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“Mi dispiace, ma non parlo dei miei ordini come comandante in capo, leader di questo Stato. Ci sono cose che condivido solo con le forze armate quando parlano con me”. Così Volodymyr Zelensky ha risposto, durante un’intervista con Fox News andata in onda la notte scorsa, alla domanda se sia stato lui ad ordinare l’attacco al deposito di carburante di Belgorod, in Russia. “Bisogna capire – ha poi aggiunto il presidente ucraino – che nel territorio da lei indicato i russi hanno piazzato i loro sistemi di artiglieria e stavano sparando missili”. Dopo che ieri è scoppiato un grande incendio nel deposito di carburante nella cittadina russa sul confine ucraino, Mosca ha detto che è stato provocato da un raid di un elicottero ucraino.
“Non cederemo a scambi con il nostro territorio, la questione dell’integrità territoriale e della sovranità è fuori discussione“, ha poi replicato, rispondendo alla domanda se sia disposto a cedere parte del territorio ucraino alla Russia in cambio della pace. “La questione è quando finirà – ha aggiunto riferendosi alla guerra – è una domanda profonda, è una domanda dolorosa. Ma a parte la vittoria, il popolo ucraino non accetterà nessun risultato”. Riguardo poi ai negoziati per un accordo di pace, Zelensky ha ribadito che Kiev chiede l’impegno da parte di “nazioni leader” che la sicurezza dell’Ucraina sarà protetta.
“E’ difficile per noi parlare della Nato perché la Nato non vuole farci aderire, credo che sia un errore perché se noi aderissimo la renderemmo molto più forte“, ha poi aggiunto Zelensky. “Noi non siamo uno Stato debole – ha detto – non stiamo proponendo di renderci più forti a spese della Nato, noi saremo un beneficio, siamo una locomotiva. Credo che siamo uno dei componenti importanti del continente europeo”.
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