Sab. Nov 23rd, 2024

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Il conto delle vittime provocate dalla guerra in Ucraina sale ancora e continuerà a farlo anche nei prossimi giorni. Nelle ultime ore le autorità ucraine hanno accusato le truppe russe di aver ucciso 7 civili, tra cui un bambino, durante un’evacuazione nei pressi di Kiev.

Un conto salatissimo

Durante un tentativo di evacuazione dalla località di Peremoga, lungo un corridoio verde concordato, gli occupanti hanno aperto il fuoco su una colonna di civili, che erano soltanto donne e bambini. Il risultato di questo atto brutale è che ci sono 7 morti, fra cui un bimbo“, ha spiegato l’intelligence ucraina su Facebook. Questo è soltanto uno dei tanti episodi avvenuti sul territorio ucraino dallo scorso 24 febbraio, giorno dell’inizio delle operazioni militare russe.

Tra feriti, vittime e sfollati, i civili hanno pagato e stanno pagando un conto salatissimo. L’ufficio dell’Alto commissariato dell’Onu per i diritti umani (Ohchr) ha provato a fotografare la situazione. I numeri emersi sono spaventosi. In appena 17 giorni di conflitto hanno già perso la vita almeno 579 persone.

Al 10 marzo, il numero di civili ucraini uccisi dagli interventisti russi “è maggiore rispetto al numero del nostro personale militare di tutto il corpo di difesa ucciso in azione. Voglio che questo sia ascoltato non solo in Ucraina, ma nel mondo intero“, ha sottolineato il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznik.

Quasi 50 bambini uccisi

Il dato, di per sè pauroso, è ancora più orribile analizzando un dettaglio non da poco. Ben 42 dei 579 civili rimasti uccisi sono bambini. I feriti sono oltre mille (1.002), di cui 54 bambini. In un bilancio precedente, l’agenzia delle Nazioni Unite aveva parlato di 564 vittime and 982 feriti.

In un conflitto del genere, combattuto su larga scala, su più fronti e, in generale, su un territorio piuttosto vasto, è difficile se non impossibile avere statistiche aggiornate. Certo è che le prime statistiche ci raccontano una guerra cinica e senza pietà per nessuno. Neppure per i più piccoli.

E intanto, secondo quanto riportato dal Kiev Independent, un’intercettazione telefonica effettuata dall’intelligence di Kiev proverebbe che le truppe di Mosca nei pressi di Kharkiv, la seconda città ucraina nell’est vicino al confine russo, avrebbero ricevuto dal loro comando l’ordine di sparare anche ai civili e ai bambini.

Il nodo dei corridoi umanitari

Per evitare che altri cittadini possano perdere la vita sotto i bombardamenti a tappeto le due parti stanno parlando di come attuare corridoi umanitari. Di fronte alle accuse rivolte alle forze armate russe di attacchi ai civili, compresi bambini, il ministero della Difesa di Mosca ha replicato affermando che sarebbe Kiev a violare gli accordi sui corridoi umanitari ed accusa i “nazionalisti ucraini” di essere responsabili del deteriorarsi della situazione umanitaria che in alcune città ucraine è “catastrofica” .

Questa sarebbe la versione del capo del Centro di controllo della difesa nazionale della Federazione Russa, il colonnello generale Mikhail Mizintsev, secondo quanto riporta la Tass. “Nonostante la completa osservanza del cessate il fuoco da parte delle Forze armate della Federazione Russa, la parte ucraina continua a violare cinicamente gli accordi raggiunti sull’apertura di corridoi umanitari verso la Russia – ha detto – Semplicemente non c’è stata alcuna notifica alla popolazione nelle città di Kiev, Chernihiv, Kharkov, Sumy e Mariupol”. Nel frattempo imcivili continuano a soffrire.



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