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15:05
Baerbock: “Da Bucha immagini insopportabili, inaspriremo le sanzioni”
“Le immagini di Bucha sono insopportabili. La violenza dilagante di Putin spazza via famiglie innocenti e non conosce limiti. I responsabili di questi crimini di guerra devono essere chiamati a rispondere di fronte alla giustizia. Inaspriremo le sanzioni contro la Russia e supporteremo ancora di più la difesa dell’Ucraina”. Lo scrive su Twitter la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock.
Die Verantwortlichen für diese Kriegsverbrechen müssen zur Rechenschaft gezogen werden. Wir werden die Sanktionen gegen Russland verschärfen und
die #Ukraine noch stärker bei ihrer Verteidigung unterstützen. 2/2— Außenministerin Annalena Baerbock (@ABaerbock) April 3, 2022
14:57
Metsola: “Inorridita da atrocità russe, servono sanzioni più dure”
“Sono inorridita dalle atrocità commesse dall’esercito russo a Bucha e in altre città liberate. Questa è la cruda realtà dei crimini di guerra di Putin. Il mondo deve sapere cosa sta succedendo e devono essere imposte sanzioni più dure. I responsabili e i loro comandanti devono essere assicurati alla giustizia”. Lo scrive su Twitter la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, in visita in Ucraina.
Appalled by atrocities of Russian army in #Bucha & other liberated areas.
This is cold reality of Putin’s war crimes.
World must be aware of what is happening. Tougher sanctions must be imposed.
Perpetrators & their commanders must be brought to justice.#StandWithUkraine️
— Roberta Metsola (@EP_President) April 3, 2022
14:53
Peskov: “La Russia non può essere isolata”
“Non può esserci isolamento completo per la Russia, è tecnologicamente impossibile nel mondo moderno, il mondo è molto più grande dell’Europa e la stessa Russia è molto più grande dell’Europa”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in un’intervista al canale Rossiya 1.
14:46
Wsj: “La Cia informò Zelensky dei piani di invasione russi”
L’Ucraina è riuscita a contrastare le fasi iniziali dell’invasione grazie a informazioni cruciali fornite dalla Cia. Lo scrive il Wall Street Journal, rivelando che a metà gennaio, prima che scoppiasse il conflitto, il direttore dell’intelligence Usa William Burns viaggiò in segreto a Kiev per incontrare il presidente Volodymyr Zelensky, condividendo con lui le direttrici dell’attacco russo e in particolare il futuro l’assalto all’aeroporto di Gostomel, a nord di Kiev. Lo scalo avrebbe dovuto servire ai russi come testa di ponte per favorire l’afflusso di rinforzi con aerei e parà, ma il blitz fallì. Probabile anche che il Cremlino contasse su un’azione di una quinta colonna, composta da collaborazionisti, che doveva favorire l’eliminazione di Zelensky o costringerlo alla fuga. In quelle ore drammatiche dell’inizio dell’offensiva gli Usa offrirono al presidente ucraino una via d’uscita sicura dal Paese, ma lui si rifiutò scegliendo di restare nella capitale per dirigere la resistenza.
14:34
Tornano a suonare le sirene a Odessa
A fine mattinata sono tornate a suonare le sirene di allarme a Odessa, con le autorità cittadine che hanno invitato la popolazione a mettersi al riparo, nelle abitazioni o nei rifugi.
14:14
Peskov: “Putin potrebbe vedere Zelensky se ci sarà il testo di un accordo concreto”
“Vladimir Putin non ha mai rifiutato un incontro (con Zelenski, ndr) e, in effetti, un tale incontro è ipoteticamente possibile. Ma perché abbia luogo, dovrebbe emergere un documento concreto all’interno del lavoro delle due delegazioni, non un assortimento di idee, ma un documento scritto specifico. Il tempo per un tale incontro arriverà allora”. Così il portavoce del Cremlino Peskov in un’intervista canale televisivo Rossiya 1, riportata dalla Tass. Alla domanda del giornalista se c’è fiducia che questo documento sarà attuato dopo i sette anni degli accordi di Minsk, Peskov ha detto: “Abbiamo questa esperienza. Ce la ricordiamo. La ricordiamo molto bene e stiamo agendo di conseguenza”. “Sono fiducioso che gli obiettivi della nostra operazione militare saranno raggiunti in pieno. Spero che come risultato degli intensi sforzi in corso nei colloqui Russia-Ucraina, firmeremo anche qualche documento, e diventerà un passo importante verso la normalizzazione della situazione”, ha detto.
14:02
Di Maio: “Da Bucha immagini agghiaccianti. Accertare crimini di guerra”
“Da Bucha immagini agghiaccianti. Corpi di civili ucraini a terra, uccisi, con le mani legate. Crudeltà, morte, orrore. Accertare il prima possibile l’esistenza di crimini di guerra. Queste atrocità non possono restare impunite. Con il popolo ucraino, la guerra russa va fermata”. Così su Twitter il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.
13:58
Peskov: “Prima o poi dovremo dialogare con l’Europa”
“Non ci può essere nessun vuoto completo o isolamento per la Russia, è tecnologicamente impossibile nel mondo moderno, il mondo è molto più grande dell’Europa. E la Russia stessa è molto più grande dell’Europa. Eppure prima o poi dovremo stabilire un dialogo, che qualcuno all’estero lo voglia o no”. Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un’intervista con il canale televisivo Russia-1, ripreso da Tass.
13:40
Kiev: “Missili russi hanno colpito il porto di Mykolaiv”
Diversi missili russi hanno colpito il porto di Mykolaiv sul Mar Nero, secondo quanto riferito Anton Gerashchenko, collaboratore del ministero ucraino dell’Interno, scrive il Guardian. Gerashchenko fa sua volta riferimento alle autorità locali che danno indicazioni sull’attacco.
13:38
Esportazioni di grano ucraino diminuite di tre quarti da febbraio
Rispetto al febbraio scorso, prima dell’invasione russa, le esportazioni di grano dall’Ucraina sono diminuite di tre quarti, secondo quanto dichiara il ministero dell’Economia di Kiev, citato dal Guardian. Nel periodo 2020-2021, l’Ucraina era il quarto esportatore di grano al mondo e le sue merci venivano spedite in gran parte per nave attraverso il Mar Nero. Ora la guerra ha deviato l’export, ridotto di quattro volte, verso la ferrovia. In marzo, fa sapere Kiev, l’Ucraina è riuscita comunque a esportare 1,1 milioni di tonnellate di granturco, 309.000 tonnellate di grano e 118.000 tonnellate di olio di girasole.
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