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Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato che la Russia chiederà ai paesi considerati ostili di pagare le forniture di gas in rubli. Ogni giorno i paesi europei versano circa un miliardo di dollari nelle casse di Mosca per l’acquisto di gas e petrolio. “Ho deciso di attuare – ha affermato Putin in una riunione del governo – una serie di misure per trasferire il pagamento delle nostre forniture di gas ai paesi ostili in rubli russi”. Putin ha ordinato che i cambiamenti siano attuati nel più breve tempo possibile
La mossa avrebbe l’effetto di rafforzare la moneta russa che peraltro negli ultimi giorni ha recuperato gran parte delle perdite subiti nei primi giorni dell’invasione. Per pagare il gas gli stati clienti dovrebbero infatti comprare rubli pagandoli con dollari, euro o sterline. Oggi un dollaro viene scambiato con 102 rubli, lo scorso 7 marzo ne servivano 139, prima dell’invasione 84. Domani la borsa di Mosca riavvierà le negoziazioni anche per le azioni, dopo che erano stati riattivati gli scambi di alcuni bond. La borsa era stata chiusa lo scorso 28 febbraio. Il trading dell’indice Imoex si terrà dalle 9:50 alle 2 pomeridiane ora di Mosca. La vendita allo scoperto sarà vietata. Il regime di trading per gli altri giorni sarà annunciato nelle prossime ore.
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