Sab. Nov 23rd, 2024

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di Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Giusi Fasano

Le notizie di gioved 31 marzo sulla guerra minuto per minuto. Domani nuovi colloqui tra Mosca e Kiev, in videoconferenza: secondo la Turchia una svolta potrebbe essere possibile in due settimane

• Siamo arrivati al 36esimo giorno di guerra.
• La Russia ha offerto il cessate il fuoco a Mariupol dalle 10 di stamattina. Secondo il Pentagono Mosca starebbe abbandonando l’area della centrale di Chernobyl, ma ci sono notizie preoccupanti sull’esposizione dei militari russi alle radiazioni.

• Secondo l’Onu, oltre quattro milioni di persone sono fuggite dall’Ucraina da quando iniziata l’invasione russa.
• L’intelligence britannica: Putin male informato. Le truppe russe demoralizzate si rifiutano di obbedire agli ordini e si auto-sabotano.

Ore 12.01 – Dl Ucraina: ok del Senato alla fiducia con 214 s e 35 no
L’Aula del Senato ha detto s alla fiducia posta dal Governo al decreto legge con misure per fronteggiare la crisi ucraina, nel testo gi approvato dalla Camera. Viene cos dato disco verde definitivo al provvedimento. Il s arrivato con 214 voti a favore, 35 contrari e nessun astenuto. Ha espresso dichiarazione di voto contraria alla fiducia il gruppo di FdI. Il presidente della commissione Difesa, Vito Petrocelli (M5S), ha espresso voto contrario.

Ore 11.58 – Ambasciata Slovenia toglie bandiera: sembra russa
La bandiera slovena issata all’ambasciata di Lubiana a Kiev stata ammainata (per ragioni di sicurezza) perch troppo somigliante a quella russa. Entrambe hanno — infatti — i colori in orizzontale bianco-blu-rosso, con quella slovena che presenta uno stemma nazionale in alto a sinistra. Nei giorni scorsi il governo di Lubiana ha deciso di riaprire la propria ambasciata in Ucraina, dove tuttavia in servizio l’incaricato d’affari Lesjak, mentre l’ambasciatore Tomas Mencin espleta il suo servizio da Rzeszow, localit polacca al confine con l’Ucraina.

Ore 11.50 – Ankara: da Abramovich sincero sforzo per la pace
Il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, ha definito sinceri gli sforzi posti in atto dal miliardario russo Roman Abramovich per imbastire una mediazione che porti la pace tra Russia e Ucraina. L’oligarca, la cui madre era ucraina, stato colpito da sanzioni che per lo stesso presidente Zelensky ha chiesto di sospendere, indicando il patron del Chelsea come uno dei possibili mediatori.

Ore 11.43 – Testimone Mariupol: come Stalingrado, solo rovine
Una citt in rovina, con interi quartieri completamente spianati. la testimonianza raccolta da Bbc nel giorno in cui si concordato un cessate il fuoco locale per creare un corridoio umanitario per l’evacuazione di civili dalla citt portuale ucraina. Andrei Marusov, un giornalista di 50 anni, racconta: Quando sono partito la citt era completamente distrutta… la strada dove vivo non esiste pi. La citt, come appare, Stalingrado. Sono solo rovine. un peccato, perch negli ultimi anni la citt riuscita a diventare pi o meno moderna con infrastrutture, una vita culturale fiorente, le strade, gli ospedali erano tutti rinnovati… E quando me ne stavo andando piangevo. Che cosa avete fatto? un crimine orribile.

Ore 11.36 – Croce Rossa: pronti a guida evacuazione Mariupol da domani Il Comitato internazionale della Croce Rossa pronto a guidare le operazioni di evacuazione dei civili dalla citt ucraina di Mariupol a partire da domani, a condizione di avere le garanzie necessarie. Lo afferma l’organizzazione in un comunicato. disperatamente importante che questa operazione avvenga. Vi dipendono le vite di decine di migliaia di persone.

