(ANSA) – CITTÀ DEL VATICANO, 31 MAR – “Una violazione del
diritto della libertà di religione”: così l’ambasciata russa
presso la Santa Sede definisce la proposta di legge di Kiev per
“vietare”, come scrive Ria Novosti, le attività del Patriarcato
di Mosca in Ucraina. Vladimir Legoyda, presidente del
dipartimento sinodale per i rapporti tra Chiesa, società e media
del Patriarcato di Mosca, ha affermato che “l’adozione di
progetti di legge volti all’eliminazione” della presenza del
Patriarcato di Mosca in Ucraina “comporterebbe un aggravamento
della crisi e provocherebbe un nuovo scontro civile”. La legge
potrebbe prevedere anche la confisca dei beni. (ANSA).
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