Ven. Ott 25th, 2024

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di Fabrizio Dragosei

Avrebbero fornito informazioni sbagliate che sarebbero ora alla base dell’impantanamento dell’avanzata russa: sono entrambi «fedelissimi» del presidente

Dovevano dare al presidente tutte le informazioni necessarie perché potesse valutare attentamente la situazione all’interno dell’Ucraina e decidere cosa fare. Invece il capo del servizio di spionaggio estero dell’Fsb e il suo vice fornivano notizie errate e rubavano i soldi destinati ad arruolare agenti, mettere assieme pezzi di intelligence e organizzare operazioni sovversive. E ora sarebbero entrambi agli arresti domiciliari, secondo quanto afferma un quotato esperto di cose militari russe, Andrei Soldatov, ripreso dal sito informativo meduza.io.

Vladimir Putin sarebbe furioso perché il quadro sbagliato della realtà ucraina è alla base dell’attuale impantanamento dell’esercito di invasione. Secondo diverse fonti, le aspettative all’avvio dell’«Operazione militare speciale» erano ben altre. In poche ore il paese invaso avrebbe dovuto collassare e i militari ucraini non avrebbero dovuto quasi reagire all’ «amichevole» missione dei colleghi russi. Sergej Beseda è il capo del quinto servizio dell’Fsb, principale successore del Kgb. Si tratterebbe del Dipartimento di informazione operativa (Doi) creato dallo stesso Putin quando era a capo dell’Fsb negli anni Novanta. Lo spionaggio estero era già appannaggio dell’Svr (ex primo direttorato del Kgb) e del Gru, servizio di spionaggio militare. Ma Vladimir Vladimirovich volle avere suoi «occhi» diretti soprattutto per operazioni di intelligence nelle ex repubbliche sovietiche diventate indipendenti a partire dalla fine del 1991.

Dopo le cosiddette rivoluzioni colorate dell’inizio di questo secolo (quella delle rose in Georgia, poi arancione in Ucraina, e dei tulipani in Kirgizistan) Putin avrebbe iniziato a fidarsi solo degli uomini dell’Fsb. All’inizio dell’invasione, il 24 febbraio, Beseda e il suo vice Anatolij Bolyukh avrebbero avuto il compito, secondo notizie che sono state però recisamente smentite dal Cremlino, di inviare una squadra speciale per assassinare il presidente Zelensky. Beseda avrebbe fatto ricorso ad alcune centinaia di guerriglieri ceceni, fedelissimi del presidente Kadyrov. I ceceni, però, sarebbero stati tutti eliminati dal controspionaggio ucraino. Questo fallimento, assieme alle notizie errate sulla situazione interna ucraina, avrebbe convinto Putin a sbarazzarsi di Beseda e di Bolyukh.

L’intera vicenda sembra indicare anche l’esistenza di scontri interni negli organi di intelligence e tra i vari servizi dell’Fsb. Gli ucraini hanno rivelato di aver avuto informazioni sui ceceni da una gola profonda all’interno dell’Fsb. Se è vero, si trattava certamente di qualcuno che voleva far fuori Beseda, fino a poco tempo fa nelle grazie di Putin. Voci interne agli organi respingono molte delle accuse e dicono che gli analisti erano stati tenuti all’oscuro dei piani di invasione e quindi non potevano fornire un quadro della situazione utile. Secondo alcune notizie comparse sul web, sembrerebbe poi che molti agenti non avrebbero grande fiducia nel futuro. Una ricerca sulle case in vendita in Crimea avrebbe rivelato che negli ultimi giorni moltissimi appartamenti di proprietà di uomini dei servizi e di funzionari pubblici sarebbero state messe sul mercato.

11 marzo 2022 (modifica il 11 marzo 2022 | 20:08)

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