Ven. Nov 22nd, 2024

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AGI – L’annunciato ritiro russo dalle aree di Kiev e Chernihiv non avrebbe fermato i bombardamenti sulle due città, secondo le autorità ucraine, e la riorganizzazione delle forze di Mosca appare orientato a sferrare il colpo finale nel Donbass e impadronirsi di tutte le aree del Donetsk e del Lugansk che erano sotto il controllo ucraino.

Sul fronte diplomatico il ministro degli Esteri russi, Serghei Lavrov, ha espresso un bilancio positivo della trattativa in Turchia, definendo un “progresso enorme” il sì di Kiev alla neutralità e la sua constatazione che Donbass e Crimea sarebbero, ormai, “questioni chiuse”.

Il presidente russo, Vladimir Putin ha avuto due conversazioni telefoniche con i capi di governo di Germania e Italia, Olaf Scholz e Mario Draghi.

Oltre all’andamento dei negoziati con Kiev, al centro delle due telefonate c’è stata anche la questione delle forniture di gas, che il Cremlino vuole ora siano pagate in rubli.

La soluzione proposta da Putin, ha spiegato un portavoce di Scholz, è effettuare pagamenti in euro a Gazprombank, che poi provvederà a convertirli.



























































































































































  • 13:10

    Draghi: “Ho notato un cambiamento di Putin ma cautela”


























  • 12:48

    Per Draghi il pagamento in rublo è “inaccettabile e non fattibile”

    “E’ inaccettabile, i contratti sono definiti in euro e in dollaro e non è fattibile” una riconversione dei pagamenti in rubli. Così il premier Mario Draghi sul tema dei pagamento del gas russo in rubli, come proposto dal presidente Putin.

























  • 12:46

    Draghi: “In Def nessuna indicazioni sulle spese militari. Impegno del 2% del Pil entro il 2028”

    “Sul Def non è previsto che ci sia alcuna indicazione sulle spese militari”. Lo ha detto il premier Mario Draghi alla stampa estera, “ma ad oggi non c’è alcun problema”, l’impegno dell’Italia sull’aumento delle spese militari è stato preso nel 2014 e ribadito da tutti i governi. “L’impegno dell’Italia” è confermare gli impegni con la Nato, ha aggiunto. “Non c’è disaccordo” nella maggioranza, ha osservato Draghi, ricordando l’incontro avuto con l’ex premier Conte che ha proposto un arco dell’aumento delle spese militari fino al 2030 mentre il ministro Guerini ha parlato del 2028.

























  • 12:41

    Draghi: “L’Italia è richiesta come garante da Kiev e Mosca”

     L’Italia è richiesta come garante sia dall’Ucraina che dalla Russia, ma è presto per parlare dei contenuti, occorre aspettare l’esito dei negoziati. Lo ha detto il premier Mario Draghi, rispondendo ad una domanda alla stampa estera

























  • 12:37

    Draghi: “L’Italia chiede un tetto del prezzo del gas”


























  • 12:31

    Draghi: “Sulla difesa comune bisogna essere seri”

    “Bisogna fare un coordinamento” sulla difesa europea e capire le voci di spesa sulla difesa comune europea, “altrimenti è meglio non parlarne più”. Così il premier Mario Draghi, parlando alla stampa estera sul tema della difesa europea. 

    “Parliamo di difesa europea non solo per gli eventi attuali. La costruzione di una difesa europea è il passo più importante per una politica comune europea. Tutti noi saremmo alleati per sempre, per un continente come l’Europa sarebbe un grande obiettivo. Bisogna andare su questa strada, l’Italia è sempre stata convinta”, ha aggiunto Draghi. “La bussola europea è un primo passo”, ha concluso.

























  • 12:28

    Peskov: “Gli Usa non sanno quello che accade al Cremlino”

    Né al Pentagono, né al Dipartimento di Stato statunitense hanno informazioni reali su quello che sta accadendo al Cremlino, né capiscono il suo meccanismo decisionale: lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in merito alla crisi ucraina. 

























