[ad_1]
Il 6 gennaio Lobotka, Rrahmani e Zielinski a Torino il giorno dell’1-1. La Procura Figc deferisce presidente e responsabile sanitario degli azzurri per aver violato la disposizione dell’Asl
Stanislav Lobotka, Amir Rrahmani e Piotr Zielinski il 6 gennaio erano in quarantena domiciliare, ma erano comunque in campo per la partita di Serie A dell’Epifania contro la Juventus all’Allianz Stadium, finita 1-1. Per questo motivo il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, il responsabile sanitario Raffaele Canonico e la stessa società sono stati deferiti dalla procura della Federcalcio. La motivazione, si legge sul comunicato della Figc, è “per aver consentito a Lobotka, Rrahmani e Zielinski di aver partecipato alla gara Juventus-Napoli nonostante la quarantena domiciliare disposta dall’Asl”. I tre erano stati fermati in quanto contatti stretti di positivi ma ancora privi di dose booster e con seconda dose di vaccino avvenuta da più di 120 giorni.
La decisione del Napoli
—
All’epoca dei fatti il Napoli – dopo aver consultato i propri legali – aveva ritenuto corretto schierarli perché in linea con la quarantena “soft” istituita dalla Federcalcio nel giugno 2020 e ancora valida sportivamente. Che consentiva agli atleti il percorso casa-lavoro, dunque allenarsi e giocare. Per la cosiddetta quarantena “ammorbidita” istituita il 30 dicembre 2021, i tre avrebbero dovuto isolarsi, secondo il protocollo.
Il deferimento
—
Il deferimento è arrivato “per non aver provveduto a far rispettare o comunque per non aver vigilato sul rispetto delle norme in materia di controlli sanitari, e in particolare per aver consentito o, comunque, non aver impedito ai calciatori Stanislav Lobotka, Amir Rrhamani e Piotr Zielinski di partire da Napoli alla volta di Torino con l’aereo lo scorso 5 gennaio, insieme al resto del gruppo squadra, e di partecipare lo scorso 6 gennaio alla gara valevole per il campionato di Serie A Juventus-Napoli. Tutto ciò nonostante i tre citati calciatori fossero stati sottoposti a quarantena domiciliare sino al 9 gennaio, come disposto dall’ASL Napoli 2-NORD comunicata il 5 gennaio alle ore 17.01. La società è stata deferita per rispondere a titolo di responsabilità diretta della violazione dell’art. 6, comma 1, del C.G.S. vigente, per il comportamento posto in essere dal presidente Aurelio De Laurentiis e a titolo di responsabilità oggettiva della violazione dell’art. 6, comma 2, del C.G.S. vigente, per il comportamento posto in essere dal responsabile sanitario Raffaele Canonico”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
[ad_2]
Source link