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Sono diversi i supermercati di tutta Italia presi d’assalto negli ultimi giorni. Gli italiani hanno da una parte paura degli effetti della guerra in Ucraina, dall’altra dello sciopero degli autotrasportatori annunciato per lunedì 14 marzo (mobilitazione, in realtà, bocciata dalla commissione di garanzia). Così dalla Lombardia alla Campania, da Bolzano alla Sardegna, dalla Toscana all’Emilia-Romagna fino all’Abruzzo, sono diversi i market svaligiati (e la memoria corre a febbraio 2020, nel pieno della pandemia del Coronavirus, quando accadde la stessa cosa, ndr). Una psicosi, appunto, perché non c’è motivo, almeno per ora, di temere la mancanza dei beni di prima necessità: «Non ci sono motivi per fare l’assalto agli scaffali dei supermercati. Abbiamo una forza produttiva che ci consente di dire che problemi ai supermercati non ci saranno, e dobbiamo anche dare un messaggio di speranza e tranquillità ai cittadini», ha detto il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, a Il caffè della domenica su Radio 24. «Effettivamente ci sono delle materie prime che noi approvvigioniamo da alcuni Paesi in conflitto o molto vicini al conflitto e che hanno fatto delle scelte commerciali piuttosto discutibili come l’Ungheria», ha aggiunto.
Le immagini da tutta Italia
In Lombardia, a Milano, così si presentavano ieri sera, 12 marzo, gli scaffali del supermercato Esselunga di via dei Missaglia, nella zona sud del capoluogo milanese. Mancavano soprattutto la pasta e l’olio.
Stessa situazione a Bolzano dove gli scaffali sono stati presi d’assalto come mostrano le immagini pubblicate da Bolzano in comune su Facebook.
In Sardegna tutti a comprare l’olio di semi al punto che alcuni supermercati hanno dovuto imporre un limite per l’acquisto di questo prodotto. «Massimo due bottiglie a testa», hanno scritto. L’Ucraina, tra l’altro, è uno dei maggiori fornitori dell’olio di semi di girasole. Ma questo non significa che stia finendo in Italia.
Pasta, farine, zucchero, caffè, passate di pomodoro e acqua, sono invece gli alimenti che mancavano sugli scaffali di Napoli. A NapoliToday, un addetto alle vendite di un grande supermercato ha detto: «C’è stata la ressa e in poche ore gli scaffali sono stati svuotati. Problemi, quasi sicuramente, ci saranno la prossima settimana». Stessa situazione in Abruzzo dove mancano olio di semi e farine. Anche qui previsto l’acquisto massimo di «due pezzi per scontrino». Tra la corsa agli scaffali dei supermercati, in realtà, c’è anche la paura di aumento repentino dei prezzi. Segnalazioni ci arrivano, poi, da Carrara dove i supermercati ieri si presentavano così.
Non va tanto meglio a Parma dove all’Esselunga nel reparto farine non c’è quasi più nulla, come mostra questo utente.
I tweet
Foto in copertina di Fabio Giuffrida per OPEN
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