La Cassazione ha cristallizzato ciò che ormai era evidente da tempo: i carabinieri Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro hanno massacrato e ucciso Stefano Cucchi e per questo motivo dovranno scontare 12 anni di carcere, uno in meno di quanto già deciso dalla Corte d’Appello.
Da rifare invece il processo di secondo grado nei confronti del maresciallo Roberto Mandolini e di Francesco Tedesco, accusati di aver mentito su ciò che è accaduto la notte tra il 15 e il 16 ottobre del 2009 nella caserma Casilina, quando il ragazzo romano era stato fermato dopo essere stato trovato con pochi grammi di droga.