TORINO — La partita è stata soprattutto ciò che non è stata, quella parentesi graffa con altre due parentesi dentro, quel tempo sospeso e allungato come caucciù. Le non azioni, le non decisioni, le decisioni sbagliate e aggiustate con lo scotch del Var. Juve-Inter come uno di quei quaderni delle elementari dove si faceva il buco con la gomma a forza di cancellare, anzi di “scancellare”, e poi papà rattoppava il foglio con una briciola di carta sul retro.
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