Ore 11.32 – Zelensky: La guerra in Ucraina sta diventando routine
La guerra in Ucraina purtroppo sta diventando una routine. Cos il presidente ucraino Zelensky in collegamento video con la Camera dei Paesi Bassi. Trentasei giorni. Questo da quanto il nostro popolo stanno combattendo contro l’esercito, che stato definito il pi forte del mondo. La Russia si sta preparando a combattere contro di noi da decenni, ha detto. Rivolgendosi, poi, al primo ministro olandese, Mark Rutte, ha insistito sull’adesione del suo Paese all’Ue e ha chiesto che i Paesi Bassi scelgano una citt ucraina da ricostruire dopo la guerra. Infine, ha lanciato un appello ai Paesi Bassi a boicottare le esportazioni russe di materie prime per la produzione di energia.

Ore 11.27 – Google, hacker russi hanno cercato di attaccare reti Nato
Secondo un rapporto del Threat Analysis Group di Google, hacker russi hanno cercato di penetrare nelle reti della Nato e delle forze armate di alcuni Paesi dell’Europa orientale. Google ha affermato che gli attacchi informatici sono stati lanciati da un gruppo con sede in Russia chiamato Coldriver o Callisto. Il rapporto non specifica quali forze armate siano state prese di mira.

Ore 11.17 – Mosca: nella notte colpiti 52 obiettivi militari
Le forze russe hanno distrutto la notte scorsa 52 obiettivi militari ucraini, tra cui un sistema missilistico anti-aereo S-300 vicino a Izyum (est): a renderlo noto il portavoce del ministero della Difesa di Mosca, Igor Konashenkov, come riporta Interfax. Tra gli altri obiettivi centrati anche quattro postazioni di comando, un sistema missilistico terra-aria Buk-M1, due lanciarazzi, un deposito di missili e munizioni di artiglieria e due depositi di carburante.

Ore 11.16 – Ucciso il marito della deputata ucraina Olga Stefanyshyna
morto mercoled 30 marzo, in un bombardamento nei pressi di Cernihiv, il marito della deputata del partito ucraino Holos, Olga Stefanyshyna. Il mio amato Bogdan — ha scritto la moglie su Facebook — morto a causa di un razzo russo, cercando di salvare diverse persone. Io rimarr con i nostri bimbi. Sto molto male a causa di questa guerra maledetta.

Ore 11.08 – Dal 1 aprile al 15 giugno in Russia verranno arruolate 134mila persone
Dal primo aprile al 15 giugno in Russia verranno arruolate 134mila persone. Una normale prassi annuale — secondo il ministero della Difesa, come riportato dal giornale Ria-Melitopol — non collegata in alcun modo alla guerra con l’Ucraina.

Ore 11.03 – Il capo dell’intelligence Gb: La Cina non si allinei troppo alla Russia
La Cina non deve allinearsi troppo alla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina. Lo ha detto Sir Jeremy Fleming, capo del servizio di intelligence Gchq, omologo britannico dell’Nsa americana, in un discorso in Australia. Sir Jeremy ha aggiunto che le aspirazioni della Cina a diventare una potenza di primo piano sulla scena globale non sono aiutate da una stretta alleanza con un regime che ignora volontariamente e illegalmente le regole internazionali e che quindi gli interessi a lungo termine dei due Paesi non sono gli stessi.

Ore 10.54 – Mosca: ok a incontro Lavrov-Kuleba, ma va ben preparato Mosca ha ricevuto la proposta di Ankara sull’organizzazione di un incontro tra i ministri degli Esteri della Federazione Russa e l’Ucraina Sergei Lavrov e Dmitry Kuleba. La parte russa non ha mai rifiutato i contatti con Kiev, ma l’incontro dovrebbe essere ben preparato, ha riferito il vice ministro degli Affari esteri della Russia Andrei Rudenko, secondo quanto riportano i media russi.

