro bimba di 9 anni
Un carro armato “nemico” ha colpito un’auto sulla quale viaggiava una famiglia nella regione ucraina di Kharkiv, uccidendo tre persone tra cui una bambina di 9 anni. Lo ha riferito l’ufficio del procuratore generale ucraino su Facebook, secondo quanto riporta il sito Ukrinform. «Nella regione di Kharkiv, un tank russo ha colpito un’auto con a bordo una famiglia. La famiglia ha gridato che erano civili, sventolando bandiera bianca, ma i loro sforzi sono stati vani. I genitori e una bambina di 9 anni sono stati uccisi e un ragazzo di 17 anni è rimasto ferito», si legge nella nota.

9.30 – Mosca: “Non abbiamo armi chimiche o biologiche, sono solo insinuazioni”
La Russia non ha né armi chimiche né biologiche e le accuse di Washington sono solo «insinuazione maligne». Lo ha dichiarato il vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, replicando al presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, secondo cui Vladimir Putin è con «le spalle al muro» in Ucraina e per questo potrebbe ricorrere all’uso di armi chimiche e biologiche.

09.20 – Mosca: distrutti 137 obiettivi militari in raid aerei
Nelle ultime 24 ore, caccia russi hanno distrutto 137 obiettivi militari ucraini e 14 droni, incluso un Bayraktar TB2. Lo ha riferito il portavoce della ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. T ra i bersagli colpiti, ci sono «sei centri di comando e controllo, due sistemi di lancio multiplo di razzi, un sistema missilistico antiaereo e otto depositi che immagazzinano armi e munizioni per missili e artiglieria», ha precisato, aggiungendo che nella notte sono stati distrutti nove carri armati ucraini e sette veicoli da combattimento di fanteria e veicoli corazzati per il trasporto di personale. Dall’inizio dell’invasione, ha concluso, le forze ucraine hanno perso 1.528 veicoli corazzati e 230 droni.

L’inviato a Kiev Francesco Semprini: “La Russia sta per cambiare tattica per conquistare la capitale, gli ucraini addestrano uomini tra cui un italiano”


09.00 – Mosca avverte: “Un atto ostile l’espulsione dei diplomatici da Sofia”
La Russia ha condannato come «atto ostile» a cui sarà data «risposta adeguata» l’espulsione decisa dalla Bulgaria di 10 suoi diplomatici sospettati di spionaggio. «L’iniziativa, di dimensioni senza precedenti, è l’ottava di una serie di espulsioni volute dalla Bulgaria di personale diplomatico russo dal 2019», ha commentato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. «Come le azioni precedenti, anche questa è stata intrapresa con una scusa inverosimile. Allo stesso tempo, si colloca naturalmente nell’atmosfera d’isteria alimentata dai Paesi della Nato e dell’Ue per la nostra operazione militare speciale per proteggere i civili del Donbass e per smilitarizzare e denazificare l’Ucraina», ha accusato Zakharova «Qualifichiamo questa mossa come l’ennesima provocazione, un tentativo di vincere la competizione sulla velocità con cui le relazioni con la Russia possono essere distrutte senza pensare alle conseguenze, agli interessi nazionali o alle aspirazioni del popolo bulgaro», ha concluso la portavoce, avvertendo che «questo atto ostile riceverà una risposta adeguata».

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