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Giorno 32. La guerra va avanti anche se a ritmi diversi rispetto alle prime settimane, con l’esercito russo che, almeno ufficialmente, ha l’obiettivo di conquistare la regione nel sud-est del Donbass. Come preannunciato dai leader dell’Occidente sarà una guerra lunga con i tentativi di diplomazia che dopo quattro settimane non hanno sortito alcun risultato. Anzi. Le parole, soprattutto quelle del presidente Usa Joe Biden, rischiano solo di peggiorare l’attuale situazione.
Biden è infatti ha definito Vladimir Putin prima “criminale di guerra” poi “macellaio“, infine nel discorso di sabato 26 marzo a Varsavia è andato oltre. “Per l’amore del cielo, questo uomo non può rimanere al potere“. Dichiarazioni che il Cremlino ha ritenuto inaccettabili: “I nuovi insulti di Biden restringono ulteriormente la finestra di opportunità per ricucire i rapporti tra Russia e Stati Uniti”. Poi in seconda battuta: “Non spetta a Biden decidere chi governa in Russia”. Immediati i chiarimenti dalla Casa Bianca.
La guerra va avanti e il presidente ucraino Zelensky chiede nuovi aiuti militari all’Occidente. Il numero delle vittime civili continua a salire: il bilancio approssimativo dell’Onu riferisce di 1.104 innocenti deceduti, tra cui 96 bambini. Mentre nell’autoproclamata Repubblica di Lugansk si affaccia l’ipotesi di un referendum per l’annessione alla Russia. E a Kherson viene denunciata l’uccisione di un altro generale russo: sarebbe il settimo dall’inizio della guerra.
LA DIRETTA –
23:54 – “ONU DEMILITARIZZI” – Il vicepremier Iryna Vereshchuk: l’Ucraina chiede che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite demilitarizzi Chernobyl, istituisca lì una missione speciale. Le forze russe controllano la centrale di Chernobyl sin dai primi giorni dell’invasione”.
23:45 – ESPLOSIONI A KIEV E IN ALTRE CITTA’- Forti esplosioni in serata in più città dell’Ucraina. Una forte esplosione seguita dal suono di sirene è stata udita a Kiev. Lo riferiscono i cronisti della Cnn sul posto. Il Kyiv Indipendente scrive: “Potenti esplosioni udite a Kiev, Lutsk, Kharkiv e Zhytomyr durante l’allerta aerea. Le esplosioni possono significare che i missili russi hanno colpito obiettivi o sono stati abbattuti dalla difesa aerea ucraina. L’allerta aerea è scattata in quasi tutte le regioni dell’Ucraina”.
Il video è stato mostrato dal quotidiano tedesco nel notiziario online nel pomeriggio di domenica 27 marzo. Un filmato che denuncia l’orrore della guerra da ambo le parti, con migliaia di militari, russi e ucraini, morti durante i combattimenti. Altri, fatti prigionieri, vengono spesso torturati come emerge in questo video. Crimini di guerra raccapriccianti, perpetrati anche sui civili come documentato più volte in questo primo mese di conflitto.
21:22 – ZELENSKY: “VALUTIAMO NEUTRALITA’” – Nell’intervista rilasciata ad alcuni media russi, Zelensky ha fatto sapere che l’Ucraina “sta attentamente prendendo in considerazione la questione della neutralità”.
19:52 – SITO RUSSO PUBBLICA INTERVISTA A ZELENSKY: “MOLTO PEGGIO DI UNA GERRA” – Il sito russo di opposizione Meduza ha pubblicato integralmente l’intervista fatta al presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Questa non è solo una guerra. E’ molto peggio”, è il titolo del lungo colloquio, di cui viene anche pubblicato il video, della durata di circa un’ora e mezza. L’autorità russa ha minacciato azioni legali, è previsto dopo l’ultima legge sulla censura anche il carcere.