Ore 10.51 – La denuncia del governatore del Donetsk: I russi hanno usato bombe al fosforo
La scorsa notte i soldati russi hanno usato bombe al fosforo a Mariinka, Krasnogorivka, Novomyhailivka, nella regione di Donetsk. Cos al telegiornale il governatore della regione Pavlo Kyrylenko, aggiungendo che sono undici i civili feriti nelle esplosioni, di cui quattro bambini.

Ore 10.50 – Kiev: Mosca si prepara a nuovi attacchi su Odessa
Le navi da guerra russe nella base di Sebastopoli, in Crimea, vengono rifornite di missili da crociera. A dirlo — secondo Ukrinform — il portavoce dell’amministrazione militare regionale di Odessa, Serhii Bratchuk, secondo il quale sono probabili attacchi missilistici su Odessa e ad altre citt ucraine. Bratchuk ha spiegato che si tratta di missili 3M-54 Kalibr, che sono in grado di cambiare traiettoria pi volte durante il volo e sono quindi difficili da intercettare. Le unit di difesa aerea si stanno preparando a respingere gli attacchi, ha aggiunto.

Ore 10.45 – Intelligence Kiev: Ancora pesanti attacchi a Chernihiv

Nonostante la Russia abbia annunciato l’intenzione di ridurre le proprie azioni militari a Chernihiv, continuano massicci i bombardamenti e gli attacchi missilistici da parte di Mosca sulla regione. Lo rende noto l’intelligence ucraina, che sottolinea anche come, a dispetto del ritiro di un certo numero di truppe da Kiev, la citt resti comunque sotto assedio, a est cos come a ovest, fatto che fa presupporre un’intensificazione nei prossimi giorni dei combattimenti. Inoltre, prosegue il comunicato, pesanti scontri continuano a Mariupol, obiettivo-chiave per Mosca, tuttavia il centro della citt resta sotto controllo delle forze ucraine.

Ore 10.35 – Tre treni per evacuazione Lugansk e Donetsk

Oggi tre treni di evacuazione partiranno dalle regioni di Lugansk e Donetsk. Ad annunciarlo il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Serhiy Haidai. Ieri quasi 400 civili sono stati evacuati nella regione di Lugansk.

Ore 10.30 – Cessate il fuoco a Mariupol: gi partiti 17 bus per la citt
I primi autobus diretti a Mariupol per l’evacuazione dei civili sono partiti: 17 bus si sono gi mossi per Mariupol da Zaporizhzhia (a circa 220 chilometri a nord-ovest). Altri 28 bus sono in attesa dell’autorizzazione a passare al checkpoint russo di Vasylivka, vicino a Zaporizhzhia. Ieri sera Mosca ha annunciato di essere pronta a un cessate il fuoco temporaneo dalle 10 locali (le 9 in Italia) a Mariupol.

Ore 10.15 – Sintomi da radiazioni nei soldati russi che se ne vanno da Chernobyl
Emergono nuove informazioni — impossibili da verificare in maniera indipendente — su quanto sta avvenendo a Chernobyl. Secondo i media bielorussi, citati da media ucraini, alcuni dei soldati che hanno lasciato l’area della centrale sono stati portati al Centro repubblicano bielorusso di ricerca e pratica per la medicina delle radiazioni e l’ecologia umana, poich presenterebbero sintomi da esposizione a radiazioni.

Energoatom — la Compagnia nazionale ucraina che gestisce le centrali nucleari – osserva che i soldati russi sono esposti a significative radiazioni esterne e interne nella zona di esclusione di Chernobyl.

Se la vicenda fosse confermata, mostrerebbe un livello di inconsapevolezza dei pericoli della zona di esclusione stupefacente, visto il rischio legato all’area di Chernobyl dopo l’esplosione del reattore 4 avvenuta il 26 aprile 1986, il pi grave incidente nucleare al mondo.

Gli ucraini che lavorano a Chernobyl hanno descritto come una missione suicida l’arrivo di soldati senza dispositivi di protezione nell’area intorno alla centrale.

