Sab. Nov 23rd, 2024

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PIEVE DEL GRAPPA – Un giro di prova con la moto dell’amico, finito in tragedia. Così ha perso la vita nel tardo pomeriggio di ieri, ad appena 17 anni, Vittorio Piva, a circa 200 metri da casa, inseguendo la sua passione più grande. Vittorio aveva aggiustato da poco le frecce della moto da cross 125 con ruote da strada, chiamata in gergo tecnico motard, di un caro amico.

L’INCIDENTE

La stava provando in via Montenero, la stessa stradina dove viveva insieme alla famiglia, papà Gianmario Piva, mamma Stefania Nascinguerra e la sorella Eleonora, di 14 anni. Voleva solo verificare se era riuscito nell’intento di sistemare quelle frecce di svolta in un percorso lungo meno di un chilometro. A casa ad aspettarlo c’era proprio l’amico, proprietario del mezzo. Ma a casa, Vittorio, non è mai tornato. Alle 17.45 ha girato alla curva di via Santa Lucia imboccando via Montenero e lì, nel rettilineo, ha perso il controllo della moto uscendo di strada e andando a sbattere contro una rete sostenuta da paletti di ferro che delimita un terreno privato. Immediato l’arrivo sul posto degli operatori del Suem 118 con tanto di elicottero. Lo hanno rianimato a lungo, ma per Vittorio non c’era più nulla da fare: troppo gravi le lesioni riportate. Nella caduta, il 17enne ha anche perso la scarpa destra, mentre un calzino gli si è sfilato rimanendo attaccato alla rete. Sparsi sull’erba dell’appezzamento anche la manopola della moto e il faro. A chiamare i soccorsi è stata la proprietaria del giardino dov’è piombata la moto, Giuliana Vardanega allertata dal suocero Giampaolo Zulian che ha sentito un grande botto e preoccupato ha chiamato la nuora.

I TESTIMONI

«Mia moglie è ancora scossa, ha chiamato i soccorsi e si è avvicinata per vedere se poteva fare qualcosa – spiega Zulian -. Quando assisti a una tale tragedia e non sai cosa fare ti senti impotente. Non riusciremo per un bel po’ ad andare in quella parte del giardino. Una tragedia che ci tocca molto, conoscevamo Vittorio, un bravissimo ragazzo con una famiglia davvero per bene. Non ci sono parole per descrivere l’accaduto, sono quelle cose che non ti aspetteresti mai». Il boato dello schianto è stato avvertito anche da altri residenti le cui abitazioni si affacciano sulla strada. Seguito da un silenzio assordante sintomo di tristi presagi. Poi le sirene e il martellare delle pale dell’elicottero, nel disperato tentativo di salvargli la vita. Vittorio ha perso il controllo della moto in un attimo e in un attimo si è schiantato: sull’asfalto non ci sono segni di frenata. Questo lascia supporre che il 17enne, che indossava il casco, non abbia nemmeno avuto il tempo di reagire.

STRADA PERICOLOSA

La strada peraltro non si presta alle corse: i residenti avevano chiesto al Comune di intervenire con un’opera di manutenzione per la presenza di buche e di un ciglio ormai sgretolato e comunque la carreggiata è stretta, due auto che viaggiano in direzione opposta riescono a passare al millimetro. «Qualche anno fa avevamo chiesto al Comune di sistemarla – spiega Marco Rover, amico di Vittorio – Questa strada è un disastro. Hanno sistemato quella vicina, ma non questa. Non sappiamo perché. Non c’erano mai stati incidenti così gravi, ma resta una strada pericolosa se non sistemata». Sul posto per i rilievi sono intervenuti i carabinieri della stazione di Pieve del Grappa: spetterà a loro ora ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto e le cause dell’incidente mortale. Perché Vittorio, che di moto se ne intendeva parecchio, ha perso il controllo della motard? Una distrazione? Un malfunzionamento? Domande che ancora non trovano risposta. Vittorio possedeva una Vespa verde, un modello vecchio che aveva sistemato con le sue mani e che lo aveva accompagnato in tante gite fuori porta con gli amici. Appassionato del lavoro della terra, si era iscritto all’istituto di agraria Parolini, a Pove del Grappa (Vicenza) ma spesso le passioni prendevano il sopravvento sullo studio. Tanto che il ragazzo aveva trasformato il garage di casa in una piccola officina. Le moto erano la sua grande passione. Ma in sella ha trovato anche la morte.

 

 



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