Sab. Nov 23rd, 2024

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Morale basso, volontà di non eseguire gli ordini e perfino episodi di danneggiamento rivolti deliberatamente contro i propri mezzi militari. L’intelligence britannica ha svelato quelle che sarebbero le condizioni in cui verserebbe l’esercito russo impegnato in Ucraina. È emerso un quadro complesso, una situazione piena di ostacoli e ben diversa dalle probabili aspettative iniziali di Mosca di poter sottomettere Kiev grazie ad un conflitto lampo.

Le rivelazioni di Londra sull’esercito russo

Jeremy Fleming, capo del servizio di spionaggio britannico del Government Communications Headquarters (Gchq), ha dichiarato che alcuni soldati russi si rifiuterebbero di eseguire gli ordini dei loro superiori. Citato dal Guardian, Fleming ha aggiunto ha rivelato che ci sono nuove informazioni che mostrano che alcuni militari in Ucraina avrebbero sabotato la propria attrezzatura e abbattuto accidentalmente uno dei propri aerei.

“Abbiamo visto soldati russi a corto di armi e morale, rifiutarsi di eseguire gli ordini, sabotare il proprio equipaggiamento e persino abbattere accidentalmente il proprio aereo“, ha detto Fleming in un discorso a Canberra presso l’Australian National University.

Lo spionaggio di Londra ha inoltre concordato con la valutazione effettuata dai colleghi americani, confermata dai portavoce della Casa Bianca, riguardo al fatto che i consiglieri di Vladimir Putin avrebbero paura di dire la verità sullo stato del conflitto al presidente russo. E avrebbero, dunque, timore anche di svelare la portata dei presunti errori strategici commessi da Mosca nell’attaccare l’Ucraina. “Putin ha giudicato male la situazione. Crediamo che i consiglieri di Putin abbiano paura di dirgli la verità“, ha aggiunto Fleming.

Gli errori di Mosca

Secondo questa lettura, dunque, Putin avrebbe sottovalutato la resistenza degli ucraini, la risposta dei Paesi occidentale e, al tempo stesso, sopravvalutato la capacità delle sue forze di ottenere una rapida vittoria. “Questa è di fatto diventata la sua guerra personale, il cui costo viene pagato dai civili innocenti in Ucraina e, sempre di più, anche dalla popolazione russa“, ha dichiarato lo stesso Fleming.

Per Fleming, all’origine degli errori di valutazione ci sarebbe il fatto che Putin, leader autoritario e sempre più isolato, non riceverebbe più informazioni accurate ed oneste dai suoi consiglieri. Ed ora questi “hanno paura di dirgli la verità” sulla portata degli errori. “Anche se noi pensiamo che abbiano troppa paura per dire la verità – conclude – quello che sta succedendo e la portata degli errori devono essere chiari al regime“.

Difficile confermare le parole provenienti da Londra. Certo, le truppe russe stanno incontrando evidenti intoppi non previsti e forse nemmeno preventivati, ma non è possibile stabilire nient’altro.

Anche perché le informazioni sono tra loro contrastanti. Il Ministero della Difesa russo continua a sostenere che le sue forze armate sono professionali e stanno svolgendo il loro dovere in Ucraina con notevole successo, e ripete che l’Occidente ha diffuso bugie sull’operazione nel tentativo di far cadere la Russia.

Gli Stati Uniti sostengono invece che Mosca stia affrontando notevoli difficoltà; ad esempio, alcuni dei missili lanciati dai russi avrebbero tassi di fallimento che raggiungerebbero il 60%.



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