Ore 9.45 – Qual l’impatto della guerra sulle banche europee?
La risposta complicata, ma a fornirla il presidente del Meccanismo di Vigilanza Unico della Bce Andrea Enria, in audizione davanti alla commissione Econ del Parlamento Europeo a Bruxelles. Il settore bancario dell’area euro, ha detto, ben preparato per l’impatto della guerra tra Russia e Ucraina, grazie alla sua forte posizione di capitale e di liquidit. Nel dettaglio, l’esposizione diretta delle banche europee verso le controparti russe, aggiunge, appare gestibile, il che vuole dire che il primo impatto sulla stabilit finanziaria dell’area euro contenuto. Queste esposizioni ammontano a circa 100 miliardi di euro, e sono concentrate in poche banche che operano in Russia, Ucraina e Bielorussia attraverso filiali che sono finanziate localmente.

Stiamo monitorando e valutando molto seriamente le implicazioni prudenziali delle sanzioni, ha aggiungo. Attuare efficacemente le sanzioni un compito impegnativo per le banche, poich devono costantemente adattare le loro operazioni alla natura sfaccettata e in evoluzione del quadro sanzionatorio.

Ore 9.30 – Un incontro tra i ministri degli Esteri di Ucraina e Russia
Il ministro degli Esteri turco ha annunciato che i suoi colleghi di Ucraina e Russia potrebbero incontrarsi entro due settimane. Si tratterebbe di un passaggio decisivo nella dinamica dei negoziati di pace, che finora si sono svolti a un livello decisamente inferiore. La stessa possibilit di un incontro tra i leader di Russia e Ucraina, Putin e Zelensky, era stata vincolata da parte di Mosca a un incontro tra i ministri degli Esteri.

L’annuncio di Ankara arriva dopo che, nelle scorse ore, sia Kiev sia Mosca avevano ridimensionato le speranze emerse dai colloqui di marted, avvenuti a Istanbul.

Secondo il ministro degli Esteri turco, Roman Abramovich sta giocando un ruolo importante nei colloqui.

Ore 9 – Gazprom sta studiando il blocco delle forniture del gas, dicono i media russi

Che la Russia stia utilizzando le forniture di gas e petrolio all’Europa come un’arma diplomatica, con la quale provare a destabilizzare il fronte occidentale, ormai del tutto evidente.

Gli ultimi segnali di questa strategia sono arrivati negli scorsi minuti: secondo il quotidiano Kommersant — naturalmente vicinissimo al Cremlino — Gazprom sta valutando la possibilit di un blocco totale delle forniture di gas ai paesi ostili e le conseguenze di tale passo.

L’affermazione sembra da un lato naturale — chiaro che un’azienda come Gazprom non possa non pianificare le conseguenze di una possibilit che le parole di Putin hanno reso improvvisamente concreta —, ma dall’altro in palese contraddizione con almeno due prese di posizione ufficiali delle scorse ore.

La prima, del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, che ha spiegato come occorra tempo per mettere in piedi il cambio di valuta per il pagamento delle forniture di gas di cui ha parlato Putin.

La seconda dello stesso Putin, che in una telefonata con il premier italiano Mario Draghi non ha menzionato la possibilit di blocco delle forniture — una mossa che priverebbe, peraltro, la Russia di un flusso di cassa essenziale (800 milioni di euro al giorno per l’export di petrolio e gas).

Ore 8.45 – Il corridoio di Mariupol
Dopo settimane di bombardamenti feroci, e a fronte di una situazione umanitaria devastante, la Russia ha annunciato un cessate il fuoco a Mariupol per consentire l’evacuazione dei civili.

La notizia era stata accolta con scetticismo da Kiev: ma ora il governo ucraino ha ricevuto un messaggio dal Comitato Internazionale della Croce Rossa sulla conferma da parte della Russia di essere pronta ad aprire un corridoio umanitario da Mariupol con transito per Berdyansk, e ha annunciato l’invio di 45 autobus.

