Ven. Nov 22nd, 2024

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Lunedì 28 marzo la prima svolta: è stato riconosciuto il cadavere ritrovato in quattro sacchi neri domenica 20, è il corpo di Charlotte Angie, nome d’arte di Carol Maltesi, un’attrice porno. Martedì all’alba la seconda svolta: alle 4.30, i carabinieri del Comando provinciale di Brescia e della Compagnia di Breno hanno eseguito un provvedimento di fermo emesso a carico di un uomo di 43 anni residente nel Milanese, a Rescaldina, come la donna. Fermo per omicidio volontario aggravato, distruzione e occultamento di cadavere, su decisione della procuratrice della Repubblica di Brescia, Lorena Ghibaudo.

L’omicidio dell’attrice porno e l’arresto del killer

A riferire come si è arrivati a fermare l’uomo è una nota firmata dal procuratore della Repubblica di Brescia, Francesco Prete. Gli investigatori, una volta trovata l’identità della donna, grazie alle immagini delle telecamere, hanno scoperto che proprio l’auto usata normalmente dalla 26enne era transitata domenica 20 marzo scorso nel territorio di Borno. Alla guida della vettura, c’era un uomo, ex fidanzato, amico e vicino di casa della vittima: il 43enne. Anche lui, tra l’altro, spiegano i militari, era abituato a usare quell’auto, tanto che in precedenti circostanze era stato controllato alla sua guida.

Lo stesso 43enne, forse dopo aver scoperto che c’era una svolta nelle indagini, ovvero il riconoscimento del cadavere, si è presentato ai carabinieri per fornire informazioni circa la 26enne scomparsa. Le circostanze e le sue parole sono subito apparse sospette. Oltre che in contraddizione con alcune evidenze investigative fino a quel momento acquisite dai detective.

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I punto dove è stato trovato il cadavere a pezzi

Il killer di Charlotte Angie confessa l’omicidio dell’attrice

Durante l’interrogatorio notturno, alla presenza del difensore del 43enne, magistrato e carabinieri hanno messo alle corde il sospettato. Alla fine, l’ex di Charlotte Angie è crollato. Ha confessato l’omicidio e l’occultamento del cadavere. Ha anche spiegato che i fatti risalgono a gennaio 2022. Poche le informazioni trapelate, forse l’omicidio è arrivato dopo un raptus, al termine di una lite. Il 43enne potrebbe aver colpito la donna in testa con un oggetto. Una volta uccisa la pornodiva, l’uomo avrebbe conservato il corpo in un congelatore nella casa della stessa vittima a Rescaldina, dove si trovavano. Tempo dopo, ha fatto a pezzi quello che restava della sua vicina ed è andato a gettarlo nel dirupo di montagna.

Per tutto quel tempo nessuno ha denunciato la scomparsa della giovane. Nessuno infatti si era accorto della scomparsa della 26enne, né si era insospettito. Da quando Carol era diventata Charlotte intraprendendo la carriera di attrice hard era spesso all’estero per lavoro e la madre era abituata a non ricevere sue notizie per lunghi periodi, anche se ci sono diversi elementi che fanno sospettare che il killer avesse continuato a usare le chat del telefono della ragazza – sostituendosi a lei – per tranquillizzare chi chiedeva informazioni.

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