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Di seguito i voti ai protagonisti per capire l’andamento della gara.
Amichevoli
L’Italia si rialza: Raspadori e Cristante ribaltano la Turchia
4 ORE FA
Nicolò Zaniolo, Turchia-Italia, Amichevole, Getty Images
Credit Foto Getty Images
Le pagelle della Turchia
Altay BAYINDIR 5: tragico con la palla tra i piedi. Il passaggio per Tokoz apre un’autostrada alla rimonta azzurra.
Ozan KABAK sv: uno stiramento lo riconduce ai box dopo soli 9′. (Dal 9′ AYHAN 5,5: gestisce bene l’entrata a freddo, l’unico neo rimane l’incursione letale di Raspadori in occasione del 2-1. Non era una situazione semplice, ma comunque evitabile).
Merih DEMIRAL 5,5: piomba come un falco sui cross e le discese in profondità degli Azzurri, ma perde lucidità in situazione critica: Raspadori lo manda a vuoto e segna il 2-1.
Caglar SOYUNCU 6,5: uno dei centrali più sottovalutati in Europa, e questa prestazione lo dimostra. Argina le iniziative non concedendo alcun margine per girarsi ai nostri attaccanti.
Mert MULDUR 5: succube della pressione azzurra lungo il suo versante, la sua prestazione si riduce a un paio di tentativi velleitari.
Dorukhan TOKOZ 5: il malinteso sul rinvio di Altay Bayindir costa carissimo alla Turchia. Intrappolato nella morsa Tonali-Cristante, disputa una gara grintosa. (Dal 63′ OZCAN 5,5: debutto infelice con la maglia turca. La situazione di svantaggio non lo aiuta).
Hakan CALHANOGLU 6: è la pedina volante della formazione di Kuntz. Dalla linea di centrocampo all’orbita di Unal, accompagna l’azione turca con autorità. Un pizzico di attenzione in più sull’incornata di Cristante ne avrebbe alzato la valutazione. (Dal 77′ ANTALYALI 5,5: il suo ingresso non sposta gli equilibri).
Ridvan YILMAZ 5: capitan Calhanoglu e compagni fanno poche visite dalle sue parti, lui non dà l’idea di poter superare De Sciglio con la sua velocità. Rimandato. (Dal 63′ KUTLU: pochi spunti, si limita al compitino).
Cengiz UNDER 7,5: ha praterie davanti a sè, e colpisce subito. Fa venire il mal di testa a Chiellini in uno contro uno.
Kerem AKTURKOGLU 5: soffre la fisicità dei pilastri azzurri, crea poco. (Dal 63′ DURSUN 7: si avventa sul colpo di testa di Soyuncu e riapre la partita quasi per caso).
Enes UNAL 5: silenziato per tutta la partita dalla vecchia guardia Chiellini-Acerbi, condivide la responsabilità dell’1-1 azzurro: Cristante sguscia tra la sua maglia e quella di Calhanoglu. (Dal 77′ SINIK 5,5: non lascia l’impronta sul match).
CT. KUNTZ 5,5: la sua Turchia, orfana del leader Buyrak Yilmaz, passa subito in vantaggio e si esalta in avvio. Poi commette troppi peccati d’inesperienza.
Donnarumma amareggiato dopo un errore in Nazionale, Getty Images
Credit Foto Getty Images
Le pagelle dell’Italia
Gianluigi DONNARUMMA 5: si fa bucare dal timido tiro di Under, poi rischia di raddoppiare la frittata con un rinvio sul corpo di Unal. Poi tre miracoli sui siluri di Calhanoglu e Dursun. Gigio balla ancora con le sue insicurezze, è croce e delizia.
Mattia DE SCIGLIO 6: questa Nazionale non può chiedere a Mattia De Sciglio di creare superiorità numerica sulla fascia. Non ne è in grado. Gioca nella sua comfort zone, zero rischi e zero premi.
Francesco ACERBI 6,5: si intasca Enes Unal dal 1′ togliendogli progressivamente l’ossigeno. Gara rocciosa.
Giorgio CHIELLINI 5,5: pizzicato sul piede debole, si fa prendere il tempo da Under in occasione del primo gol. A 37 anni, e con una condizione atletica tutt’altro che rosea, disputare una partita inutile come questa diventa anche frustrante. (Dal 76′ BASTONI 6: concede la passerella a Giorgio Chiellini. Il futuro della difesa azzurra ruota sempre più attorno a lui).
Cristiano BIRAGHI 7: inesistente in copertura nei primi minuti di gara, ma il suo piede caldo ripaga sempre. Suo l’assist da calcio piazzato che rimette in carreggiata l’Italia di Mancini.
Sandro TONALI 7: si prende qualche licenza di troppo su un paio di possessi, ma si fa trovare pronto in occasione del 2-1, quando il suo posizionamento diventa determinante per la zampata di Raspadori.
Bryan CRISTANTE 7: svetta più in alto di tutti sulla punizione di Biraghi e dona ossigeno all’Italia. (Dal 76′ LOCATELLI 5,5: fatica a ingranare su situazione di vantaggio).
Matteo PESSINA 5,5: è un valido elemento verticalizzante, ma se inserito in un assetto embrionale si smarrisce facilmente. Non spinge quanto vorrebbe. (Dal 76′ SENSI 5,5: resiste assieme ai compagni, serra le fila e porta a casa la vittoria).
Nicolò ZANIOLO 5,5: era uno dei grandi assenti nella disfatta di Palermo. Una prova contratta non affida ulteriori rimorsi ai pensieri di Mancini. La sostituzione all’intervallo conferma che il lavoro per tornare al top della forma è ancora tanto. (Dal 45′ ZACCAGNI 6: si posiziona in una zona di campo scomoda, dove Soyuncu domina col fisico. Lui getta anima e corpo su tutti i palloni, ingresso positivo).
Gianluca SCAMACCA 5,5: volontà di combattere e pressare, ma manca la precisione. Qualche tiro stonato e qualche scambio veloce col collega Raspadori non possono colmare il vuoto offensivo di questa Nazionale. (Dall’87’ BELOTTI sv)
Giacomo RASPADORI 8,5: suona la carica per primo, dopo la doccia fredda dei primi minuti. Si avvinghia anche sui palloni più improbabili, e alla fine il campo gli dà ragione. Due gol da rapace aprono e chiudono la rimonta azzurra.
CT. MANCINI 6,5: si concede al pubblico, chiede scusa mostrando una disumana trasparenza, gestisce la squadra con un mix di rabbia e umiltà. Finalmente un’Italia che gioca da Italia. Un’Italia che reagisce in barba all’intemperie e allo strattone dei turchi in apertura. La gara di Konya non cancella i numerosi punti di domanda sugli interpreti (presenti e futuri) di questa Nazionale, ma è una reazione per riprendere la giusta rotta.
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