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Il vestito attillato della Mercedes, i soliti sospetti, i regolatori presi in contropiede dai soliti geni. E una Ferrari che marcia su ritmi convincenti, con due piloti nei primi tre posti. Sainz davanti a Leclerc, stesse gomme e tempi quasi in fotocopia. Superati soltanto da Gasly, ma il francese dell’AlphaTauri usava le gomme ultramorbide.
In Bahrain, nei test, si gioca ancora a carte coperte, sulla pista che il 20 marzo ospiter il primo Gp del Mondiale. Per strategia e per necessit, perch le monoposto a effetto suolo lamentano vizi di giovent. Il crono di Gasly (1’33’’902) stato di 5 secondi superiore alla pole firmata lo scorso anno a Sakhir da Verstappen. Vuol dire che nessuno sta tirando. Fra i motivi: non si ancora trovato un rimedio del tutto efficace al problema delle macchine saltanti. In gergo si chiama porpoising. Nemmeno la Ferrari ne immune, per si adattata pi in fretta, e finora meglio di altri.
La F1-75 risponde ai comandi, si sta rivelando facile da mettere a punto, solida (627 km al primo giorno), le conferme arrivano su una pista diversa da Barcellona. A livello di progettazione buona, ora bisogna capire l’evoluzione — pochi gli aggiornamenti rispetto alla Spagna — e il vero livello degli avversari. La Red Bull, per esempio: nessuno ha percorso tanti giri quanti Sergio Perez (138). Dietro ai ritmi bassi del messicano, dalle prove sulla distanza emergono indizi di qualit sul passo e sulla gestione delle gomme. E in questi giorni saranno provate altre novit, le certezze possono cambiare in fretta. Esattamente come le posizioni di ts: prima confida ad Auto Motor und Sport che la Mercedes, con i suoi fianchi strettissimi per ridurre la resistenza all’aria, viola lo spirito del regolamento, e poi fa marcia indietro.
Perch l’ordine dall’alto della F1 (e dalla Fia guidata da Mohammed Ben Sulayem) stemperare i toni, tagliare la coda velenosa di Abu Dhabi 2021. Possibile? Ovviamente no, come era impossibile che le migliori menti del paddock, quelle della Mercedes, non trovassero una zona grigia in cui infilarsi. Con buona pace di Ross Brawn, l’uomo del doppio diffusore del 2009, che nel suo ruolo di ispiratore della riforma F1, pensava di aver chiuso ogni varco. Invece ammette con candore: Non avevamo previsto un design cos, un’interpretazione molto estrema. Per Verstappen la nuova Mercedes piuttosto brutta, non spaventato. Toto Wolff: La Fia ha ricevuto i file del nostro progetto e non sembrava preoccupata.
Gli altri per s, anche se una scelta cos radicale potrebbe richiedere un periodo di comprensione pi lungo del previsto per Hamilton e Russell. Il terrore degli altri che dietro alla trovata si nasconda una ricetta per allungare il dominio. E cos le discussioni si spostano sui cavilli, a volte basta sfilare un mattoncino per snaturare una costruzione. Gli specchietti attaccati alle ali. Alla Ferrari una soluzione simile fu vietata nel 2018. Binotto osserva: Dobbiamo parlare di quelli della Mercedes, abbiamo sempre detto che non dovevano avere una funzione aerodinamica. Il campionato non nemmeno iniziato. Ed la solita vecchia F1.
10 marzo 2022 (modifica il 10 marzo 2022 | 21:38)
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