19:34 – RUSSIA A GIORNALISTI: “NON PUBBLICATE INTERVISTA ZELENSKY” – Mosca ha chiesto, o meglio ordinato, ai giornalisti che hanno intervistato Zelensky di non pubblicare l’intervista. Il leader ucraino ha parlato per due ore via Zoom con Ivan Kolpakov, caporedattore della pubblicazione online russa Meduza; Tikhon Dzyadko, caporedattore del canale televisivo Dojd; Mikhail Zygar, scrittore e giornalista, e Vladimir Solovyov, corrispondente di Kommersant. Giornalisti noti in Russia per le loro opinioni di opposizione.
Il Roskomnadzor, l’autorità russa sui media, ha ammonito i media russi a non pubblicare né trasmettere l’intervista del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il cui testo integrale è però stato appena pubblicato da Meduza. “Un certo numero di media russi, compresi media stranieri che agiscono come agenti stranieri, hanno intervistato il presidente dell’Ucraina V. Zelensky”, si legge in una nota pubblicata sul canale Telegram dell’autorità, “Roskomnadzor avverte i media russi di rifiutarsi di pubblicare questa intervista. E’ stato avviato un audit contro i media che lo hanno intervistato per determinare il grado di responsabilità e adottare misure di risposta”.
18:47 – ZELENSKY ATTACCA OCCIDENTE: “LA GENTE MUORE E LORO GIOCANO A PING PONG” – Durissime le accuse del presidente ucraino Volodymyr Zelensky ai Paesi della Nato, rei di non aver abbastanza “coraggio” quando si tratta di aiutare l’Ucraina. Da giorni chiede l’invio di carri armati, aerei e altri mezzi ma per ora l’Occidente “gioca a ping-pong nel decidere chi dovrebbe mandare i jet”. “Oggi ho parlato con i difensori di Mariupol – dice -. Sono in costante contatto con loro. La loro determinazione, il loro eroismo e la loro fermezza sono straordinarie. Se solo coloro che da 31 giorni stanno pensando come mandarci aerei e tank avessero l’1% del loro coraggio”.
“I giornalisti russi del canale YouTube Zygar, del canale televisivo Dozhd, del portale Medusa e dei quotidinai Kommersant e Novaya Gazeta hanno ricevuto risposte a tutte le domande” ha fatto poi sapere Zelensky via Telegram.
18:10 – BORRELL RIDIMENSIONA BIDEN: “UE VUOLE SOLO STOP GUERRA – “Non ho sentito direttamente cosa ha detto Biden ma ho visto la posizione della Casa Bianca. Come Ue non stiamo cercando un cambio di regime, spetta ai cittadini russi decidere se lo vogliono. Quello che vogliamo nel caso della Russia è impedire che l’aggressione continui e questo è il nostro obiettivo: fermare la guerra di Putin contro l’Ucraina”. Parole dell’alto rappresentante Ue Josep Borrell citato da Sky News Arabia.
17:28 – MARIUPOL, SINDACO: “RUSSI CONTROLLANO PERIFERIA” – “La bandiera ucraina sventola su Mariupol, la città è circondata, le forze russe hanno preso il controllo della periferia, la città è in un anello e si sta restringendo”. Lo dice il sindaco Vadym Boychenko, in un’intervista all’agenzia ucraina Unian. “Il 50% della popolazione di 540.000 persone è stata evacuata dalla città -ha detto il primo cittadino di Mariupol – e il 90% del patrimonio abitativo è stato danneggiato, 2.600 case”. La città “ha bisogno di un’evacuazione completa -aggiunge Boychenko- Migliaia di persone sono morte, posso dire con certezza che questa cifra è molto più alta di 2187 (dati del consiglio comunale due settimane fa)”.