Ore 8.30 – La situazione a Chernobyl
La situazione non chiara, ma il ministero della Difesa degli Stati Uniti ha detto ieri — tramite un funzionario anonimo, citato dalle agenzie internazionali e dalla Cnn — che alcune forze russe si sarebbero ritirate dal sito nucleare di Chernobyl.

La centrale caduta in mani russe nei primi giorni dell’invasione alla fine di febbraio, innescando i timori che gli standard di sicurezza all’interno della zona possano essere compromessi.

Non al momento possibile sapere se le truppe che hanno lasciato la zona si siano ritirate dal sito nucleare o dall’area circostante, n se si tratti di un ritiro o di un riposizionamento.

Il capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Rafael Mariano Grossi, ha fatto visita nelle scorse ore a una centrale nucleare nel Sud dell’Ucraina: Cerchiamo di essere molto attivi per assicurarci che, il prima possibile, le centrali tornino nelle mani degli ucraini, ha detto.

L’Ucraina ospita 15 reattori nucleari (di cui 8 attualmente in funzione) in 4 centrali: una di esse, quella di Zaporizhzia, attualmente sotto il controllo russo.

Ore 8.15 – Putin stato informato poco, e molto male

I primi a dirlo, ieri, sono stati i funzionari dell’intelligence Usa: Putin stato male informato dai suoi sull’andamento della guerra in Ucraina, perch i capi militari russi hanno paura di riferirgli quanto male stiano facendo le forze armate di Mosca, e questo starebbe causando una tensione continua con il ministero della Difesa perch il presidente russo non si fida dei capi militari.

Nella notte italiana, a confermare questa teoria, sono arrivate voci dalla Casa Bianca (Sappiamo che Putin si sentito mal consigliato dai vertici militari russi, e crediamo che anche ora sia male informato sull’andamento delle operazioni: Kate Bedingfield, a capo delle comunicazioni della Casa Bianca) e dal Pentagono (Il fatto che non abbia capito appieno la situazione delle sue forze in Ucraina sconfortante: John Kirby, portavoce del ministero della Difesa).

E come se non bastasse, ecco le parole di Jeremy Fleming, capo della GCHQ: I suoi consiglieri sono terrorizzati all’idea di dirgli la verit. Questa diventata la sua guerra personale: ma nonostante tutta la cortina di disinformazione che lo circonda, le conseguenze dei suoi calcoli sbagliati devono essere chiarissime, ormai, al regime.

Versione confermata da diplomatici europei: Putin pensava che le cose stessero andando meglio — il problema di chi si circonda di yes men, o ci parla da un capo all’altro di un lungo tavolo, hanno detto fonti europee alla Reuters. I militari russi erano convinti di partecipare a delle esercitazioni, e hanno firmato un documento che estendeva il loro periodo di servizio: Sono stati male informati, erano male addestrati, e sono arrivati in un Paese dove hanno trovato delle donne anziane, identiche alle loro nonne, che urlavano loro di tornarsene a casa. La situazione, al momento, imprevedibile: e la speranza che le persone che non sono d’accordo con la situazione attuale inizino a farsi sentire.

Ore 7.30 – Le notizie, cupe, dall’intelligence britannica

Il report del ministero della Difesa britannica diventato, in questi giorni di guerra, un appuntamento atteso del mattino, per capire come si muova la situazione sul terreno di guerra. E le notizie che arrivano, oggi, non sono positive. Secondo l’intelligence militare britannica, nonostante gli annunci di Mosca i bombardamenti nella regione di Chernihiv continuano, e c’ da attendersi che nei prossimi giorni ci saranno pesanti scontri intorno a Kiev . Si combatte ancora a Mariupol, dove le forze ucraine sono comunque riuscite — incredibilmente, viene da aggiungere, vista la ferocia degli attacchi — a mantenere il controllo del centro della citt.

Il presidente ucraino Zelensky, in un messaggio della serata di mercoled, ha detto di attendersi un violento attacco nelle regioni del Donbass — l’unico annuncio di Mosca cui ha detto di credere.

