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Il tecnico portoghese alla vigilia dell’andata con il Vitesse: “Lottiamo per questa coppa e per entrare in Champions, la qualità del gruppo si è alzata”. Sulla partita: “Mi preoccupa il terreno gioco, così è pericoloso”
La sua presenza in conferenza l’aveva annunciata con una foto su Instagram in cui si era detto fuori dalla prigione. Domani Josè Mourinho sarà in panchina contro il Vitesse dopo le due giornate di squalifica in campionato, oggi in Olanda è tornato a parlare dopo settimane e ha ribadito pochi, ma chiari, concetti: sono finiti i tempi in cui diceva che in panchina non aveva nessuno, oggi ha un gruppo di giocatori alla pari; il campo del Vitesse non gli piace (ed è un eufemismo); non farà chissà quale turnover perché la Roma vuole vincere e chiudere quanto prima la pratica qualificazione. “Siamo qui per fare risultato e vincere. Nell’ultima partita abbiamo fatto 5 cambi perché la panchina era di qualità . Nel resto della stagione era difficile perché mancava sempre qualcuno. Ora abbiamo una rosa forte. Abbiamo anche due obiettivi a disposizione. Siamo in lotta per la Champions, ogni partita è decisiva e sono contento dei giocatori. Non ci sarà turnover e giocherà chi non avrà problemi fisici”. Anche perché Mou non vuole rischiare nessuno, visto che il terreno di gioco non lo fa impazzire: “Forse ci hanno fatto un concerto sopra. Il calcio olandese richiede ore per spiegarlo, ma io ho iniziato a lavorare con van Gaal e posso solo esprimere gratitudine. Viste le condizioni del terreno qualcosa sta cambiando, ho giocato tante volte in questo Paese e non lo avevo mai visto così, non capisco come ci si possa giocare”.
KARSDORP TORNA A CASA
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Accanto a Mourinho l’olandese Rick Karsdorp che proprio in casa del Vitesse ha iniziato la sua carriera da professionista: “Non ho tempo di seguire molto il calcio olandese, ma hanno fatto bene contro Tottenham e Rennes. Il campo non è in buone condizioni”. Due battute Karsdorp le regala sul rapporto con Mourinho: “E’ molto esigente e ti fa rendere al massimo. Per tanti versi è diverso dagli altri. A volte addirittura sulla linea laterale corre insieme a me”.
LE ULTIME DUE SETTIMANE
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A Sky, poi, Mourinho ha riassunto le ultime settimane in cui non ha parlato e non era in panchina: “Mi sono piaciute alcune cose anche quando le partite non sono andate bene come con il Verona. Mi sono piaciuti il rispetto per la maglia e i tifosi, la voglia di ribaltare il risultato. A La Spezia mi è piaciuto il primo tempo in 11 contro 11 e l’attitudine offensiva della squadra senza Zaniolo. In superiorità numerica abbiamo dominato. Contro l’Atalanta mi è piaciuta la Roma dal primo minuto. Ero in una stanza isolata da cui non si sentiva nulla. Ho avuto subito una sensazione di forza, si è sentito qualcosa da subito, abbiamo fatto una partita solida”. Sul terreno di gioco Mou ha aggiunto: “È incredibile, da vicino è qualcosa di inspiegabile. Venticinque anni fa venivo in Olanda e ero abituato a prati fantastici, hanno una cultura di calcio incredibile. Quello che vedo oggi mi ha fatto ripensare alle critiche che ho fatto all’Olimpico. Una roba pericolosa per il calcio e i giocatori”. Sul campionato, Mou non vuole guardare troppo in là: “Dobbiamo guardarci intorno e controllare chi sta dietro di noi di due o tre punti. Non voglio guardare al quarto posto né all’ottavo. Voglio guardare all’Udinese. Resteremo qui per lavorare e riposare in modo da arrivare al meglio alla partita di domenica”. La chiusura è dedicata a Spinazzola: “Adesso finalmente ha il sorriso in faccia. Fa piccole cose con noi, e da solo lavora molto bene con lo staff. Non può giocare subito, ma ora è un’atleta”.
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