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Il rapporto fotografa una stagione influenzale anomala: dopo un calo consistente dei casi iniziato nella terza settimana dell’anno, dall’inizio di marzo si è osservata una ripresa dei nuovi casi di sindromi simil-influenzali che, al momento, non sembra arrestarsi. Fino a oggi sono complessivamente 5 milioni gli italiani messi a letto dall’influenza. La ripresa dei contagi, come avvenuto dall’inizio della stagione, è trainata dai bambini con meno di 5 anni: in questa fascia di età nella settimana dal 14 al 20 marzo è stato registrato un’incidenza di 14,82 casi per mille (la scorsa settimana era pari a 11,82).
L’incidenza è in crescita anche nelle altre fasce di età: 6,94 casi per mille nella classe 5-14 anni (rispetto ai 5,06 della settimana precedente); 4,45 nella fascia 15-64 (rispetto a 3,62); 1,77 negli over-65 (rispetto a 1,55). Salvo che in Basilicata e Sardegna, i casi di sindromi simil-influenzali sono in risalita in tutto il Paese: in Piemonte l’incidenza ha raggiunto gli 8,54 casi per mille contro i 6,40 della scorsa settimana, in Lombardia i 6,15 (contro 5,10), nella provincia autonoma di Bolzano 4,70 (contro 2,09), in Friuli Venezia Giulia 4,87 (contro 1,41), in Liguria 5,38 (contro 4,48), in Emilia Romagna 6,78 (4,86), in Toscana 3,93 (contro 3,04), in Umbria 13,50 (contro 12,09), nelle Marche 9,30 (contro 5,82), in Abruzzo 5,57 (rispetto a 4,55), in Puglia 4,33 (3,96), in Sicilia 4,99(contro 3,84).
Seppur in risalita, restano sotto la soglia basale di 3,16 casi per mille Veneto, Lazio, Molise, Campania e provincia autonoma di Trento. Valle d’Aosta e Calabria non hanno attivato la sorveglianza InfluNet. Continua a salire anche la percentuale di campioni positivi ai virus influenzali: nella scorsa settimana dei 741 campioni analizzati dai laboratori afferenti alla rete InfluNet, il 32% conteneva virus influenzali, tutti di tipo A. Erano il 25% la settimana scorsa e meno del 2% nelle settimane precedenti.
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