(ANSA) – ROMA, 01 APR – Una persona su quattro a Roma (il
23,6%) vive in uno stato di “disagio economico”, il 10,3% è in
“grave deprivazione materiale”, il 14,1% è a rischio povertà
mentre il 6% “arriva con fatica a fine mese”. E’ quanto emerge
dal Rapporto di Caritas Roma sulla povertà nella Capitale. Una
fotografia che vede non solo una situazione peggiore in alcuni
casi alla media italiana ma anche l’allargarsi della forbice tra
quel 2,4% di cittadini che detiene un reddito superiore ai
100mila euro e il 18% del reddito totale e il resto della
popolazione. Quattro romani su 10 hanno un reddito inferiore ai
15mila euro. I più ‘ricchi’ sono over-60.
A Roma è sempre più diffuso il cosiddetto “lavoro povero”. Il
tasso di occupazione è al 69,9% e quello di mancata
partecipazione al lavoro è pari al 14,4%. Ma i dati più
rilevanti riguardano il lavoro precario e malpagato. Osservando
l’incidenza dei lavoratori che hanno contratti a termine da più
di 5 anni si nota che a Roma il tasso è pari al 21%, una
condizione che riguarda coloro che si trovano nella cosiddetta
trappola della precarietà. Ad essa si va ad aggiungere la
situazione dei dipendenti con una retribuzione inferiore ai 2/3
di quella mediana sul totale, che a Roma raggiunge il 13,5% dei
lavoratori, con valori superiori a quelli del Lazio (11,1%) e a
quella di alcuni altri grandi Comuni come Milano (12,5%),
Bologna (11,5%), Genova (10,9%), Firenze (8,3%) e Torino (8,1%).
La soddisfazione per il lavoro svolto a Roma riguarda solo il
7,5% dei lavoratori mentre la percentuale degli occupati
sovraistruiti interessa quasi 1/3 del campione (27,2%) a fronte
del 24,6% della media dei grandi Comuni.
Infine quasi il 45% della popolazione romana vive sola, un
dato che risulta in aumento rispetto al 44,6% nell’anno
precedente. (ANSA).
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