Ven. Nov 29th, 2024

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(ANSA) – ROMA, 28 MAR – Beni per 10 milioni sono stati
confiscati all’imprenditore palermitano Vincenzo Graziano, 71
anni, ritenuto esponente di spicco del mandamento mafioso
dell’Acquasanta. Le indagini sono state condotte negli anni dai
carabinieri del nucleo investigativo di Palermo. Con il
provvedimento è stata dichiarata irrevocabilità della confisca e
il patrimonio è entrato a far parte, in maniera definitiva, del
patrimonio dello Stato. Graziano nel 1996 è stato condannato a 8
anni di reclusione per associazione mafiosa e nel 2009, in
continuazione per lo stesso reato, a ulteriori 5 anni. Nel 2014
è stato, nuovamente, arrestato nell’operazione “Apocalisse”, dei
carabinieri e condannato a 10 anni di reclusione sempre per lo
stesso reato. Nel 2016, è stato condannato a 3 anni e 9 mesi di
reclusione per riciclaggio, reimpiego di capitali illeciti,
peculato e intestazione fittizia di beni.
La confisca è scattata per l’intero capitale sociale e
relativo complesso di beni aziendali delle società “A.F.G.
   
Costruzioni srl”, “M.G. Costruzioni srl”, “Costruzioni Generali
srl” tutte con sede a Palermo e l’intero capitale sociale e
relativo complesso di beni aziendali delle società “A.G.
   
Costruzioni srl”, “Immobiliare Tre s.r.l.” entrambe con sede a
Tavagnacco (Ud). Tre magazzini a Palermo; un garage a Palermo; 3
abitazioni a Palermo; un appezzamento di terreno a Palermo; un
appezzamento di terreno a Trabia (Pa); un’abitazione a Cinisi
(Pa); 8 autorimesse a Martignacco (Ud); 8 abitazioni a
Martignacco (Ud); 2 appezzamenti di terreno a Martignacco (Ud);
2 motocicli; un’imbarcazione; una quota di mezza di
imbarcazione; 30 rapporti bancari. (ANSA).
   

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