Sab. Ott 19th, 2024

[ad_1]

Il sindaco di Przemysl Wojciech Bakun ieri ha contestato il segretario della Lega Matteo Salvini srotolandogli davanti una maglietta con il volto di Vladimir Putin e la scritta «Esercito russo». Ovvero la stessa che il segretario leghista aveva indossato nel 2015 durante la sua visita a Mosca. Rivolgendosi a Salvini, il sindaco ha detto: «Io non la ricevo, venga con me al confine a condannare» il presidente russo. Successivamente, su Facebook Bakun ha spiegato perché ha attaccato il Capitano, appena arrivato al confine con l’Ucraina per una missione umanitaria: «Certe cose vanno dette in faccia». Ma la storia non è finita qui. Perché stanotte il primo cittadino di Przemsyl è tornato sulla vicenda postando, sempre su Facebook, una serie di meme in lingua italiana che lo ritraggono con Salvini:

E in un’intervista rilasciata oggi a La Stampa è tornato sulla vicenda: «Gli ho portato la t-shirt che aveva indossato cinque anni fa a Mosca e gli ho ricordato chi sono i suoi amici. E poi volevo mostrargli quello che il suo amico Putin sta facendo per il popolo ucraino». Bakun non conosceva Salvini: «Era la prima volta che lo vedevo. Lunedì mi hanno detto che sarebbe venuto qui e così gli ho fatto stampare apposta la maglietta come regalo». Poi racconta delle sue giornate al confine: «Recuperiamo tutte le persone che scappano dalla guerra, le portiamo ai punti dove vengono registrate, diamo loro da mangiare e organizziamo i trasferimenti». E riguardo la sua appartenenza politica: «Non appartengo ad alcun partito polacco. Sono solo il sindaco».

Leggi anche:



[ad_2]

Source link

Lascia un commento