Guerra Ucraina-Russia: sirene, lacrime e funerali nella Kiev che resiste a tutto
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In attesa della ripresa dei colloqui, previsti per oggi, quella trascorsa è stata un’altra notte di paura in Ucraina: le sirene hanno suonato in almeno 19 regioni delle 24 del Paese. Ieri Zelensky ha messo in guardia la Nato: «senza una fly-zone è «solo questione di tempo prima che un missile russo cada sul territorio dell’Alleanza atlantica».
Intanto, secondo i media Usa Putin avrebbe chiesto aiuto alla Cina. E resta alta l’attenzione sulle centrali nucleari: per ore la centrale di Chernobyl ha funzionato con i generatori, prima di riprendere l’attività regolare, mentre secondo Kiev, la Russia vuole il controllo totale e permanente di Zaporizhzhya.
E la Croce Rossa Internazionale lancia l’allarme: «La storia guarderà con orrore a quanto sta accadendo a Mariupol». Nelle città assediate «non c’è più acqua, né cibo né medicine e corpi senza vita di civili e combattenti restano intrappolati sotto le macerie e all’aria aperta».
Gli aggiornamenti in diretta ora per ora
6.07 – Wall Street Journal: minacce russe contro aziende occidentali
I pubblici ministeri russi hanno lanciato avvertimenti alle società occidentali in Russia, minacciando di arrestare i leader delle aziende che criticano il governo o di sequestrare i beni delle società che si ritirano dal Paese. Lo rioporta il Wall Street Journal.
05.07 – Cnn: la Russia ha chiesto a Cina droni e assistenza economica
La Russia oltre all’assistenza militare ha chiesto alla Cina anche assistenza economica. Lo riporta Cnn citando due fonti dell’amministrazione Usa, secondo le quali Mosca avrebbe fra l’altro chiesto a Pechino dei droni.
05.03 – Kiev: la Russia pianifica un attacco a Odessa via mare
L’Ucraina si sta preparando a un’invasione navale di Odessa. Secondo quanto riporta il New York Post citando il segretario del Consiglio nazionale per la Sicurezza e la difesa di Kiev, Oleksiy Danilov, le forze russe hanno pianificato l’attacco nei giorni scorsi ma sono state costrette a rimandarlo a causa delle cattive condizioni climatiche che hanno costretto al loro flotta a tornare a Sebastopoli, in Crimea.
04.48 – A Kiev tecnologia per il riconoscimento facciale Clearview
Clearview AI sta fornendo la sua tecnologia di riconoscimento facciale all’Ucraina. Lo riporta il Washington Post, sottolineando che il software può essere usato per individuare gli invasori russi, per riunire le famiglie ma anche per identificare i morti. La tecnologia di Clearview AI è usata negli Stati Uniti dalla polizia per la sorveglianza.
04.40 – Pressing del Congresso su Biden: fare di più su armi e jet
Sale la pressione su Joe Biden per la fornitura di più armi e jet da combattimento all’Ucraina. Un coro di voci bipartisan si alza infatti dal Congresso americano e preme sul presidente per fare di più e per aiutare Kiev di fronte all’avanzata russa. Il senatore repubblicano Rob Portman esorta Biden a inviare aerei da combattimento agli ucraini.
04.29 – La magistratura di Kiev indaga Danilchenko per tradimento
Il procuratore generale dell’Ucraina ha aperto un’indagine per tradimento su Galina Danilchenko, la neo sindaca di Melitopol, insediatasi dopo l’occupazione russa della città. Lo rende noto la Cnn. L’ufficio del procuratore generale ha annunciato di aver aperto un’indagine, accusando Danilchenko di «aver adempiuto al compito affidatole dai suoi rappresentanti della Federazione Russa» quando si è dichiarata sindaca ad interim di Melitopol. «Nell’annunciare la creazione di un organismo non definito dalla legge ucraina, questo Comitato dei deputati del popolo, l’indagata ha chiesto ai cittadini ucraini il loro sostegno e ai cittadini di Melitopol di smettere di resistere alle forze di occupazione», si legge nella dichiarazione dell’ufficio del procuratore
04.26 – Staff esausto, sospesa la manutenzione a Chernobyl
Lo staff della centrale nucleare di Chernobyl ha sospeso le riparazioni e la manutenzione delle apparecchiature relative alla sicurezza, «in parte a causa della stanchezza fisica e psicologica». Lo hanno riferito le autorità dell’Ucraina all’Agenzia internazionale per l’energia atomica.
