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Maria Elia è morta a 17 anni all’ospedale di Perugia a 36 ore dal ricovero: si era recata al pronto soccorso con mal di gola e febbre. Negativa al Covid non aveva malattie pregresse e i genitori ora chiedono chiarezza: “Vogliamo la verità”
Maria Elia (foto Facebook)
“Non vogliamo fiori ma la verità, perché solo la verità potrà rendere omaggio ai suoi sogni e al suo amore per la vita”, così la famiglia di Maria Elia, la ragazza di 17 anni morta a Perugia domenica 27 marzo dopo un ricovero in ospedale per febbre e mal di gola. Il padre, che ha condiviso la foto della figlia e avviato una raccolta fondi che lo aiuti a sostenere le spese legali, ha deciso di denunciare l’accaduto per aver risposte sulle cause della morte della figlia. Nessuna accusa verso l’ospedale o i medici che hanno avuto in cura Maria per 36 ore prima del suo decesso ma un modo per chiedere giustizia e per sapere cosa sia accaduto alla figlia che “stava bene, non era positiva al Covid e non aveva malattie pregresse”.
La morte a 36 ore dal ricovero in ospedale
Un dramma che si è consumato in meno di 48 ore e che ha avuto inizio sabato quando Maria è stata accompagnata da Balanzano, dove viveva con la famiglia, all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia: stava poco bene, aveva mal di gola e qualche linea di febbre. Poco dopo il suo ricovero le condizioni della 17enne si sono aggravate ed è stato necessario intubarla e trasportala in terapia intensiva dove è morta il giorno successivo: “Era risultata negativa al coronavirus 2019-nCoV in fase triage PS del medesimo nosocomio – si legge nella pagina dedicata alla raccolta fondi – aveva anche completato il ciclo vaccinale anti-Covid e soprattutto non aveva malattie pregresse”.
Era negativa al Covid e non aveva malattie pregresse
Dopo la morte era stato disposto un esame autoptico, ma i genitori hanno deciso di sporgere denuncia ai carabinieri di Marsciano e l’autopsia è stata bloccata per essere poi effettuata oggi su mandato della procura di Perugia che avrebbe aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo. “Sono cosciente di aver intrapreso un percorso giudiziario lungo, tortuoso ed oneroso… ma voglio la verità per Maria che era una forza della natura – si legge nel post condiviso dal padre su Facebook – il suo entusiasmo e i suoi sogni si sono spenti domenica 27 marzo nell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia”.
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