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Over 50 e forze dell’ordine subito al lavoro con il tampone. Dal 1° aprile basta il green pass base (vaccimo, guarigione o tampone), anche al ristorante al chiuso. I docenti no vax tornano a scuola ma adibiti a mansioni diverse dall’insegnamento. Sono alcune delle novità del testo del decreto legge Covid 24/2022 (“Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza”), pubblicato sulla Gazzetta ufficiale di giovedì 24 marzo a una settimana dal via libera del Cdm.
Via all’obbligo di green pass dal 1° maggio
Il decreto ha ottenuto il via libera del Consiglio dei ministri giovedì 18 marzo. E ha delineato le tappe verso il ritorno alla normalità dopo oltre due anni di pandemia, con lo stop confermato da maggio del certificato verde, sia nella versione “base” (basta il tampone negativo) sia in quella “super” (solo vaccino o guarigione) nei luoghi al chiuso, con l’eccezione delle visite degli ospedali e nelle Rsa.
Green pass base per over 50 subito in vigore
Novità sul fronte lavoro. Nel testo iniziale decorreva dal 1° aprile (fine dello stato di emergenza) la possibilità di utilizzare il green pass base per tutte le categorie (compresi gli over 50) finora obbligate a munirsi di super green pass (vaccinazione o guarigione) per accedere ai luoghi di lavoro. Nel testo finale è venuta meno quella data. La decorrenza parte dall’entrata in vigore del decreto, ossia dal 25 marzo. Da venerdì quindi non solo tutti gli over 50 ma anche (indipendentemente dall’età) poliziotti, carabinieri, membri dell’esercito e della polizia penitenziaria, vigili urbani, personale Ata della scuola e professori universitari (tutte categorie con obbligo vaccinale fino al 15 giugno, pena multa di 100 euro) possono lavorare anche se non vaccinati. Basta un tampone negativo (valido 48 ore).
Dal 1 aprile prof no vax di nuovo a scuola ma senza insegnare
Altra importante novità nella scuola. Con la fine dello stato di emergenza, dal 1 aprile, gli insegnanti non vaccinati potranno tornare a scuola e lavorare con il green pass base. Ma non potranno fare lezione in classe. Saranno utilizzati in «attività di supporto all’istituzione scolastica».
Nel testo pubblicato in Gazzetta si specifica in particolare che fino al 15 giugno 2022 «la vaccinazione costituisce requisito essenziale per lo svolgimento delle attività didattiche a contatto con gli alunni. I dirigenti scolastici assicurano il rispetto dell’obbligo». In caso di inadempimento non scatta però la sospensione dello stipendio e il dirigente scolastico deve «utilizzare il docente inadempiente in attività di supporto alla istituzione scolastica». Non andrà, dunque, in classe, ma sarà assegnato ad altre mansioni. I dirigenti scolastici «provvedono, dal 1° aprile 2022 fino al termine delle lezioni dell’anno scolastico 2021/2022, alla sostituzione del personale docente e educativo non vaccinato mediante l’attribuzione di contratti a tempo determinato che si risolvono di diritto nel momento in cui i soggetti sostituiti, avendo adempiuto all’obbligo vaccinale, riacquistano il diritto di svolgere l’attività didattica». La misura costa 29 milioni.
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