Ore 7.15 – Il retroscena della telefonata tra Draghi e Putin, ieri

(Elena Tebano) Presidente, la chiamo per parlare di pace. Ha esordito cos, nella sua telefonata a Putin di ieri, il presidente del Consiglio, Draghi. Le prime parole di una chiamata durata 45 minuti. I due avrebbero dovuto vedersi a Mosca, un mese fa, ma l’incontro stato annullato dopo l’invasione russa dell’Ucraina, che il presidente del Consiglio italiano ha condannato con forza. Ieri Draghi si informato sull’andamento dei negoziati con l’Ucraina e ha ribadito a Putin la disponibilit del governo italiano a contribuire al processo di pace, in presenza di chiari segni di de-escalation da parte della Russia. Nel colloquio i due leader hanno discusso anche la modalit di pagamento del gas russo. Draghi nei giorni scorsi aveva escluso di farlo in rubli, come invece aveva intimato Putin all’Occidente. E il presidente russo stato costretto a tornare sui suoi passi quando la sua stessa amministrazione gli ha spiegato che non era possibile (racconta tutto Federico Fubini). Lo stato dell’economia russa colpita dalle sanzioni, per altro, uno degli aspetti sui cui Putin, secondo l’intelligence americana, sarebbe male informato. Draghi e Putin, infine, hanno concordato sull’opportunit di mantenersi in contatto. Il presidente russo ieri ha sentito di nuovo anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz, confermando che sar possibile pagare il gas russo in euro alla Gazprombank e che poi questa convertir i pagamenti in rubli. Qui l’articolo completo di Marco Galluzzo.

Ore 6.50 – Il morale delle truppe russe, e l’autosabotaggio
Jeremy Fleming, il capo di una delle agenzie di spionaggio britanniche, ha rivelato in un discorso in Australia che il morale delle truppe russe — secondo informazioni raccolte dall’intelligence occidentale — bassissimo, si rifiutano di obbedire agli ordini e hanno compiuto episodi di auto-sabotaggio, oltre ad aver accidentalmente distrutto un loro stesso aereo da guerra. Abbiamo visto soldati russi, a corto di armi e di morale, rifiutarsi di portare avanti quanto veniva loro ordinato, sabotare i propri materiali bellici, abbattere per errore un loro aereo, ha detto.

Secondo Fleming, Putin ha apparentemente sbagliato in modo massiccio i calcoli dell’invasione: ha sottovalutato l’impatto delle sanzioni e la resistenza del popolo ucraino e sovrastimato le capacit del suo esercito di arrivare a una vittoria rapida.

Ore 6.30 – Il rublo tornato ai livelli pre-invasione
Il rublo recupera sul dollaro e torna ai valori pre-aggressione russa contro l’Ucraina, attestandosi a quota 76 (-5,263%): per l’acquisto di un dollaro, in altri termini, servono adesso 76 rubli, contro gli 84,95 del 24 febbraio e i 139,7 registrati il 7 marzo nel momento di massima debolezza.

Il trend ha beneficiato dell’ipotesi — non esclusa dalla Cina — di usare rubli o yuan nel commercio di fonti energetiche, in base a quanto riportato dalla Tass, citando il ministero degli Esteri di Pechino.

Ore 6.15 – Il cessate il fuoco a Mariupol
Il ministero della Difesa russo ha annunciato un cessate il fuoco locale a Mariupol per consentire l’evacuazione dei civili dalla citt portuale assediata dell’Ucraina. Un corridoio umanitario da Mariupol a Zaporizhzhia, attraverso il porto di Berdiansk controllato dai russi, sar garantito dalle 10 del mattino. Affinch questa operazione umanitaria abbia successo, proponiamo di realizzarla con la partecipazione diretta dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e del Comitato Internazionale della Croce Rossa, si legge nella nota di Mosca.

