Sab. Nov 23rd, 2024

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Il presidente del Consiglio contestato dai manifestanti che protestavano contro la guerra. Draghi poco prima aveva incontrato i profughi ucraini.

Contestato dai manifestanti con insulti e slogan contro la guerra a Napoli il presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi, nel corso della sua visita al rione Sanità. “No alla guerra. No alle armi in Ucraina. No all’aumento della spesa militare”, alcuni degli slogan urlati al passaggio del Presidente del Consiglio. Mentre qualcun altro ha gridato: “Qui le strade pulite solo per lui“. E non sono mancate contestazioni anche dai disoccupati organizzati del Movimento 7 Novembre e dai No Green Pass.

Il primo ministro italiano era arrivato nel quartiere del centro storico, in visita alla Basilica di Santa Maria, guidata da padre Antonio Loffredo, accompagnato dal sindaco Gaetano Manfredi. In mattinata c’era stata la firma del Patto per Napoli, nella Sala dei Baroni al Maschio Angioino, con la quale sono stati sbloccati 1,2 miliardi di euro di contributi per Napoli. Nel corso della cerimonia, il sindaco Manfredi gli ha donato un busto di San Gennaro.

L’incontro col Console ucraino Maksym

Il premier attorno a mezzogiorno si è recato, quindi, alla Basilica del Rione Sanità, accompagnato dal primo cittadino. Qui c’è stato un incontro con i profughi ucraini accolti in queste settimane dai volontari della Fondazione di Comunità San Gennaro. Presenti il Vescovo ausiliare di Napoli, il Console Ucraino Kavalenko Maksym e padre Loffredo.

Ad accogliere Draghi al Rione Sanità, però, anche alcuni contestatori, in strada con uno striscione con la scritta: “Zero soldi agli arsenali, più risorse agli ospedali. Draghi vattene”. Lo striscione è stato esposto dal comitato contro la chiusura dell’ospedale San Gennaro di fronte alla basilica di Santa Maria della Sanità, dove era presente il premier. Un piccolo gruppo di residenti del Rione Sanità ha urlato cori contro il presidente del Consiglio e contro il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.

Alla Sanità l’incontro con La Paranza

Il Capo del Governo è stato accolto al Rione Sanità da Carlo Borgomeo, Presidente della Fondazione Con il Sud, monsignor Gaetano Castello Vescovo ausiliare, il parroco del rione Sanità e dai tanti volontari della Fondazione di Comunità San Gennaro. Presente anche l’orchestra giovanile del quartiere “Sanitansamble” che, diretta dal Maestro Paolo Acunzo, ha voluto celebrare l’arrivo di Draghi al Rione Sanità con l’inno nazionale ucraino, poi seguito dall’inno nazionale italiano. Un omaggio – simbolico – al Premier, ma anche alle famiglie ucraine che in queste settimane hanno trovato ospitalità e accoglienza al Rione Sanità.

A seguito dei drammatici eventi dello scorso 24 febbraio la Fondazione di Comunità San Gennaro, insieme ai tanti volontari e abitanti del Rione Sanità, hanno scelto di accogliere presso le case canoniche e le proprie abitazioni 15 persone, tutte donne e bambini, in fuga dagli orrori della guerra. La comunità del quartiere si è fatta carico del sostegno dei bisogni primari delle famiglie accolte e, contestualmente all’emergenza, la Fondazione di Comunità ha lanciato una campagna di solidarietà con l’obiettivo di raccogliere fondi e facilitare la collaborazione tra la rete dei commercianti per la fornitura di generi alimentari, vestiario e medicine.

La visita alle catacombe di San Gaudioso

Draghi, al termine dell’incontro con le famiglie ucraine, ha visitato poi le catacombe di San Gaudioso, insieme ai giovani della coop La Paranza. “Il modello Sanità dimostra, in modo inequivocabile, che nel lavoro di inclusione sociale, di valorizzazione dei beni comuni, soprattutto in alcuni territori, vi è la vera premessa dello sviluppo” sottolinea Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione Con il Sud che aggiunge “sono necessari finanziamenti, ma la storia del nostro Sud ci insegna che questi vanno associati a investimenti sulla fiducia, sul protagonismo dei giovani e delle comunità locali, sulle organizzazioni di Terzo Settore che sono capaci di attivare processi di partecipazione e modelli, come quello della Sanità, che possano essere replicabili”.

“Le Catacombe sono state visitate da Capi di Stato, non solo italiani, dal segretario generale delle Nazioni Unite, oggi dal presidente del consiglio ma soprattutto da migliaia e migliaia di persone che si sono appassionate a una storia di rigenerazione urbana che si è compiuta attraverso il “ricongiungimento familiare” di una comunità con il suo patrimonio storico, artistico e religioso. Ma a contare davvero – continua padre Antonio Loffredo, parroco del Rione Sanità – è l’impatto sociale, percepibile in modo visibile dal rafforzamento sia del senso di appartenenza, mostrato ogni volta che il Rione Sanità ha dovuto affrontare i giorni difficili che in questi anni non sono mancati, sia della rete invisibile di relazioni che sostiene innumerevoli iniziative per i più fragili, i più deboli”.

Ultima tappa del Presidente, il Presepe Favoloso allestito nella seicentesca sagrestia della Basilica di Santa Maria della Sanità e realizzato dai fratelli Scuotto de La Scarabattola e dallo scenografo Biagio Roscigno. Da questi, il Presidente ha ricevuto in dono un Angelo Moro, simbolo di integrazione e chiaro riferimento alla principale caratteristica del presepe da sempre inclusivo e mai esclusivo.

Pizza da Concettina ai Tre Santi

Il Premier si è anche concesso una pizza nella pizzeria “Concettina ai Tre Santi” del rione Sanità, gestita da Ciro Oliva, prima di ripartire per Roma. Nel noto ristorante ha pranzato insieme al sindaco Gaetano Manfredi e i due, prima di accomiatarsi, hanno firmato assieme il registro degli ospiti.



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