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Nuovo tentativo oggi di evacuare i civili da Mariupol, la città dell’Ucraina più colpita dai bombardamenti della Russia e in larga parte rasa al suolo. Dopo uno stop di alcune ore in mattinata, un mini-convoglio della Croce Rossa è partito con l’obiettivo di agevolare l’evacuazione dei civili dalla città assediata. Tuttavia, non è certo che la prevista evacuazione possa tenersi oggi. “Ci sono molte parti in movimento e non tutti i dettagli sono stati definiti per assicurare che avvenga in sicurezza. Non è ancora chiaro se accadrà oggi”, – ha dichiarato in un punto stampa a Ginevra Ewan Watson, portavoce del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr). “La nostra speranza è di poter iniziare oggi l’operazione di evacuazione. È una strada molto lunga” tra Zaporizhzia e Mariupol, ha aggiunto sottolineando che “la popolazione ha un disperato bisogno di questo passaggio sicuro”. Il ministero della Difesa russo ha assicurato l’apertura di un corridoio umanitario da Mariupol a Zaporizhzhya alle dieci di oggi (ora di Mosca).
Secondo quanto denuncia il consigliere del sindaco, Petro Andriushchenko, le forze russe bloccano gli aiuti umanitari diretti a Mariupol ed è ancora estremamente difficile lasciare la città. “La città rimane chiusa in entrata e molto pericolosa in uscita, per gli abitanti che cercano di andarsene a bordo di mezzi propri. Inoltre, da ieri le forze di occupazione non consentono in alcun modo l’arrivo di aiuti umanitari, neanche in quantità minime”, ha spiegato, in un comunicato diffuso su Telegram, rilanciato da Cnn. “Non ci è ancora chiaro perché lo facciano. Non vediamo un reale desiderio dei russi e dei loro proxies di consentire l’evacuazione degli abitanti dal territorio controllato dagli ucraini”, ha aggiunto.
A Mariupol rimangono intrappolati 100mila civili (secondo i dati diffusi dalla vice Premier Iryna Vereshchuk) e cui ieri i russi hanno bloccato i 45 autobus diretti alla città sul Mare d’Azov per consentire l’evacuazione prevista per oggi.
Vereshchuk, ha anche denunciato che le forze russe hanno confiscato 14 tonnellate di aiuti umanitari caricati su 12 bus diretti a Melitopol, nel sud dell’Ucraina. “Stiamo negoziando per il rilascio dei bus e perché i residenti di Melitopol possano essere evacuati oggi usando quei mezzi”, ha detto.
Intanto Kiev e Chernihiv continuano a essere oggetto di limitati raid aerei russi nonostante l’annuncio di Mosca di una riduzione dell’attività militare nella regione. Le forze ucraine hanno ripreso i villaggi di Sloboda e Lukashivka, a sud di Chernihiv, mentre proseguono contrattacchi limitati a est e a nord di Kiev, ha confermato il ministero della Difesa britannico, sulla base delle informazioni della sua intelligence.
Un missile ha colpito il centro di Kharkiv dove l’intensità dei bombardamenti è aumentata da ieri sera. In base ai dati attuali non ci sono vittime anche se ad essere colpite sono soprattutto aree residenziali.
Igor Sapozhko, sindaco di Brovary, ha confermato in un’intervista all’emittente tv Rada che i russi hanno lasciato l’intero distretto. “Gli occupanti si sono ritirati da quasi tutto l’intero distretto di Brovary. E questa è la direzione di Baryshivskyi, Pryluky e Chernihiv. Di conseguenza oggi le forze armate interverranno per bonificare l’area precedentemente in mano ai russi, dai veicoli del nemico e dalle mine”.
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