  • 12:27

    Draghi: “Riusciremo a sostituire presto il 30-40% del gas russo”

    Il processo di indipendenza dal gas russo? “Ci siamo mossi innanzitutto sulla diversificazione sui fornituri e verso le rinnovabili. Bisogna aumentare la velocità degli investimenti in questo settore. Il processo autorizzativo per nuove installazioni fotovoltaiche ed eoliche è stato accellerato”. Lo ha detto il premier Mario Draghi, parlando alla stampa estera del tema dell’energia. “L’Italia sostiene la necessità di un tetto al prezzo del gas. Riusciremo a sostituire il 30%, il 40% del gas russo. Il piano c’è, sta andando bene. Il terzo piano è quello dell’aiuto alle famiglie e alle imprese”, ha detto Draghi, ricordando che il governo ha speso circa 20 miliardi di euro.

























  • 12:25

    Draghi: “Sul gas, la conversione da euro a rubli spetta a Mosca”

    Per Putin i contratti esistenti rimangono in vigore, le aziende europee continueranno a pagare in euro o in dollari. Così il premier Mario Draghi riferisce il contenuto della telefonata con Vladimir Putin sul tema dei pagamenti. “La conversione dal pagamento è un fatto interno alla federazione russa. Questo è quello che ho capito”, ha sottolineato il presidente del Consiglio. “La sensazione che ho avuto è che non sia semplice cambiare la valuta del pagamento senza violare i contratti” sull’energia.

























  • 12:24

    Draghi: “Alla pace si arriva se l’Ucraina si difende”


























  • 12:22

    Draghi: “Putin ha accolto la disponibilità dell’Italia”


























  • 12:21

    Draghi: “Bisogna stare con i piedi per terra”


























  • 12:19

    Putin a Draghi: “Non maturi i tempi per l’incontro con Zelensky”


























  • 12:18

    Putin a Draghi: “Non sono mature le condizioni per il cessate il fuoco”

    “Ho chiamato Putin per parlare di pace e per chiedere un cessate il fuoco, anche breve. Le condizioni non sono mature ma è stato aperto il corridoio umanitario di Mariupol”. Lo ha detto il premier Mario Draghi incontrando la stampa estera, parlando della telefonata con il presidente russo di ieri. “Ho espresso a Putin la convinzione che per risolvere i nodi di un accordo fosse necessario un incontro con Zelensky. La risposta è stata che i tempi non sono ancora maturi”, ha aggiunto il presidente del Consiglio.

























  • 11:55

    Zelensky all’Olanda: “Fermate le esportazioni di energia di Mosca”

    Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha lanciato un appello ai Paesi Bassi a boicottare le esportazioni russe di materie prime per la produzione di energia. “Siate disponibili a bloccare le esportazioni di energia della Russia, in modo da non dare miliardi (a Mosca, ndr) per la guerra” in Ucraina, ha detto Zelensky ai parlamentari olandesi, in un collegamento video.

























  • 11:53

    Ankara: “Da Abramovich un sincero sforzo per la pace”

    Il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, ha definito “sinceri” gli sforzi posti in atto dal miliardario russo Roman Abramovich per imbastire una mediazione che porti la pace tra Russia e Ucraina. “Abramovich sta lavorando per arrivare alla pace con grande sincerità”, ha detto Cavusoglu.nL’oligarca, la cui madre era ucraina, è stato colpito da sanzioni che però è stato lo stesso presidente ucraino Volodimir Zelensky a chiedere di sospendere, indicando il patron del Chelsea come uno dei possibili mediatori.

























  • 11:11

    Cavusoglu non esclude la visita di Putin ad Ankara

    Il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, ha fatto sapere che il presidente russo Vladimir Putin potrebbe recarsi in Turchia, nell’ambito dei negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina. “La delegazione russa ha detto che potrebbe venire con il presidente Putin, dopo che gli ucraini hanno messo per iscritto la propria proposta. Ci stiamo muovendo in questo modo, in base alle intese raggiunte man mano dalle delegazioni. Non posso dare una data certa, ma in una o due settimane potrà esserci un altro vertice di alto livello. Su istruzione del presidente Erdogan, io sono i contatto e ho fatto visita ai miei due colleghi ministeri degli Esteri. Ora aspettiamo Putin in Turchia, e’ possibile ma non posso dare date. La priorità ora è un cessate il fuoco che tenga, perché le bombe continuano a cadere”, ha detto Cavusoglu. 

























