Dom. Nov 24th, 2024

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Ancora poche ore e ci sarà la fine dello stato d’emergenza: oltre alle riaperture e alle novità sul green pass, cambia il regolamento per chi sarà infettato dalla variante Omicron del Covid-19 e dovrà essere le misure che riguardano isolamento e quarantena. Nel primo caso, i vaccinati positivi che risultassero positivi al coronavirus dovranno osservare sette giorni di chiusura, mentre i non vaccinati dovranno isolarsi per 10 giorni. Abolita la quarantena per chi è stato a contatto con una persona poi risultata positiva.

Cosa dice la circolare

Le misure sono state confermate dalla nuova circolare del ministero della Salute firmata dal direttore generale della prevenzione, Giovanni Rezza, che ha deciso di confermare una strada più cautelativa rispetto a tutte le riaperture e allentamenti che scatteranno dal 1° aprile. Come si legge sulla circolare e come anticipato, “le persone risultate positive al test diagnostico (molecolare o antigenico) sono sottoposte alla misura dell’isolamento. Come ricorda il Corriere, le regole sono le medesime di quanto stabilito il 30 dicembre scorso, quando cioé si stabilì che i contagiati con la dose booster (terza dose), o coloro i quali avranno completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni, “devono osservare l’isolamento per 7 giorni, purché i medesimi siano sempre stati asintomatici, o risultino asintomatici da almeno 3 giorni e alla condizione che, al termine di tale periodo, risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo“. Invece, i non vaccinati e coloro i quali avranno ricevuto l’ultima dose da più di 120 giorni, fa il periodo di isolamento sarà di 10 giorni.

Cosa succede con i contatti stretti

Cosa succede invece a chi è stato a contatto con un positivo al Covid? Come recita la circolare del ministero, per coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi si applica il regime dell’autosorveglianza, che consiste “nell’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2, al chiuso o in presenza di assembramenti, fino al decimo giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto“. Se durante l’ autosorveglianza dovessero manifestarsi sintomi che fanno pensare a possibile infezione da Sars-Cov-2, “è raccomandata l’esecuzione immediata di un test antigenico o molecolare che in caso di risultato negativo va ripetuto, se ancora sono presenti sintomi, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto“. Ovviamente, la stessa regola vale anche per tutti quelli che non si sono vaccinati.

Insomma, libertà si ma vigilata, possiamo dire così: sono ancora molte decina di migliaia i positivi quotidiani nel nostro Paese anche se la variante Omicron provoca una malattia molto leggera e passeggera. Secondo le regole del ministero, poi, tutti gli operatori sanitari dovranno eseguire un test antigenico o molecolare giornaliero “fino al quinto giorno dall’ultimo contatto con un soggetto contagiato“.



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