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Ucciso un giornalista Usa
Un giornalista americano, Brent Renaud, 51 anni, è stato ucciso e un suo collega è stato ferito ad Irpin, nei sobborghi di Kiev, dalle forze russe. Lo annunciano le forze di sicurezza ucraine. I due giornalisti stavano filmando i profughi in fuga da Irpin quando sono stati sorpresi da colpi di arma da fuoco ad un checkpoint. Renaud è stato colpito al collo ed è morto all’istante mentre il collega è stato trasferito in ospedale. In un video sui social si può ascoltare la versione del giornalista ferito che racconta di come Renaud sia stato colpito al collo dai proiettili. La Casa Bianca risponde subito a quanto accaduto. “L’ho appena appreso: mi consulterò con i miei colleghi, con gli ucraini, per determinare come sia accaduto, per poi misurare ed eseguire conseguenza appropriate come risultato di questo”, ha affermato il Consigliere per la sicurezza Usa Sullivan, in una intervista al programma della Cbs, “Face the Nation”. “Seguiremo questo ultimo sviluppo molto da vicino e risponderemo in modo proporzionale”, ha aggiunto.
Rapito un altro sindaco, a Dniprorudne
Un altro sindaco ucraino è stato rapito dalle forze armate russe: si tratta del primo cittadino della città occupata di Dniprorudne, nella parte sudorientale del Paese, nella regione di Zaporizhzhia. Lo riporta il Kyiv Independent. Il sindaco di Dniprorudne, Yevhen Matviiv, è il secondo sindaco rapito, dopo quello di Melitopol, da quando è iniziata l’invasione russa in Ucraina.
Kiev si prepara all’attacco
La capitale intanto si prepara all’attacco finale, con i carri armati russi che avanzano lentamente ma minacciosamente verso Kiev. Le immagini satellitari mostrano l’avanzata dei carri armati russi fino a una quindicina di chilometri dal centro di Kiev, mentre nuovi pesanti attacchi missilistici hanno distrutto una base aerea nei pressi di Vasylkiv, una trentina di chilometri a sud-ovest della città.
La popolazione rintanata nella rete sotterranea della metropolitana di Kiev riceve gli aiuti internazionali di viveri e medicine, ma la situazione è sempre più grave. Fuori, l’esercito ucraino e i volontari civili continuano ad allestire barricate sulle strade e intorno ai monumenti e palazzi del governo.
Mariupol, la città affacciata sul Mar Nero in posizione strategica tra Crimea e Donbass, è allo stremo per i continui bombardamenti, l’impossibilità di ricevere cibo e acqua, di far evacuare i civili, mentre gas ed elettricità mancano da troppi giorni. Le forze russe stanno tentando di circondare quelle ucraine nell’est del Paese avanzando dalla direzione di Kharkiv e Mariupol, riferisce stamane il ministero della Difesa britannico.
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