Sab. Nov 23rd, 2024

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Test Bahrain, day-2: la cronaca della mattina

C’è la Rossa davanti

Il day-2 di Sakhir, che poi sarebbe la quinta giornata su sei complessive delle prove invernali 2022, ha rappresentato una conferma per quanto abbiamo visto a cominciare dal primo giorno a Barcellona: vale a dire una Ferrari consistente, molto affidabile e apparentemente già a buon punto a livello di assetto, sebbene Leclerc, dopo le prove del mattino, abbiamo parlato di un bilanciamento ancora da ottimizzare (leggi qui). Di sicuro questa F1-75 sta rispettando in pieno i programmi di lavoro impostati dalla squadra, dal momento che la vettura non ha mai accusato problemi a livello di affidabilità. Da qui a dare per favorita la Rossa ce ne vuole, e questo indipendentemente dal miglior tempo di giornata portato a casa da Sainz in 1’33″532, crono più veloce nei primi due giorni nel Golfo Persico. Certamente gli indizi sono incoraggianti: lo spagnolo ha portato a casa il riferimento di giornata con gomme C4, sebbene sia andato un pelo più “giù” di motore rispetto al suo precedente tempo con gomma C3, dato acquisito dalla speed trap dei due giri veloci; nel crono fissato con la C4 Sainz ha toccato una velocità di punta leggermente inferiore rispetto al passaggio precedente, e questo nonostante la scia di un’altra vettura, nella fattispecie la Mercedes di Hamilton.

Sfortunata poi la Rossa ad incappare nella doppia bandiera rossa nella seconda parte del pomeriggio, la prima dovuta ad Ocon e la seconda a Norris: questo ha imposto alla Ferrari una simulazione di gara in forma ridotta, con soli 50 minuti complessivi per permettere a Sainz prove in assetto da gara.

RB18 forte in trazione

Anche se nella lista dei tempi odierna non è in cima, la Red Bull merita il massimo del credito in queste prove. Sulla prestazione pura ancora prematuro sbilanciarsi, ma a livello di guidabilità pura la RB18 pare già messa bene: il punto di forza della monoposto di Newey, oggi portata in pista da Verstappen, pare essere il posteriore, con una trazione già invidiabile. Da un punto di vista puramente prestazionale come detto nessuno può avere l’assoluta certezza, ma visivamente Red Bull e Ferrari sembrano essere quelle nelle condizioni migliori. Infine, un grazie per lo show: Sainz e Verstappen si sono scambiati qualche sorpasso mentre erano entrambi impegnati in un long run, frangente nel quale Max, a pista libera, ha fissato riferimenti di tutto rispetto.

Mercedes, una W13 enigmatica

E la Mercedes? La W13 resta un po’ l’incognita di queste prove invernali, almeno sin qui. Pure nel pomeriggio, con Hamilton a bordo, la casa della Stella ha sofferto di porpoising, un problema che nel team diretto da Toto Wolff pare si faccia più fatica a risolvere. Russell al mattino non ha minimamente cercato il tempo, mentre Hamilton nelle quattro ore pomeridiane ha cercato un attacco al cronometro con la C5 (ammesso lo abbiano cercato fino in fondo tutti quanti) a circa 45 minuti dalla fine della sessione. Per adesso la monoposto 2022 dei campioni Costruttori in carica ha mostrato qualche problema da risolvere, almeno a livello di assetto, ma nell’ultima ora la squadra ha dato la dimostrazione di aver già fatto un bel passo in avanti a livello di bilanciamento. Rispetto a RB18 ed F1-75 forse alla W13 manca ancora qualcosa dal punto di vista della guidabilità, ma siamo di fronte ad una situazione del tutto dinamica.

Bene AlphaTauri, male Alpine e McLaren

Detto dei tre team che hanno chiuso ai primi tre posti della classifica a squadre 2021, tra gli altri grande consistenza da parte dell’AlphaTauri, decisamente ben messa in pista. Con Tsunoda la squadra ha replicato il lavoro effettuato ieri da Gasly, e pure stavolta la AT03 ha girato con piena regolarità, strappando buoni tempi (tenendo sempre bene in mente che il cronometro, per adesso, non dice tutto). Nel chilometraggio a Faenza hanno nuovamente svettato, coprendo 120 passaggi e risultando la squadra che ha girato di più, al contrario di Alpine e soprattutto McLaren.

I francesi in realtà erano stati una presenza costante in pista fino al problema che ha messo ko la A522, oggi con Ocon alla guida: lo stop è arrivato a circa 90 minuti dalla fine del turno, quando Esteban risultava essere l’unico, insieme a Tsunoda, ad aver superato quota 100 giri giornalieri. Esteban ha dovuto fermarsi a 103 giri, poi diventati 111, ma per Alpine è dunque lecito far scattare l’allarme affidabilità dato che la monoposto francese ha ripetutamente sofferto di guasti. Lo stesso vale per una McLaren che quando riesce a girare non pare neanche messa male, ma tra ieri ed oggi ha girato pochissimo: Norris è rimasto a lungo in garage per poi ritrovarsi nuovamente appiedato a poco più di un’ora dalla bandiera a scacchi, anche se per sua fortuna si è fermato all’uscita della pit-lane, cosa che gli ha permesso di poter riportare in fretta la macchina ai box per riprendere il lavoro. Con un fondo nuovo appena arrivato ai box, la MCL36 avrebbe avuto bisogno di girare di più. Per Lando solamente 60 giri oggi: decisamente pochi.

Haas fanalino di coda?

Se davanti fare una graduatoria chiara pare esercizio difficile al limite con la scommessa, in fondo la situazione appare un po’ più chiara, almeno nel fanalino di coda. E ad oggi quasi tutti sono propensi a mettere la Haas VF-22 in fondo alla griglia. In mattinata Schumacher ha girato pochissimo, coprendo appena 23 giri, mentre nel pomeriggio Magnussen ha concluso 39 tornate, anche se dagli onboard la vettura ha dato l’impressione di essere molto nervosa e dunque lontana dalla condizione ottimale per affrontare il primo GP dell’anno. La squadra diretta da Steiner avrà a disposizione del tempo aggiuntivo in pista al momento dello scadere delle 8 ore giornaliere di test, e saranno ore fondamentali per recuperare il lavoro perso.

La classifica

1. Sainz (Ferrari) – 1’33″532 (C4) – 60
2. Verstappen (Red Bull) – +0″479 (C4) – 86
3. Stroll (Aston Martin) – +0″532 (C4) – 70
4. Hamilton (Mercedes) – +0″609 (C5) – 47
5. Ocon (Alpine) – +0″744 (C4) – 111
6. Leclerc (Ferrari) – +0″834 (C3) – 54
7. Norris (McLaren) – +1″077 (C3) – 60
8. Vettel (Aston Martin) – +2″488 (C3) – 46
9. Magnussen (Haas) – +2″973 (C3) – 39
10. Tsunoda (AlphaTauri) – +3″270 (C3) – 120
11. Bottas (Alfa Romeo) +3″455 (C2) – 25
12. Schumacher (Haas) – +4″314 (C2) – 23
13. Russell (Mercedes) – +5″053 (C2 prototipo) – 67
14. Latifi (Williams) – +6″313 (C2 prototipo) – 12
15. Zhou (Alfa Romeo) – +6″452 (C2) – 48



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