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La notizia della morte della donna, che era stata fotografata subito dopo il bombardamento dell’ospedale di Mariupol, stata data dalla Associated Press

La donna incinta che era stata fotografata a Mariupol dopo il bombardamento dell’ospedale ad opera dell’esercito russo morta, insieme con il suo bambino.

A dare la notizia — nella mattinata di luned 14 marzo, 5 giorni dopo il bombardamento — stata l’agenzia Associated Press.

La stessa agenzia aveva diffuso le immagini della donna mentre, sdraiata su una barella, veniva evacuata dall’ospedale ormai distrutto.

Quella foto — scattata, come molte altre dallo stesso luogo, da Evgeniy Maloletka — stata pubblicata da decine di giornali e siti in tutto il mondo, ed una delle immagini simbolo della brutalit del conflitto in corso.

La donna era apparsa — sin dai primi minuti dopo l’attacco — in condizioni gravissime. In alcune immagini la si vedeva mentre stringeva il ventre con le mani, nel tentativo di proteggere il figlio. Dopo il bombardamento era stata portata d’urgenza in un altro ospedale, dove ai dottori che stavano cercando di salvarla — dopo aver intuito di aver perso il bambino — ha detto: Uccidetemi ora!.

Timur Marin, il chirurgo che l’ha operata, ha detto di averla trovata con una pesantissima frattura al bacino e una ferita all’anca. Dopo il taglio cesareo, il bambino non mostrava segni di vita, ha detto il medico.

I dottori hanno tentato poi, per 30 minuti, di salvare la donna, ma senza risultati: Sono morti entrambi.

Il nome della donna non noto: nel caos seguito al bombardamento — ha scritto la Ap — i medici non sono riusciti a trascriverlo prima che il marito e il padre della donna venissero a prendere il corpo, suo e del bimbo.

Almeno qualcuno venuto a prenderli hanno detto i medici, evitando loro di finire nelle fosse comuni che sono state scavate a Mariupol.

La Russia — accusata di aver compiuto un crimine di guerra, bombardando un ospedale dove c’erano donne e bambini — ha sostenuto che nell’ospedale ci fossero dei militari. In alcuni tweet (poi rimossi da Twitter per violazione delle policy del social network) le ambasciate russe di diversi Paesi (tra cui Gran Bretagna e Italia) hanno affermato che il bombardamento fosse una messinscena, e che una delle donne fotografate fosse una blogger cui era stato messo del trucco per simulare le ferite. (La donna era in effetti una blogger, ma era davvero incinta, stata ferita leggermente, ha partorito a Mariupol, e sta bene). Anche l’ambasciatore russo alle Nazioni Unite hanno definito le immagini fake news, nonostante le notizie, le immagini, i video diffusi dalla Ap e dalle autorit ucraine.

Mariupol in condizioni disperate: mancano cibo, acqua, elettricit e riscaldamento. Secondo le autorit locali, almeno 2.187 persone sono morte dall’inizio dell’invasione russa. Lo scenario peggiore, ha detto il Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) attende le centinaia di migliaia di civili intrappolati da pesanti combattimenti a Mariupol, a meno che le parti non raggiungano urgentemente un accordo umanitario concreto.

14 marzo 2022 (modifica il 14 marzo 2022 | 08:27)

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