“A MARIUPOL SI MUORE DI FAME” – Ieri secondo quanto denunciato da Sergey Orlov, vice sindaco di Mariupol, nelle città a sud dell’Ucraina rasa al suolo dai bombardamenti russi si inizia a morire “per disidratazione e fame”. Ci sono “persone che stanno morendo per disidratazione e mancanza di cibo – ha detto – Alcuni muoiono per la mancanza di medicine, di insulina” e “perché le persone non riescono a trovare assistenza medica”. Ci sono “mamme che non hanno latte e che non hanno alimenti per i bambini”. “Non ci sono alimenti per i bambini in città”, ha incalzato intervistato dalla Bbc. Secondo Orlov il 70% degli ospedali di Mariupol è stato “distrutto dai bombardamenti”. Sarebbero circa 100mila le persone al momento bloccate a Mariupol. “Ccercano solo ogni possibilità per sopravvivere”, si “dividono il cibo, l’acqua, raccolgono legna per cucinare in strada” ha spiegato Orlov.
17:23 – SINDACO KIEV: “DA DOMANI STO RISCALDAMENTI E DAD PER STUDENTI” – Le autorità cittadine hanno deciso di iniziare a scollegare il riscaldamento degli edifici residenziali e delle istituzioni da domani, lunedì 28 marzo. Siamo legati alla normativa vigente. E se per tre giorni la temperatura media è 8 gradi e tende ad aumentare ulteriormente, possiamo terminare la stagione del riscaldamento”. Lo dichiara il sindaco di Kiev Vitali Klitschko, aggiungendo che la fornitura alle case verrà interrotta gradualmente, il processo richiederà circa una settimana perché il sistema di riscaldamento centralizzato della capitale è molto esteso e uno dei più grandi d’Europa”.
Da domani inoltre “riprenderà il percorso educativo nella capitale in formato online – annuncia – Sarà adattato maggiormente alle condizioni attuali, con l’utilizzo di diverse piattaforme educative per gli studenti. Un compito importante oggi è che la città viva e lavori anche sotto una legge marziale così difficile. Stanno cercando di intimidirci. Non funzionerà! Non ci arrenderemo! Kiev resisterà! L’Ucraina vincerà!”.
17:12 – NEGOZIATI IN TURCHIA FINO AL 30 MARZO – Da domani, e fino al 30 marzo, le delegazioni dell’Ucraina e della Russia avranno colloqui in Turchia. Lo ha fatto sapere un negoziatore ucraino secondo quanto riporta l’agenzia Reuters.
16:11 – SIRENE SU KIEV, ALLERTA AEREA – “A Kiev è stata dichiarata l’allerta aerea. Chiediamo a tutti di seguire urgentemente il rifugio della protezione civile”. Lo scrive su Telegram l’amministrazione statale della città di Kiev.
15:52 – PRESIDENTE SERBO: “NO A SANZIONI CONTRO PUTIN, SOFFERTO TROPPO PER NATO” – Il presidente serbo, Aleksandar Vucic, intervistato dall’emittente televisiva “Prva”, ha ribadito che “le richieste dei Paesi occidentali alla Serbia affinché si unisca alle sanzioni contro la Russia sono ingiuste dal momento che si tratta di uno Stato sovrano che ha anche sofferto a causa dell’intervento della Nato nel 1999“. La Serbia “non è stata accettata nell’Ue e non gli è stato aperto il capitolo 31 dei negoziati di adesione”. Secondo Vucic, la Serbia agisce nel rispetto degli interessi nazionale anche se “qualcuno ci guarderà sempre come dei ‘piccoli russi’, ma mentono in quanto siamo solamente serbi”.
15:44 – “PAROLE BIDEN? REAZIONE UMANA DOPO AVER VISTO PROFUGHI” – “Una reazione umana dopo quello che aveva visto nella giornata alla stadio nazionale di Varsavia” incontrando i rifugiati ucraini. “Gli Stati Uniti non hanno una politica di cambio di regime in Russia”. Parole dell’ambasciatrice americana alla Nato, Julianne Smith, commentando in un’intervista con Cnn. “Non perseguiamo una politica di cambio di regime in Russia”, aggiunge.