04.15 – Il vicepremier di Crimea: aperto un corridoio fino al Donbass
«La Crimea e il Donbass sono ora collegati da un corridoio terrestre attraverso il territorio dell’Ucraina. L’autostrada dalla Crimea a Mariupol è stata presa sotto controllo». Lo afferma il vicepremier di Crimea, Georgy Muradov, a RIA Novosti. «Questa strada può diventare un’importante autostrada per la Crimea, collegando la penisola con Mariupol – il centro metallurgico del Mar d’Azov – e la regione industriale del Donbass. Questa è la chiave per lo sviluppo futuro dell’intera regione», ha sottolineato Muradov.
04.10 – La Gran Bretagna invia 500 generatori di energia elettrica
Il Regno Unito fornirà oltre 500 generatori mobili all’Ucraina, per aiutare la fornitura di energia elettrica negli ospedali e alle infrastrutture critiche. L’annuncio segue le dure parole del primo ministro britannico Boris Johnson, secondo il quale le «azioni barbare di Putin sono un test non solo per l’Ucraina ma per l’umanità».
03.48 – Anche l’Australia colpisce gli oligarchi russi con sanzioni
Il governo dell’Australia ha imposto nuove sanzioni agli oligarchi russi, incluso Roman Abramovich. Nel mirino di Canberra sono finiti 33 miliardari, fra i quali l’amministratore delegato di Gazprom, Alexey Miller, e il presidente di Bank Rossiya, Dmitri Lebedev
03.32 – Le minacce del leader ceceno: arrendetevi o siete finiti
Ramzan Kadyrov, il leader della Cecenia e fedelissimo di Vladimir Putin, è in Ucraina per combattere con le forze russe. In un video postato sui Telegram, Kadyrov si mostra in mimetica insieme ad altri soldati attorno a un tavolo per definire piani di guerra. Il leader della Cecenia dice di essere vicino Kiev, a Gostomel. «L’altro giorno eravamo a circa 20 chilometri da voi nazisti, ora siamo ancora più vicino», afferma esortando le forze ucraine ad arrendersi o «vi finiremo».
03.29 – Cina: armi alla Russia? Preoccupati per la situazione
La Cina «è profondamente preoccupata e addolorata per la situazione in Ucraina»: è la risposta del portavoce dell’ambasciata cinese a Washington, Liu Pengyu, in merito alla richiesta della Russia a Pechino di forniture militari, secondo quanto anticipato dal Financial Times. «Speriamo con sincerità che la situazione si allenti e la pace torni presto», ha aggiunto Liu, precisando comunque «di non averne mai sentito parlare». La priorità della Cina è di «impedire che la situazione di tensione in Ucraina possa sfuggire dal controllo. È una situazione davvero sconcertante».
03.04 – Telefonata Blinken-Kuleba: serve fare di più
Telefonata tra il segretario di Stato Antony Blinken e il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. Lo ha annunciato il dipartimento di Stato americano. «Blinken – riporta la nota – ha ribadito la ferma difesa dell’Ucraina contro la brutale aggressione Del Cremlino». Su Twitter Kuleba ha commentato: «Con Blinken siamo d’accordo che va fatto di più per fermare l’aggressione russa e costringere la Russia a rispondere dei suoi crimini».
02.40 – Zelensky: impegno a continuare a trattare con Mosca
Il presidente Volodymyr Zelensky si impegna a continuare le trattative con la Russia e, in un nuovo video, afferma che la delegazione dell’Ucraina per i negoziati ha il «chiaro compito» di fare il possibile per assicurare un incontro con Vladimir Putin. Zelensky da tempo chiede un incontro col suo omologo russo, ma finora la sua richiesta non è stata ascoltata dal Cremlino.
02.26 – I media di Kiev: le sirene suonano in almeno 19 regioni
Le sirene d’allarme suonano in almeno 19 delle 24 regioni dell’Ucraina. Lo riporta il Kyiv Independent.
02.22 – Il nuovo sindaco di Melitopol: presto canali tv russi
Galina Danilchenko, la sindaca appena insediata dalle forze russe a Melitopol, ha dichiarato domenica in un video che i «canali televisivi russi» inizieranno a trasmettere nella regione. Lo rende noto la Cnn. Danilchenko ha motivato la decisione affermando che c’era «un grande deficit di informazioni affidabili in circolazione».
