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Forse l’unica cosa positiva di questa giornata è che Pecco Bagnaia riesce a sorridere. Nel secondo turno di prove libere e in qualifica era parso molto nervoso, sia in pista che nel box. Un atteggiamento comprensibile quando i tempi non arrivano, ma non consueto per il piemontese che era arrivato in Argentina con l’obiettivo di dare una svolta alla sua stagione e che domani partirà dalla 13ª casella.
“Forse per la svolta è meglio aspettare il prossimo Gran Premio – scherza – Non ho molto da dire, se non che sono stato lento. Non sono riuscito a essere veloce con la gomma nuova e non è la prima volta che mi succede, quindi sappiamo come reagire. Il GP del Sachsenring della scorsa stagione era stata una lezione importante in questo senso. Inoltre fatico con gli avvallamenti, come mi era successo ad Austin un anno fam quindi anche per quello sappiamo come fare”.
Non si poteva fare meglio oggi?
“Con le gomme usate avevo fiducia, riuscivo a tenere un buon passo, poi ho messo quelle nuove ed ero lento, ho migliorato il mio tempo di appena 3 decimi. Questo e gli avvallamenti sono stati i miei principali problemi”.
Ti sei anche arrabbiato con i piloti che ti seguivano, hai frenato in rettilineo a un certo punto.
“Devo scusarmi, quando sei nervoso commetti degli errori ed è quello che mi è successo. Sono andato a parlare con gli Steward e appena entrato nel loro ufficio ho chiesto scusa, loro hanno capito la mia situazione e mi hanno detto che in certe situazioni devo essere più intelligente e fare maggiore attenzione. Mi sono innervosito perché ho visto piloti che si lamentano per quelli che aspettano in pista fare esattamente la stessa cosa. Detto questo, è stato un mio errore”.
Non capita spesso di vederti perdere le staffe in quel modo.
“Ho avuto altre giornate difficili, la differenza è che non avevo le telecamere nel box (ride) Quando mi innervosisco mi comporto così, mi dispiace avervi fatto questa impressione, ma siamo tutti umani. Lo scorso anno ho avuto momenti peggiori, diciamo che oggi era tutto nella norma (ride). Più che arrabbiato ero deluso per essere andato piano”.
Avere avuto solo due turni di prove e poi la qualifica tutto in un solo giorno è stato un limite?
“La situazione era uguale per tutti, quindi significa che gli altri sono stati più bravi e si sono adattati più velocemente. Io ci metto sempre un po’ di più a sistemarmi, il venerdì mi serve tanto, qui abbiamo dovuto fare un lavoro più compresso. Penso che sono riuscito a prepararmi per la gara ma non per le qualifiche”.
All’uscita della curva 11 la tua Desmosedici sembrava un cavallo imbizzarrito.
“Ci sono molti avvallamenti in quel punto e con il mio setting è un punto critico. Mi era successa la stessa cosa ad Austin l’anno scorso e avevamo fatto una modifica che mi aveva aiutato, la proveremo domani”.
Cosa ti aspetti dalla tua gara?
“Non sarà facile, soprattutto perché Aleix Espargarò è molto forte, come anche Vinales. Potrò fare bene, ma mi serve migliorare ancora”.
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