15:33 – UCRAINA: “TERRORISMO NUCLEARE, RUSSIA FUORI DA AIEA” – L’Ucraina sta lavorando per estromettere la Russia dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) per “terrorismo nucleare” in seguito all’occupazione delle centrali nucleari ucraine di Chernobyl e Zaporizhzhia. Lo riporta The Kyiv Independent citando il ministero dell’Energia di Kiev.
14:35 – BATTAGLIONE AZOV: “NOI NAZISTI? PROPAGANDA PUTIN PER UCCIDERE UCRAINI? – Intervistato dall’Ansa, Maksim Zhorin, terzo comandante della brigata Azov, attualmente operativo nell’Oblast di Kiev, chiarisce: “Non c’è alcun legame tra noi e il movimento nazista. Il nostro scopo è salvare l’Ucraina e la sua integrità. Putin usa la sua propaganda per chiamarci nazisti per trovare un pretesto per uccidere gli ucraini”.
Poi spiega che “a Irpin in questi due giorni gli attacchi sono diminuiti, abbiamo distrutto alcuni tank russi e li abbiamo buttati nel fiume. Ora sono lì, assieme ai pesci“. Zhorin faceva parte dei combattenti del Battaglione Azov che, nel 2014, cacciarono i russi da Mariupol.
14:29 – 3,8 MILIONI DI PROFUGHI, 13 MLN DI PERSONE BLOCCATE – Nel report quotidiano, l’Umhcr (Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati) fa sapere che il numero delle persone fuggite dall’Ucraina dall’inizio dell’invasione è salito a 3.821.049. Il numero degli sfollati interni resta attorno a 6,5 milioni mentre circa 13 milioni di persone risultano bloccate nelle zone colpite all’interno del Paese dai combattimenti in corso. In tutto, in Ucraina prima della guerra vivevano circa 44 milioni di persone. In Italia, ad oggi, sono arrivati oltre 70mila cittadini ucraini.
14:20 – DISTRUTTO DEPOSITO PETROLIFERO LEOPOLI – In seguito agli attacchi di ieri da parte della Russia, il deposito petrolifero di Leopoli, colpito da un missile russo, è stato completamente distrutto. Lo afferma l’amministrazione militare regionale di Leopoli Maksym Kozytskyi su Telegram. “L’incendio è stato spento dopo più di 12 ore. Ieri l’esercito russo ha sferrato diversi colpi in tutta Leopoli”, ha aggiunto. Cinque le persone ferite.
13:12 – MACRON BACCHETTA BIDEN: “NON AVREI DETTO MACELLAIO” – Le parole di Biden condannate anche dal presidente francese Emmanuel Macron che ha fatto sapere che “non userebbe” i termini utilizzati dal presidente americano Joe Biden, che ieri a Varsavia ha definito Putin un “macellaio”. Secondo Macron non si dovrebbe procedere “nell’escalation” della guerra in Ucraina “né con parole né con azioni”. Il presidente francese ha fatto poi sapere che parlerà con il presidente russo “domani o dopodomani” per organizzare un’operazione di evacuazione dalla città di Mariupol, nell’Ucraina orientale.
12:45 – SEAN PENN: “BOICOTTARE OSCAR SENZA ZELENSKY” – Se il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky non sarà invitato agli Oscar o non gli sarà consentito di parlare, “mi auguro che ci sia un boicottaggio e un abbandono della cerimonia”. È quanto ha dichiarato l’attore e regista Sean Penn nel corso di un’intervista con la Cnn. Ancora non è noto se il premier dell’Ucraina Zelensky sarà presente in collegamento virtuale alla cerimonia degli Oscar, in programma stanotte a partire dalle 2.00 ora italiana.
12:22 – APPELLO PAPA: “GUERRA LUOGO MORTE” – Nuovo appello di Papa Francesco nell’Angelus domenicale: “C’è bisogno di ripudiare la guerra luogo di morte, dove i padri e le madri seppelliscono i figli, dove gli uomini uccidono i loro fratelli senza averli nemmeno visti, dove i potenti decidono e i poveri muoiono. È passato più di un mese dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, dall’inizio di questa guerra crudele e insensata che come ogni guerra rappresenta una sconfitta per tutti, per tutti noi”.
