TRIESTE. Il Cda di Generali ha deciso «di interrompere con effetto immediato il rapporto di lavoro con Luciano Cirinà». È quanto riferisce una nota del Leone che precisa come Cirinà era stato sospeso dall’incarico di Austria & CEE Regional Officer lo scorso 23 marzo. Il Leone aveva affidato a Giovanni Liverani, Ceo di Generali Deutschland, gli incarichi ad interim del manager candidato ad amministratore delegato nella lista del gruppo Caltagirone per il nuovo cda.
La decisione odierna – si spiega – «è motivata dalla violazione degli obblighi di lealtà e dalla grave violazione di altri obblighi previsti dal contratto di lavoro».
Cirinà durante la presentazione del piano della lista Caltagirone, in contrapposizione rispetto a quello presentato dal group ceo del Leone Philippe Donnet, aveva precisato circa la sua posizione nella compagnia: «Avevo chiesto aspettativa non retribuita che è stata rigettata a causa della crisi Ucraina e questa settimana mi è stata comunicata una sospensione che, giuridicamente, non è un provvedimento disciplinare». E poi aveva aggiunto: «Sono stato per 33 anni parte di Generali, ho partecipato per la parte di mia regionale competenza al piano e non lo rinnego».
Il ritratto
Triestino d’adozione, una carriera trascorsa in gran parte all’estero fra Vienna e Praga, al governo sull’Est Europa delle Generali, nei giorni scorsi era stato inserito nella lista del costruttore romano per contendere a Philippe Donnet lo scettro di capo delle Generali.
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A Trieste Luciano Cirinà ha frequentato il liceo classico Dante Alighieri. Dopo il terzo anno del liceo classico e i due anni in Galles, il ritorno da Oltremanica a Trieste dove si laurea in economia e commercio.
L’assunzione alle Generali, trent’anni fa, diventa il fischio d’inizio di una carriera tipica della classe manageriale con Dna Generali che percorrerà il mondo in lungo e in largo. Cirinà si fa subito apprezzare come una persona gentile, disponibile e diretta. Si trasferisce a Vienna con la moglie Petra, origini friulane, dove trascorrerà nove anni alla guida dei rischi Corporate di Austria e Cee. Dopo una tappa alla direzione centrale, torna nella capitale austriaca come Ceo di Generali Holding Vienna. Da Vienna a Praga, Cirinà avrà poi la regia di tutte le grandi operazioni degli ultimi anni nell’Est Europa culminata nell’acquisizione delle attività assicurative del gruppo ceco Ppf.
La lista Caltagirone
La lista Caltagirone, 13 candidati 6 donne e 7 uomini e 11 indipendenti (tutti eccetto Cirinà e Caltagirone) nello schema non è molto diversa da quella del consiglio uscente del Leone: 6 uomini e 7 donne, 10 indipendenti e 3 no.
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C’è la spinta internazionale, molti nomi italiani in entrambe, ma anche molti manager di livello internazionale. Ma è nello scorrere i nomi che si individuano i potenziali link con gli azionisti e quelle che potrebbero essere possibili preferenze al momento del voto in assemblea del Leone il 29 di aprile.
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