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Il tecnico alla vigilia della sfida di Torino: “Li abbiamo già battuti, voglio cuore e carattere. Le critiche? Alcune sono ad arte, ma so che dipendiamo da risultati e prestazioni. Brozovic fondamentale”
Come una finale. Dopo Juve-Inter ci saranno altri 24 punti in palio, ma un passo falso domani a Torino condannerebbe i campioni d’Italia a livello psicologico ancor prima che di classifica. Dopo mesi al sole, Simone Inzaghi da febbraio non riesce a liberarsi di un nuvolone. Ora lo attende la sfida più dura, in casa di un Allegri maestro di finali sprint e imbattuto nel 2022. L’unica sconfitta però è arrivata in Supercoppa, proprio per mano dei nerazzurri.
Segnale e Brozo
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Iniziando ogni risposta con l’immancabile “Ma io penso che…”, Simone Inzaghi non si nasconde: “Non poteva esserci partita migliore per dare un segnale forte all’ambiente ma soprattutto a noi stessi”. E affrontarla ritrovando Brozovic di certo non guasta: “Tutti sappiamo dell’importanza di Marcelo. Lui è fondamentale, ci è mancato tanto. In questi giorni ha lavorato abbastanza bene. Oggi insieme a De Vrij farà l’intero allenamento e vedremo. Già averlo con noi è importante”.
Svolta e critiche
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“Siamo stati tutti assieme solo negli ultimi due giorni, ma ieri abbiamo fatto un buon allenamento – prosegue Inzaghi -. Dobbiamo metterci rabbia e carattere. Sappiamo dove eravamo un mese e mezzo fa. Abbiamo perso punti ma non siamo calati come prestazioni. Domani voglio il risultato. La frenata? Ogni squadra ha un momento no. Il nostro è coinciso con il derby perso e il doppio confronto col Liverpool. A inizio anno avrei messo la firma per essere a inizio aprile avendo vinto una Supercoppa, con gli ottavi di Champions dopo più di dieci anni e a giocarmi uno scudetto e il posto Champions, che è quel che mi è stato chiesto dalla società. Le critiche? Vanno accettate e ho l’intelligenza per capire. Quelle costruite ad arte so da dove vengono e non le prendo in considerazione. Però so che noi allenatori dipendiamo dai risultati e dalle prestazioni”.
Finale e approcci
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Ai tempi della Lazio, Simone ha già battuto la Juve a domicilio e più volte in Supercoppa. “Se la sto preparando come una finale – fa il tecnico -? E’ una sfida molto sentita da tutti, anche se poi ci sono altre 8 partite e una semifinale di Coppa Italia. Loro avevano già un’ottima base e hanno aggiunto Vlahovic e Zakaria. Però li abbiamo già superati in Supercoppa mentre in campionato c’è stato quell’episodio del rigore nel finale”. L’Inter ultimamente ha sbagliato l’approccio, regalando i primi tempi contro Sassuolo, Torino e Fiorentina. Inzaghi però non rivela se con i giocatori ha toccato tasti nuovi: “Domani sarà fondamentale anche iniziare bene”.
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