Sab. Nov 23rd, 2024

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Torino-Inter 1-1

TORINO

Berisha 7

: compie due o tre interventi di altissimo livello (su tutti la parata sull’incornata di Lautaro Martinez nel primo tempo) ma è costretto ad arrendersi al 93’ al diagonale di Sanchez che permette all’Inter di pareggiare. 

Djidji 5,5: dei tre difensori centrali schierati quest’oggi da Juric nella formazione titolare è quello che appare più in difficoltà. Sia Dzeko che Martinez quando gravitano nella sua zona riescono a creargli dei grattacapi. A inizio secondo tempo è costretto a lasciare il campo per un infortunio. 

(Dal 6’ s.t. Izzo 6: non giocava dallo scorso 2 dicembre, quando entrò in campo all’ultimo minuto contro l’Empoli. Il numero 5 è però bravo a farsi trovare pronto e sfiora anche il gol con un colpo di testa su cui Handanovic compie un vero miracolo).

Bremer 7: era il giocatore più atteso della serata nonché l’osservato speciale dei dirigenti nerazzurri. In un partita così non poteva che lasciare il segno: è lui infatti a segnare il gol che permette al Torino di passare in vantaggio. In fase difensiva non sbaglia nulla.  

Buongiorno 6: Juric lo preferisce a Rodriguez, che in settimana si era allenato poco a causa della febbre. Il numero 99 granata risponde presente facendosi trovare sempre attento e coprendo bene la propria posizione. 

(Dal 31’ s.t. Rodriguez: sv)

Singo 6: riesce a contenere bene Perisic sulla propria fascia e non concede mai il fondo agli avversari. Cerca di sfruttare lo spazio che ha davanti a sé ma in fase offensiva non riesce a incidere come suo solito. 

(Dal 31’ s.t. Singo: sv).

Lukic 6,5: torna titolare in mezzo al campo, dopo essere stato costretto a saltare la partita contro il Bologna a causa di un’influenza, e gioca la sua solita buona prestazione. Non butta via neanche un pallone. 

(Dal 37’ s.t. Ricci: sv).

Mandragora 6,5: gioca un gran numero di palloni e non ne sbaglia praticamene nessuno. Bravo anche in fase di non possesso a intercettare diversi passaggi e interrompere così le azioni della squadra di Inzaghi. 

Vojvoda 6: sempre più a suo agio sulla fascia sinistra dove è bravo a limitare Darmian. Macina diversi chilometri facendo su è giù per la corsia e arrivando sempre sul fondo e aiutando la squadra in fase di possesso. 

Pobega 6,5: ancora una volta Juric lo schiera nella posizione di trequartista alle spalle di Belotti, ruolo che anche questa volta il numero 4 granata ricopre bene. Sempre insidioso con i suoi inserimenti nell’area di rigore avversaria. 

Brekalo 6: si divora il gol del 2-0 sparando il pallone sopra la traversa dopo aver dribblato anche Handanovic. La sua prestazione è comunque sufficiente: è bravo a gestire tutti i palloni che passano dai suoi piedi. 

Belotti 6,5: i difensori dell’Inter non riesco a contenerlo e il Gallo riesce ad andare in più di un’occasione alla conclusione senza però trovare il gol. Clamoroso il rigore che non gli viene concesso nel primo tempo quando viene steso nell’area nerazzurra da Ranocchia. 

(Dal 37’ s.t. Sanabria 5: gestisce male il pallone al 93’ dando poi vita all’azione che porta all’1-1 dell’Inter. )

All. Juric 6: questi sono altri due puntati buttati per un Torino che fino al 93’ era in vantaggio e aveva anche più volte sfiorato il 2-0. La squadra granata se la gioca a viso aperto e alla pari con l’Inter ma nel finale getta via quanto di buono fatto fino a quel momento.  


INTER

Handanovic 5,5: Decide di regalare un calcio d’angolo al Torino e ne consegue il vantaggio granata. Si riscatta con un bell’intervento sul colpo di testa ravvicinato di Izzo.

Skriniar 5,5: È lui a perdersi Bremer in area di rigore e il brasiliano non perdona.

Ranocchia 5,5: Tiene botta lì al centro della difesa, ma poi stacca l’interruttore e arriva l’ingenuità: prima l’intervento goffo su Belotti, poi l’intervento in scivolata sul piede del centravanti. Rigore netto, ma VAR e arbitro lo graziano. Una sola sbavatura, ma brutta.

Bastoni 6: Non rischia mai niente ma fatica ad essere protagonista anche in fase di palleggio, come gli riusciva invece bene qualche tempo fa. Esce perché ammonito.

(Dal 1’ s.t. Dimarco 6,5: Vivace, entra con buona gamba e dà un po’ di ritmo al gioco prevedibile di Inzaghi. Perde un duello aereo su una diagonale difensiva in marcatura su Pobega, ma la differenza fisica tra i due è palese).

Darmian 5,5: Non riesce mai a prendere campo ed arrivare sul fondo. Dietro non soffre niente, ma non può bastare.

Barella 5,5: Nervoso, a tratti anche poco lucido. Non riesce mai a far valere le sue qualità e inciampa in una prestazione che lo vede in costante sofferenza.

Vecino 5,5: Statico, arrugginito dalle tante panchine. Prima della partita di stasera, aveva trascorso in campo appena 61’ dal 1 dicembre. Emerge in due episodi, un colpo di testa impreciso e un buon assist per Dzeko, che spreca da buona posizione.

(Dal 23’ s.t. Vidal 6,5: Entra con la giusta mentalità e subito con l’elmetto in testa. Avvia l’azione del pareggio nerazzurro con la verticalizzazione verso Edin Dzeko).

Calhanoglu 6: Libero di svariare, alla continua ricerca della giusta posizione. Crea due pericoli da palla inattiva, entrambi dalla stessa zolla, ma Berisha si supera tutte e due le volte. Nel secondo tempo rovescia il fronte con una bella ripartenza e serve a Vidal un bell’assist, ma il cileno calcia centrale.

(Dal 31’ s.t. Correa 5: Da bordo campo Inzaghi gli urla di entrare e fare la differenza. L’argentino non si vede, anzi, è il peggiore tra i subentranti).

Perisic 5,5: Svagato, lascia Pobega libero di colpire in area e il rimpallo sporco si trasforma nell’assist fortunato per Bremer.

(Dal 1’ s.t. Gosens 6: A differenza di Perisic, lui un gol, quasi fatto, lo salva. Si immola in scivolata su Brekalo e alza sopra la traversa la conclusione diretta in porta. Davanti si vede poco, ma quell’intervento alla fine vale un punto).

Dzeko 6: Il migliore e il peggiore, dipende da quale punto di vista lo guardi. Lì davanti è l’unico a fare la guerra con Bremer e a vincere anche qualche duello, ma fallisce due gol, uno addirittura clamoroso a pochi passi dalla linea di porta. Poi è suo l’assist per Sanchez.

Lautaro 5: Rimbalzato dai difensori granata. Si vede solo con una bella girata di testa, che trova l’attenta opposizione di Berisha.

(Dal 23’ s.t. Sanchez 7: Entra e mette a posto le cose con un gol importantissimo. Un tiro  incrociare di destro che almeno evita all’Inter la figuraccia che avrebbe incupito l’intera settimana di Appiano).

Inzaghi 5: Prevedibile lui, prevedibile la sua Inter. Privo di alternative tattiche, scopre il fianco facendo emergere le lacune della rosa con scelte discutibili.



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