Un convoglio umanitario di 11 autobus vuoti diretto a Mariupol per trarre in salvo gli ucraini in fuga dalla città è stato sequestrato dalle forze russe insieme agli autisti dei mezzi e a diversi operatori dei servizi di emergenza: lo ha reso noto il governo ucraino.
“Dipendenti del servizio di emergenza statale e autisti di autobus sono stati fatti prigionieri” dalle forze russe: “Stiamo facendo di tutto per liberare la nostra gente e sbloccare il movimento di carichi umanitari”, ha detto in un intervento su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riferendosi al sequestro del convoglio. Da parte sua, la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk ha spiegato che il convoglio è stato fermato a un posto di blocco russo vicino a Mangush, a circa 15 km a ovest di Mariupol, ed è stato portato in un luogo sconosciuto.
Intanto, una fonte della difesa Usa riferisce che le forze russe sono entrate a Mariupol, tra queste ci sono anche separatisti del Donbass. “Gli ucraini stanno lottando molto duramente per non far cadere la città” nelle mani di Mosca, sottolinea la fonte. Il funzionario ha riferito inoltre che gli Stati Uniti hanno “constatato attività navale russa nel Mar Nero ma questo non significa che un attacco con mezzi anfibi contro Odessa sia imminente”.
Il presidente americano Joe Biden si prepara a imporre nuove sanzioni a oltre 300 membri della Duma, la Camera bassa del parlamento russo. Lo riferiscono al New York Times fonti informate sull’annuncio delle nuove misure contro Mosca previsto per domani (giovedì 24 marzo), quando il presidente americano si troverà a Bruxelles per partecipare al vertice della Nato, all’incontro con i leader del G7 e al Consiglio europeo sull’Ucraina. Le sanzioni, riferiscono le fonti, saranno annunciate in coordinamento con l’Unione Europea e i leader del G7.
“Continuiamo a lavorare su diversi livelli per assicurarci che la Russia si convinca che questa guerra atroce debba essere fermata. Continuiamo i nostri difficili negoziati. E’ impegnativo. A volte scandaloso”. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky fornendo un aggiornamento sui colloqui tra Kiev e Mosca sulla pagina Fb del governo. “Sono grato a tutti gli intermediari internazionali che lavorano con noi e mostrano il vero quadro alla Russia e la convincono a vedere la realtà delle azioni di guerra e a capire che il mondo non fermerà la verità, la nostra verità – ha aggiunto -. Lotteremo fino alla fine in modo coraggioso e aperto”
Nel ventisettesimo giorno di guerra ancora bombardamenti russi. “Stiamo vedendo dei contrattacchi delle forze dell’Ucraina contro Mosca”, ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, in un’intervista alla Cnn sottolineando che ci sono dei “segnali” di questi contrattacchi da parte di Kiev. “I russi sono in difficoltà”, ha ribadito il portavoce della Difesa.
Ed è sempre alta tensione tra Russia e Stati Uniti. Mentre il Cremlino fa sapere che ‘l’operazione militare in Ucraina procede come previsto’, precisa anche che la Russia utilizzerà armi nucleari solo se la sua stessa esistenza fosse minacciata. Lo ha affermato Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, citato dalla Tass. Ma il Pentagono insiste: le forze russe in Ucraina hanno problemi logistici e stanno finendo le loro scorte di cibo, ha detto Kirby, in un briefing con la stampa. “Tutti abbiamo visto i soldati russi che saccheggiavano i supermercati”, ha aggiunto ribadendo che le truppe di Msoca continuano ad avere “problemi sul campo”. La Russia “non ha raggiunto nessuno degli obiettivi strategici che si era prefissata”, ha sottolineato Kirby. Il Pentagono ritiene che le forze ucraine stiano “riguadagnando terreno” nel sud dell’Ucraina, vicino Kherson. E alla vigilia del viaggio in Europa, il presidente americano Biden fa sapere che annuncerà misure per ridurre la dipendenza dalle fonte energetiche russe. “Domani andrò in Europa per incontrare i nostri alleati e partner esattamente un mese dopo che Putin ha lanciato la sua brutale guerra in Ucraina”, ha scritto su Twitter Joe Biden. “In questo viaggio chiariremo che l’Occidente è unito nella difesa della democrazia. Putin pensava che ci avrebbe diviso, ma non siamo mai stati così forti nella nostra storia recente. Siamo con l’Ucraina e continueremo a garantire che Putin paghi un pesante prezzo economico per le sue azioni”, ha sottolineato il presidente americano. E intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato invitato a parlare in videoconferenza al vertice della Nato in programma giovedì.
