Ven. Nov 22nd, 2024

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Alla Reggia di Versailles si è concluso il vertice informale dei leader Ue. Il vertice di Versailles “è stato un successo, raramente ho visto l’Ue così compatta”, ha detto il premier Mario Draghi nella conferenza stampa finale. “Noi dobbiamo mettere un tetto ai prezzi del gas“. Ma l’obiettivo “è molto complesso. Su questo ci sono vari pareri. La Commissione al prossimo Consiglio europeo presenterà un rapporto su come diminuire la dipendenza dal gas” precisa Draghi. “La discussione ha toccato le insufficienze di materie prime, tra cui l’agro-alimentare. La risposta è che se ciò si aggreverà occorrerà importare da altri Paesi, come Usa, Canada o Argentina. Ciò determina una necessità di riconsiderare tutto l’apparato regolatorio e questo argomento lo ritroviamo sugli aiuti di Stato, sul Patto di Stabilità. C’è la convinzione che la Commissione debba rivisitare temporaneamente le regole che ci hanno accompagnato in questi anni” dice Draghi. 

 

La tassazione degli extraprofitti delle società elettriche, dovuti al balzo dei prezzi energetici, è “certamente una fonte cui guardare attenzione”: secondo le stime della Commissione europea, una simile misura darebbe un gettito che in Europa potrebbe arrivare a 200 miliardi di euro, ha detto il Presidente del Consiglio in conferenza stampa dopo il vertice di Versailles. “Le sanzioni adottate contro la Russia sono molto pesanti e sono state adottate da tutti senza esitazioni. Possono essere anche più pesanti, l’importante è essere consapevoli che hanno un impatto su famiglie e imprese e, soprattutto, per il mantenimento della loro produzione”. “Questa situazione se non affrontata ha il potenziale di fratturare il sistema economico Ue spingendolo verso il protezionismo”, aggiunge. “C’è una grande disponibilità da parte di tanti, una grande determinazione da parte di altri e una notevole cautela da parte di altri ancora” sull’adesione di Kiev all’Ue. “Le regole per entrare sono molto precise e prevedono un lungo periodo di riforme strutturali. Io sono il primo a pensare che un messaggio di incoraggiamento sarebbe d’aiuto ma occorre rispettare anche cosa dicono gli altri precisa Draghi. “Non vedo il rischio di un allargamento della guerra, lo hanno detto anche i nostri Alleati”. “Più pesanti sono le sanzioni e minore è il rischio di un allargamento del conflitto”, ha aggiunto il premier. Putin non vuole la pace, il suo piano sembra essere un altro. Io mi auguro che al più presto si arrivi ad uno spiraglio e noi faremo di tutto affinché Ucraina e Russia arrivino a parlarsi, purché sia preservata la dignità dell’Ucraina” sottolinea Draghi. “Non ci saranno ripercussioni sul nostro debito dalle decisioni della Bce. L’Italia è in grado di affrontare la crisi dopo una performance di crescita economica che definirei eccezionale. Abbiamo quindi un ‘acquisito’ che ci fa stare tranquilli’ precisa il premier italiano conlucdendo la conferenza a Versailles.

Macron: ‘Noi non siamo in guerra, ma non escludiamo nuove sanzioni’


Abbiamo avuto tre pacchetti di sanzioni. Adesso dovremo andare avanti con un quarto pacchetto, che isolerà ulteriormente la Russia dal sistema economico globale e faranno pagare un prezzo ancora più chiaro dell’invasione di Putin”. Lo ha detto Ursula von der Leyen alla conferenza stampa al termine del summit informale dei capi di stato e di governo dell’Unione europea a Versailles. “Per fine mese la Commissione presenterà delle opzioni per limitare gli effetti dell’aumento dei prezzi del gas e dell’elettricità, contro l’effetto contagio. Poi dobbiamo prepararci per il prossimo inverno grazie ad una task force che prevederà un piano di rifornimento in modo che possiamo coordinare le nostre operazioni al di là di questi primi passi”. “A metà maggio faremo delle proposte per scadenzare la nostra indipendenza da gas, petrolio e carbone russo entro il 2027” ha von der Leyen. “A metà maggio la Commissione – ha spiegato – presenterà delle opzioni per ottimizzare il programma del mercato europeo dell’energia e sostenere maggiormente la transizione verde”.

Non siamo in guerra con la Russia. Sul terreno c’è una guerra ma noi non siamo in guerra. Non abbiamo una risposta sul teatro di guerra, perché non siamo in guerra sul terreno. Ma non escludiamo ulteriori sanzioni, se la cose continuano così sul piano militare prenderemo sanzioni ulteriori”: lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron al termine del vertice Ue a Versailles. “Il cammino verso la nostra Europa è aperto per gli ucraini. Loro appartengono alla famiglia europea. L’adesione, anche quelle della Moldavia e della Georgia, può essere esaminata dalla Commissione in vista di una potenziale apertura, in funzione dei Trattati” ha detto il presidente francese, commentando le richieste di adesione di Ucraina, Moldavia e Georgia all’Ue durante il vertice di Versailles.  Il presidente francese Emmanuel Macron ha lanciato un grido d’allarme al vertice Ue di Versailles sull’urgenza di adattare la “strategia alimentare” dell’Unione europea “sul grano e sui cereali”: “Saremo ancora più destabilizzati fra 12-18 mesi – ha sottolineato – a causa di quello che non può essere seminato in questi giorni”. “Bisogna rivalutare la strategia di produzione – ha detto ancora Macron – anche guardando all’Africa, che verrebbe colpita da carestie fra 12-18 mesi”.

 
   



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