02.09 – L’allarme della Croce Rossa: a Mariupol sofferenza umana immensa
Allarme del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr): se un accordo non verrà raggiunto a Mariupol, si rischia lo scenario peggiore per centinaia di migliaia di civili. Nella città c’è una situazione «di estrema se non totale mancanza di beni di base come il cibo, l’acqua e le medicine. Corpi senza vita di civili e combattenti restano intrappolati sotto le macerie e all’aria aperta. La sofferenza umana è semplicemente immensa», afferma il Cicr. «Tutti i partecipanti ai combattimenti devono accordarsi sulle modalità e i tempi di un cessate il fuoco, e sui luoghi precisi» per i corridoi: «il tempo sta per scadere per centinaia di migliaia» di persone, aggiunge la Croce Rossa. «La storia guarderà con orrore a quanto sta accadendo a Mariupol se non sarà raggiunto un accordo il prima possibile», osserva il Cicr.
01.49 – La Repubblica Ceca rafforzerà i suoi aiuti militari all’Ucraina
La Repubblica Ceca prevede di fornire ulteriori aiuti militari all’Ucraina, per un valore di almeno 31,5 milioni di dollari. Lo ha detto il portavoce del governo Václav Smolka. Smolka ha rifiutato di approfondire i dettagli del pacchetto di aiuti, ma ha affermato che il tempo di consegna dipende da quando il suo governo sarà in grado di ottenere «il materiale necessario».
01.35 – Più di 328mila rifugiati hanno attraversato il confine con la Moldavia
01.29 – Zelensky a Biden: più pressione e sanzioni sulla Russia
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto al suo omologo americano Joe Biden di aumentare la pressione sulla Russia e imporre ulteriori sanzioni a Mosca prendendo di mira non solo le élite del Cremlino e della Duma, ma anche i componenti dei governi regionali. Lo riporta il Washington Post, citando alcune fonti a conoscenza dei contenuti della conversazione telefonica di venerdì scorso fra Biden e Zelensky.
01.23 – Colloqui Macron con Biden e Zelensky
Il Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, ha avuto ieri sera colloqui con il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden e con il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Sabato Macron aveva parlato con Putin. Lo rende noto l’Eliseo. Macron ha, tra l’altro, presentato a Biden le condoglianze della Francia agli Usa per la morte del giornalista Brent Renaud. I due Capi di Stato hanno convenuto di rafforzare le sanzioni già imposte alla Russia, di sostenere l’Ucraina e di prendere insieme tutte le iniziative utili per porre fine ai combattimenti.
00.57 – Da mezzanotte bloccato in Russia accesso a Instagram
L’accesso al social network Instagram è bloccato in Russia dalla mezzanotte. L’agenzia Roskomnadzor, su richiesta dell’Ufficio del procuratore generale della Federazione Russa, ha limitato l’accesso a Instagram nel Paese a causa di appelli alla violenza contro i russi. Successivamente, l’agenzia ha chiarito che avrebbe completato la procedura per imporre restrizioni all’accesso a Instagram nella Federazione Russa a partire dalla mezzanotte. Lo rende noto Ria Novosti.
00.35 – Russia e Bielorussia faranno Paralimpiadi in Siberia
Sarà la città siberiana di Khanty-Mansiysk ad ospitare dal 18 al 21 marzo i Giochi Paralimpici invernali ai quali prenderanno parte solo atleti di Russia e Bielorussia. Le due Nazioni sono state bandite dalle XIII Paralimpiadi di Pechino 2022 a seguito dell’invasione militare russa in Ucraina.
00.25 – Vice ministro russo: non chiederemo la revoca delle sanzioni
Mosca non chiederà agli Stati Uniti e all’Europa di revocare le sanzioni, la pressione occidentale non cambierà la rotta di Mosca. Lo ha affermato il viceministro degli Esteri russo Sergei Vershinin, secondo quanto riferisce ‘Ria Novosti’. «Le sanzioni come strumento di pressione su di noi, in primo luogo, sono illegittime e, in secondo luogo, non daranno risultati», ha affermato. «Non chiederemo la revoca di queste sanzioni. Continueremo semplicemente a sviluppare la nostra economia e la nostra capacità di svilupparci in modo indipendente, facendo affidamento sugli amici e sulle persone che la pensano allo stesso modo che abbiamo», ha aggiunto il viceministro in un’intervista a Izvestia.
00.01 – Regno Unito: forze navali russe hanno stabilito blocco su costa Mar Nero
Il ministero della Difesa del Regno Unito afferma che le forze navali russe hanno stabilito un blocco a distanza della costa ucraina del Mar Nero, isolando di fatto l’Ucraina dal commercio marittimo internazionale. Lo riporta ‘Sky News’.
Le notizie e gli aggiornamenti di ieri
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