Posizioni distanti ma la diplomazia non si arrende. Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto un nuovo colloquio telefonico con quello francese Emmanuel Macron – riferisce il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalla Tass – con il quale ha discusso l’andamento dei negoziati russo-ucraini.
LE OPERAZIONI MILITARI – Oltre 1.200 residenti sono stati evacuati in giornata da Mariupol, la città portuale dell’Ucraina meridionale assediata dai russi. Lo ha riferito la vicepremier di Kiev, Iryna Vereshchuk, citata dal Kiev Independent, secondo cui gli abitanti sono stati portati a bordo di 15 autobus a Zaporizhzhia. Dieci ospedali ucraini sono stati completamente distrutti dai bombardamenti, ha detto il ministro della salute ucraino Viktor Lyashko parlando alla televisione nazionale, citato da The Guardian. “Il nemico ha già bombardato 139 ospedali, le cure mediche non possono più essere fornite lì e queste strutture vanno ricostruite da zero. Questa sarà una nuova costruzione, che spero inizi il prima possibile”. Altri ospedali non hanno potuto essere approvvigionati di medicine e altre forniture a causa dei combattimenti nelle vicinanze, ha aggiunto. Almeno una persona è stata uccisa nell’attacco di un drone russo contro un istituto scientifico a Kiev. Il fumo si è alzato da un edificio bianco di sette piani dell’Istituto per i materiali superduri a nord-ovest di Kiev, parte dell’Accademia Nazionale delle Scienze dell’Ucraina. Un funzionario dell’intelligence del ministero della Difesa ha detto che tre persone erano morte, ma non c’è stata altra conferma del bilancio. “Nel raid le forze armate russe hanno usato i droni Orlan, uno dei quali ha sganciato una bomba, in seguito alla quale i locali hanno preso fuoco”, ha detto all’AFP il funzionario.
La contraerea ucraina è stata a lungo in azione a Odessa, all’indomani del primo attacco diretto alla città. E nuovamente in azione anche in serata: dall’area del porto è stata sentita prima una raffica e, dopo qualche istante di silenzio, 4-5 colpi della contraerea di Odessa. Poco dopo in città sono tornate a suonare le sirene anti-aeree. Nel porto sul Mar Nero dalle ore 20 (ora locale) vige il coprifuoco. Le strade sono deserte e chiunque sia fuori casa e sia sprovvisto di adeguato pass è considerato dalle autorità ucraine un “nemico.”
Distrutto da un incendio causato dai bombardamenti russi il magazzino dello stabilimento farmaceutico di Farmak vicino a Makarov, nella regione di Kiev. Lo ha annunciato un membro del consiglio di sorveglianza della società farmaceutica Petro Chernyshov su Facebook citato da Ukrinform. “Per quanto ne sappiamo, c’è stata una battaglia di carri armati in quest’area. E il nostro magazzino è completamente bruciato: l’azienda ha subito perdite ingenti”, ha detto. Adesso, secondo Chernyshov, Farmak sta lavorando a una ripresa ma “è difficile, perché tutte le materie prime e l’imballaggio erano nel magazzino”, ha aggiunto. L’azienda Farmak dal 24 febbraio non ha più spedito medicinali in Russia e Bielorussia e ha condannato apertamente non solo l’invasione militare della Federazione Russa in Ucraina, ma anche “i crimini contro l’umanità e il terrorismo”. Riferisce l’Agenzia Unian. L’ufficio di rappresentanza di Farmak in Russia è stato chiuso nel 2014: “Quindi non creiamo lavoro lì, non paghiamo tasse, affitto, bollette. Il 24 febbraio di quest’anno – il primo giorno dell’aggressione armata contro l’Ucraina – Farmak ha messo a disposizione i farmaci disponibili per il Ministero della Salute, delle Forze armate, del Ministero della Difesa e degli ospedali ucraini”, ha affermato l’azienda. “E ora stiamo facendo ogni sforzo per produrre e fornire agli ucraini medicinali vitali. Nei primi giorni di guerra, i magazzini di Farmak, dove venivano immagazzinati medicinali pronti, materie prime per farmaci e imballaggi primari sono stati rasi al suolo dagli occupanti”.
