Stellantis accelera sull’elettrico: “Nuova visione per l’auto del futuro”
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«L’Italia è centrale per Stellantis nell’esecuzione del piano. Questo è il messaggio più importante di questa giornata». Lo ha detto l’ad di Stellantis, Carlos Tavares, incontrando i giornalisti a Mirafiori dopo il confronto con i sindacati. «Ci stiamo preparando per essere pronti a vendere il 100% nel 2030 di veicoli elettrici, stiamo preparando l’azienda – aggiunge -. Tutti gli stabilimenti, anche quelli italiani passeranno a stabilimenti elettrici. L’Italia è il cuore di questa trasformazione».
Le richieste alla politica
Al Governo, Stellantis chiede regole certe e investimenti: «Abbiamo bisogno di stabilità delle regole, visibilità di cosa succederà a livello normativo, investimenti per le infrastrutture di ricarica e meno barriere e ostacoli all’uso dell’automobile. Se riusciamo a fare queste cose noi ridurremo i costi, miglioreremo l’efficienza e faremo sì che queste auto siano facili da usare. Sono fiducioso ma nei prossimi cinque anni dobbiamo mettere insieme questi tre elementi affinché l’industria possa lavorare in modo concreato e resiliente».
Melfi e Termoli in pole
«Il nostro approccio è molto concreto, vogliamo che team locali lavorino per raggiungere obiettivi. Non vogliamo essere generici» ha spiegato Tavares. «Prevediamo 75 modelli Bev e la maggior parte nascerà in Europa. In Italia Melfi e Termoli sono due casi concreti, continueremo a procedere così. Ci stiamo preparando al divieto dei motori endotermici».
Il futuro di Mirafiori
L’ad di Stellantis, Carlos Tavares, ha parlato anche dello stabilimento di Mirafiori a Torino: «Ci sono idee concrete per rendere redditizio il futuro dell’azienda, in un paio di mesi si materializzeranno – aggiunge -. Non cerchiamo titoli sui giornali, ma un progetto da costruire. Sono ottimista, ma dobbiamo lavorare perché le idee si concretizzino. Ci muoviamo passo per passo per creare le condizioni per il successo dell’azienda lavorando con i governi locali. Noi cerchiamo progetti che possano essere inquadrati e questo avverrà nei prossimi mesi con annunci di produzione e nuovi business che potrebbero fare riferimento all’economia circolare».
L’energia pulita
Per Tavares non basta avere «auto pulite», serve anche «energia pulita»: «c’’è un problema energetico in Europa da affrontare, bisogna decidere quale strategia sviluppare perché può avere conseguenze su Stellantis. Senza energia pulita, a costi accessibili, avere veicoli puliti non basterà, bisogna lavorare in questa direzione». E ha aggiunto: «Le decisioni possono cambiare, c’è una volatilità così alta che la capacità di gestirle è complicato per i leader politici. Abbiamo bisogno di una strategia dell’Europa che combini rinnovabili, nucleare, gas e altre fonti. Anche l’energia deve essere sicura, pulita, con costi accessibili. Bisogna fare questa domanda alle grandi compagnie energetiche, come chiedete a me come intendo produrre le auto in futuro. Lavoriamo tutti in questa direzione».
La guerra in Ucraina
«Abbiamo già condannato tutte le violenze e le aggressioni, interrotto import ed export, e a breve lo stabilimento di Kaluga in Russia interromperà le attività perché non ha componenti. Auspico che la pace torni perché la nostra azienda supporta la pace» ha detto Tavares sulla situazione in Russia dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. «In Ucraina abbiamo protetto tutti i nostri 71 dipendenti, abbiamo contatti con tutti. Quando uno non risponde vengo subito informato. Sono tutti al sicuro, alcuni in Polonia, li stiamo accogliendo in altre strutture grazie al lavoro di una task force. Paghiamo stipendi con bonus in più per aiutarli e abbiamo stanziato un milione di euro per una ong che si occupa di chi è in pericolo. Abbiamo bisogno che torni la pace».
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