  • 10:57

    Media ucraini: soldati russi a Chernobyl senza protezioni

    I militari russi che hanno preso il controllo dell’ex centrale nucleare di Chernobyl all’inizio dell’invasione dell’Ucraina non indossavano tute anti radiazione quando sono arrivati, in particolare quando hanno attraversato una foresta altamente contaminata. Lo riportano diversi media internazionali citando due tecnici ucraini dell’impianto che erano presenti il giorno dell’arrivo delle truppe russe. Questi soldati sarebbero ora in Bielorussia, ricoverati in un centro medico specializzato.

    Secondo i tecnici ucraini si è trattato di una “missione suicida” per questi militari. La “foresta rossa”, chiamata così perché le cime degli alberi sono diventate rosse a causa delle radiazioni in seguito all’incidente catastrofico del 1986, è stata dichiarata non sicura per 24 mila anni circa. Esistono oggi dei tour turistici intorno all’area ma serve sempre un permesso e sono autorizzate solo guide ufficiali che hanno apparecchi per misurare il livello delle contaminazioni e che sanno dove si può andare. Vi sono, infatti, ancora molti punti radioattivi.

























  • 10:45

    Mosca: “Sì all’incontro tra Kuleba e Lavrov ma ben preparato”

    Mosca ha ricevuto la proposta di Ankara sulla possibilita’ di organizzare un incontro tra i ministri degli Esteri di Russia e Ucraina, Sergey Lavrov e Dmitry Kuleba, ma ha fissato le condizioni per questo incontro, ovvero che sia ben preparato e sostanziale: lo ha detto ai giornalisti il viceministro degli Esteri Andrei Rudenko.
    “Abbiamo ricevuto un tale segnale dalla Turchia”, ha detto il viceministro, secondo Ria Novosti. “Non abbiamo mai rifiutato i contatti, ma devono essere preparati e significativi”, ha aggiunto Rudenko. 

























  • 10:23

    Peskov: “Bene gli sforzi di Italia e Vaticano sulla mediazione”

    Italia e Vaticano tra i mediatori del conflitto tra Russia e Ucraina? Il Cremlino “apprezza gli sforzi di tutte le parti per offrire una mediazione nella soluzione” della crisi. E’ il commento rilasciato all’AGI dal portavoce della presidenza russa, Dmitri Peskov, all’indomani della conversazione telefonica tra Vladimir Putin e il presidente del Consiglio, Mario Draghi, il quale ha offerto il contributo di Roma al processo di pace, “in presenza di chiari segni di de-escalation da parte della Russia”.
    Sempre ieri, dal Patriarcato di Mosca è stato confermato che si lavora a un incontro tra il patriarca russo ortodosso Kirill e papa Francesco probabilmente in un territorio neutro. I due leader spirituali avevano già avuto un colloquio in video conferenza, il 16 marzo scorso, in cui avevano parlato della crisi in Ucraina.

























  • 10:16

    Peskov: “Putin ha spiegato a Draghi il pagamento in rubli”


























  • 10:07

    Visco, la guerra in Ucraina produrrà ferite economiche e sociali profonde

    “L’invasione russa in Ucraina, oltre al dramma di lutti, violenze, distruzioni che reca con sé, è destinata a produrre ferite sociali ed economiche profonde”. Lo ha detto Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia, presentando la relazione all’assemblea ordinaria dei partecipanti al capitale per l’approvazione del bilancio dell’istituto. “E’ una rottura drammatica del processo di integrazione economica e finanziaria internazionale che, se non risolta rapidamente in modo pacifico, potrebbe avere pesanti ripercussioni sull’approvvigionamento energetico dell’Europa, sull’inflazione, sulla domanda interna e sugli scambi internazionali. Non ultimo sul rispetto dei tempi della transizione energetica”, ha proseguito.

