Secondo lo Stato maggiore ucraino, le forze armate di Kiev hanno riconquistato l’insediamento urbano di Makariv, 60 chilometri a ovest della capitale. Kiev afferma che “le forze di occupazione russe hanno scorte di munizioni e cibo per non più di tre giorni”. Stessa situazione per il carburante.
A Severodonetsk, nella regione di Lugansk, i russi hanno fatto fuoco su persone in coda in un supermercato, provocando morti e feriti. Lo ha denunciato su Facebook il capo dell’amministrazione militare regionale Serhiy Haidai, come riporta Ukrinform.
Ucraina, ecco cosa rimane delle citta’ di Mariupol e Irpin
ZELENSKY ALLA CAMERA – Un’ovazione ha accolto e salutato l’intervento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky alle Camere riunite. Un discorso durato 12 minuti, cui è seguita la replica del presidente del Consiglio Mario Draghi. “Mariupol, che aveva mezzo milione di abitanti, è come Genova, immaginate Genova completamente bruciata”, ha detto Zelensky. Il presidente ucraino ha ricordato il numero dei bambini uccisi, bilancio drammatico passato da 79 a 117 in una settimana, riporta Zelensky. “La resistenza” di “tutti i luoghi in cui si abbatte la ferocia del presidente Putin è eroica”, ha detto il premier Mario Draghi in occasione del videoincontro alla Camera con il presidente Zelensky. “Oggi l’Ucraina non difende solo se stessa ma la nostra pace, libertà e sicurezza”, ha detto ancora Draghi. “L’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione europea”.
IL PAPA CHIAMA ZELENSKY, L’INVITO IN UCRAINA – Papa Francesco ha chiamato al telefono Zelensky, che nel corso della conversazione lo ha invitato in Ucraina. Lo riferisce in un tweet l’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andryi Yurash. Zelensky ha “raccontato a Sua Santità la difficile situazione umanitaria e il blocco dei corridoi di soccorso da parte delle truppe russe”, spiega lui stesso sul suo account Twitter. “Il ruolo di mediazione della Santa Sede nel porre fine alla sofferenza umana sarebbe accolto con favore”, aggiunge Zelensky, che ha anche “ringraziato per le preghiere per l’Ucraina e la pace”.
OLTRE 900 CIVILI UCCISI – Un’aggressione che secondo i dati Onu ha già causato almeno 925 morti tra la popolazione civile. Una cifra che sarà presto rivista al rialzo, secondo l’Alto commissariato delle Nazioni unite per i diritti umani (Unhchr).
I NEGOZIATI – Zelensky è tornato a proporre un incontro con Putin, dicendosi disposto a discutere dello statuto delle repubbliche russofone ucraine e della Crimea. Ma per questo, ha spiegato, è necessario un cessate il fuoco: “Una volta che quell’ostacolo sarà rimosso, parliamo”. Il governo russo ha consegnato una nota di protesta all’ambasciatore americano a Mosca dopo gli “inaccettabili” commenti di Biden su Putin, che ha definito un “dittatore assassino e un criminale di guerra”. Le relazioni con gli Usa sono “sull’orlo di una rottura”, avverte la Russia.
Scontro Usa-Russia. Mosca: ‘Siamo vicini alla rottura’
L’INCUBO ARMI CHIMICHE, SCONTRO USA-RUSSIA – Si riaffaccia anche la paura delle armi chimiche e biologiche: le accuse russe che Kiev abbia tali armamenti “sono false” e un “chiaro segnale” che Vladimir Putin “starebbe valutando di usarli entrambi” nella guerra, ha affermato il presidente americano Joe Biden. Il suo omologo russo sarebbe infatti “con le spalle al muro” e “sta preparando nuove operazioni sotto falsa bandiera”, secondo il leader Usa. Mosca nega e replica che le accuse sono “insinuazioni malintenzionate”, secondo le parole del viceministro degli esteri russo Sergei Ryabkov che, riporta l’agenzia Interfax, aggiunge: “Noi non abbiamo simili armi”.
I MISSILI IPERSONICI – Biden ha poi confermato che la Russia ha utilizzato anche missili ipersonici nei bombardamenti in Ucraina. Ma “con le stesse testate impiegate sugli altri missili non fanno molta differenza, tranne che per il fatto che è quasi impossibile intercettarli”, ha sottolineato il presidente americano.