11:45 – BLINKEN ‘COMMISSARIA’ BIDEN: “USA NON PUNTANO A CAMBIO REGIME RUSSIA” – DA Gerusalemme il segretario di Stato Antony Blinken ‘corregge’ le parole pronunciate a Varsavia dal presidente Joe Biden: “Credo che il presidente e la Casa Bianca ieri sera abbiano affermato che, molto semplicemente, il presidente Putin non può essere autorizzato a scatenare una guerra o ad aggredire l’Ucraina o chiunque altro. Come sapete, e come ci avete sentito dire più volte, non abbiamo una strategia per un cambio di regime in Russia, o in qualunque altro posto”.
11.35 – 007 KIEV: “PUTIN VUOLE DIVEDE UCRAINA IN DUE” – “La Russia sta cercando di dividere l’Ucraina in due per creare una regione controllata da Mosca dopo aver fallito nel prendere il controllo dell’intero Paese”. Il generale Kirill Budanov, capo del servizio di intelligence ucraino, ha detto che, visto che la Russia ha capito che non può conquistare l’intero Paese, il presidente Vladimir Putin potrebbe lavorare su uno “scenario coreano”, creare “la Corea del Sud e del Nord in Ucraina”. Nella nota Budanov ha preannunciato però che l’Ucraina lancerà presto la guerriglia nel territorio occupato dalla Russia.
11 – EX DIPLOMATICO USA: “PAROLE BIDEN PEGGIORANO SITUAZIONE” – Le parole pronunciate ieri a Varsavia dal presidente Joe Biden hanno reso la situazione “più pericolosa”. È quanto sostiene Richard Haass, uno dei veterani della diplomazia Usa, che in un tweet pubblicato oggi sostiene che i commenti di Biden su Vladimir Putin, che “non può rimanere al potere”, “hanno reso una situazione difficile più difficile e una situazione pericolosa più pericolosa”.
10:11 – BOLLETTINO UCRAINA: 16.600 MILITARI RUSSI UCCISI – Secondo lo Stato maggiore dell’Ucraina, 16.600 soldati russi sono stati uccisi dal 24 febbraio durante i combattimenti. Nei giorni scorsi il ministero della Difesa russo ha affermato invece che sono 1.351 i soldati russi caduti in Ucraina.
In un post su Facebook lo Stato Maggiore ucraino ha aggiunto che le truppe russe hanno perso 582 carri armati, 1.664 veicoli corazzati da combattimento, 294 pezzi di artiglieria, 93 lanciarazzi multipli, 52 sistemi di difesa aerea, 121 aerei, 127 elicotteri, 7 navi e 56 droni.
Il ministero russo afferma invece che gli ucraini hanno perso 1.656 carri armati, 289 droni e un numero imprecisato di “veicoli da combattimento”.
9:40 – 139 BIMBI MORTI DA INIZIO GUERRA – Sono 139 i bambini uccisi e più di 205 i feriti dal 24 febbraio, quando è iniziata l’invasione russa dell’Ucraina. Secondo l’ufficio del procuratore generale della Procura dei minori, citato dal ‘Kyiv Independent’, la maggior parte delle vittime infantili si è verificata negli oblast di Kyiv, Donetsk, Chernihiv, Mykolaiv, Luhansk, Zaporizhzhia, Kherson, Zhytomyr e Sumy.
7:41 – UCCISO GENERALE RUSSO A KHERSON – Il generale russo Yakov Rezantsev è stato ucciso in un attacco vicino alla città di Kherson, nel sud del Paese. Lo riferisce il ministero ucraino della Difesa citato dalla Bbc. Secondo una fonte occidentale si tratterebbe del settimo generale dell’esercito russo rimasto ucciso in Ucraina.
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