Mer. Nov 27th, 2024

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(ANSA) – MILANO, 05 APR – La procura di Brescia cambia idea.
   
Dopo che era stato fatto trapelare che non c’era la volontà di
impugnare la sentenza con cui il gup Federica Brugnara lo scorso
7 marzo aveva assolto con la formula “perché il fatto non
costituisce reato” il pm di Milano Paolo Storari, accusato di
rivelazione del segreto d’ufficio per il caso dei verbali di
Piero Amara su una presunta loggia Ungheria, è arrivata una
mossa a sorpresa: il ricorso depositato ieri in appello per
chiedere di ribaltare la decisione presa dal giudice al termine
del processo con rito abbreviato.
   
Il cambio di rotta degli inquirenti bresciani, è stato
riferito in ambienti giudiziari, potrebbe offrire lo spunto alla
difesa di Storari di chiedere l’assoluzione con una formula più
ampia.
   
Il pm milanese era finito imputato assieme all’ex consigliere
del Csm Piercamillo Davigo al quale, nell’aprile 2020, aveva
consegnato copia di quei verbali con lo scopo di chiedere tutela
in quanto, a suo dire, l’allora procuratore Francesco Greco e la
sua vice Laura Pedio avevano messo un freno alle indagini per
far luce se quelle dichiarazioni fossero veritiere o calunnie.
   
Per Davigo il processo si aprirà il prossimo 20 aprile.
   
(ANSA).
   

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