Ore 5.26 – Cnn: a Chernihiv forze Kiev riguadagnano terreno



La Cnn riferisce di un video pubblicato sui social media che mostra le truppe ucraine guadagnare terreno rispetto alle forze russe vicino alla citt settentrionale di Chernihiv. Nel video girato nel villaggio di Sloboda, a circa 19 chilometri da Chernihiv si vedono un certo numero di forze ucraine, un carro armato russo bombardato e in fiamme e per le strade un denso fumo bianco. Il villaggio vitale per gli sforzi ucraini per rompere l’accerchiamento russo di Chernihiv. Il video stato geolocalizzato e la sua autenticit stata verificata dalla Cnn.

Ore 2.45 – Blinken: Putin male informato? Limite dei governi autoritari
Rispondendo ad una domanda sulle notizie secondo cui il presidente russo Vladimir Putin stato male informato dai suoi stessi generali sui progressi in Ucraina, il segretario di Stato americano Anthony Blinken ha affermato che l’incapacit di dire la verit a chi sta al potere un tallone d’Achille dei governi autoritari. Lo riportano i giornalisti al seguito del segretario in missione in Algeria.

Ore 2.15 – Il sindaco di Irpin: mezza citt distrutta
Il sindaco della citt ucraina di Irpin, nell’oblast di Kiev, Oleksandr Markushin, ha detto che met della citt stata distrutta. Lo riporta la Cnn. Il 50% della citt e le infrastrutture critiche sono state distrutte e le macerie non sono state rimosse, ha detto il primo cittadino nel corso di una conferenza stampa.

Ore 1.20 – Zelensky a Biden, sostegno Usa vitale per noi
Il presidente ucraino Zelenskiy ha parlato di un’altra giornata diplomatica molto attiva e ha delineato le sue tre priorit chiave: armi per l’Ucraina, nuove sanzioni contro la Russia e sostegno finanziario per il suo Stato, come scrive il Guardian. Riferendosi alla sua telefonata con il presidente Usa Biden, il leader ucraino ha affermato che la conversazione stata molto dettagliata ed durata un’ora.

Ore 00.34 – La ripresa dei negoziati il primo aprile

Russia e Ucraina riprenderanno i loro colloqui di pace online il 1 aprile: lo riferisce un alto funzionario ucraino dopo che l’ultimo round di negoziati si concluso in Turchia. Il negoziatore ucraino, David Arakhamia, afferma in un post online che l’Ucraina aveva proposto che i due leader dei paesi si incontrassero, ma la Russia ha risposto che occorre lavorare ancora su una bozza di accordo.

Ore 23.42 – Unchr: persi contatti con alcuni dipendenti di Mariupol

L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) ha affermato che l’organizzazione non in grado di comunicare con alcuni dei suoi dipendenti a Mariupol. Alcuni sono riusciti ad uscire. Alcuni sono dentro e non possiamo comunicare con loro a questo punto, ha detto l’Alto Commissario dell’Unhcr, Filippo Grandi alla Cnn. Per continuare a evacuare i rifugiati, come avvenuto a Kharkiv la scorsa settimana, abbiamo bisogno di impegni fermi che non ci saranno combattimenti e abbiamo bisogno di un po’ di tempo.

Ore 23.13 – De escalation russa? No, noi non crediamo a nessuno.

De escalation russa? No, noi non crediamo a nessuno. Lo dice il presidente dell’Ucraina Zelensky. I negoziati continuano ma per ora si tratta solo di parole. Lo ha affermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un nuovo video. A proposito della presunta de-escalation annunciata dalla Russia nelle zone di Kiev e Chernihiv, il leader ucraino ha dichiarato che la conseguenza del lavoro dei nostri difensori, ma allo stesso tempo vediamo aumentare i militari (russi, ndr) nel Donbass. Se qualcuno crede di poter dire ai nostri militari come combattere e come difendere allora meglio che vada direttamente al fronte invece di parlare dal divano di casa sua, aggiunge Zelensky.

31 marzo 2022 (modifica il 31 marzo 2022 | 12:07)



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