Gio. Set 19th, 2024

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(ANSA) – BRESCIA, 25 MAR – Assolto in primo grado perché
affetto dalla patologia del delirio di gelosia, è invece capace
di intendere e volere per il procuratore generale che in appello
ne ha chiesto la condanna. Ventun anni di carcere. Questa la
richiesta del procuratore generale di Brescia Guido Rispoli nei
confronti di Antonio Gozzini, 81enne che nell’ottobre del 2019
uccise a Brescia la moglie, l’insegnante Cristina Maioli.
   
L’uomo venne assolto dalla Corte d’Assise dopo che il
consulente della difesa e quello dell’accusa sostennero che era
affetto da un delirio di gelosia. “La sua gelosia patologica –
ha detto il procuratore generale di Brescia in aula – non era
mai emersa prima dell’omicidio. Se n’è parlato solo a
posteriori, solo nel tentativo di trovare una causa di non
punibilità”. La difesa di Gozzini ha invece chiesto la conferma
dell’assoluzione. (ANSA).
   

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