  • 09:33

    Ankara: incontro tra Kuleba e Lavrov possibile “in 2 settimane”

    L’incontro tra i ministri degli Esteri russo e ucraino, Serghei Lavrov e Dmitro Kuleba, potrebbe tenersi “nel giro di due settimane”. Lo ha reso noto il capo della diplomazia turca, Mevlut Cavusoglu.

























  • 09:12

    Kiev, 45 pullman a Mariupol per evacuare i civili

    Kiev invierà 45 pullman a Mariupol per evacuare i civili dopo il cessate il fuoco offerto da Mosca a partire dalle 10 di questa mattina per consentire questa operazione. “Durante la notte – afferma in un video postato su Telegram la vice premier ucraina, Irina Verechtchouk – siamo stati informati dal Comitato Internazionale della Croce Rossa che la Russia e’ pronta a consentire l’accesso ai convogli umanitari a Mariupol” e, quindi, “inviamo 45 pullman” per portare via i civili. 

























  • 07:30

    Zelensky: ci prepariamo ad attacchi nel Donbass

    La Russia “sta ammassando le truppe per nuovi attacchi nel Donbass e ci prepariamo per questo”: lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in uno dei suoi discorsi televisivi. Mosca ha annunciato ieri un riposizionamento dei suoi soldati per la “liberazione completa” del Donbass.

























  • 06:13

    La Russia annuncia il cessate il fuoco a Mariupol

    Il ministero della difesa russo ha annunciato un cessate il fuoco locale a Mariupol per consentire l’evacuazione dei civili dalla citta’ portuale assediata dell’Ucraina. Lo riporta la France-Presse. Un corridoio umanitario da Mariupol a Zaporizhzhia, attraverso il porto di Berdiansk controllato dai russi, è stato dalle 10 del mattino (7 Gmt), ha detto il ministero. “Affinché questa operazione umanitaria abbia successo, proponiamo di realizzarla con la partecipazione diretta dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e del Comitato Internazionale della Croce Rossa”, si legge nella nota.

























  • 03:28

    Il sindaco di Irpin: metà della città è distrutta

    Metà della città ucraina di Irpin è stata distrutta: lo afferma il sindaco Oleksandr Markushin, secondo quanto riporta la Cnn. “Possiamo vedere che il 50% della città e le infrastrutture critiche sono state distrutte e le macerie non sono ancora state rimosse”, dice Markushin durante una conferenza stampa. Le forze russe avevano attaccato la città di Irpin nei giorni scorsi, ma la città è ora sotto il pieno controllo ucraino, secondo quanto riferisce il sindaco in un’intervista alla Cnn. Markushin aggiunge che nonostante i combattimenti, molte persone rimangono ancora in città.

























  • 02:03

    Zelensky richiama gli ambasciatori da Marocco e Georgia

    Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha firmato un decreto che richiama gli ambasciatori ucraini in Marocco e Gerogia per non aver “difeso gli interessi dello Stato”. Zelensky, nel suo discorso, ha avuto parole severe per “coloro che perdono tempo e lavorano solo per rimanere in carica”. “Ci sono invece quelli che lavorano insieme a tutti per difendere lo Stato, in modo che l’Ucraina possa guadagnare il suo futuro. Apprezziamo il lavoro di ciascuna di queste persone”, ha detto Zelensky. 

























  • 00:52

    Secondo l’intelligence britannica alcuni soldati russi rifiutano gli ordini

    Alcuni soldati russi in Ucraina hanno sabotato il proprio equipaggiamento e hanno accidentalmente abbattuto uno dei loro aerei. Lo riferisce il capo del Government Communications Headquarters Jeremy Fleming, come riportato da Reuters. “Abbiamo visto soldati russi a corto di armi e di morale – rifiutarsi di eseguire gli ordini, sabotare il proprio equipaggiamento e persino abbattere accidentalmente i propri aerei”, ha detto Fleming in un discorso a Canberra presso l’Australian National University. “Putin ha giudicato male la situazione”, ha aggiunto Fleming. “Crediamo che i consiglieri di Putin abbiano paura di dirgli la verità”. 






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