Sab. Nov 23rd, 2024

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AGI – Un altro scramble congiunto – il quarto finora – per la componente italiana e tedesca attualmente impegnata nell’operazione di Air Policing promossa dalla Nato per rafforzare la difesa dello spazio aereo della Romania.

L’ordine di decollo rapido della coppia di Eurofighter – spiega il ministero della Difesa- è arrivato “a seguito di un potenziale ingresso nello spazio aereo sotto la responsabilità della Romania da parte di un velivolo non autorizzato”.

I due caccia sono stati impiegati in una missione di Cap (Combat air patrol) all’interno della Fir (Flight information region) rumena prima di rientrare nella base di Costanza.

Da due settimane, grazie ad un accordo bilaterale, l’Aeronautica italiana e quella tedesca stanno garantendo il rafforzamento del dispositivo di difesa aerea del Paese europeo, un’attività che si inserisce all’interno dell’impegno che l’Aeronautica Militare, attraverso la Task Force Air Black Storm, assicura in Romania fin dai primi giorni di dicembre nell’ambito della missione Nato a guida italiana di Enhanced air Policing area south.

L’Aeronautica Militare è presente in Romania con otto velivoli Eurofighter ed equipaggi di volo provenienti dai quattro Stormi che normalmente, in Patria, garantiscono senza soluzione di continuità la difesa dello spazio aereo italiano.

In questi tre mesi gli Eurofighter della Tfa “Black Storm” hanno portato avanti numerose attività addestrative e operative nell’ambito del servizio di Qra (Quick reaction allert).

Per l’Italia e l’Aeronautica Militare si tratta della seconda operazione di Air Policing in Romania, dopo la prima esperienza nel 2019.

La Tfa Black Storm, impegnata oggi a rafforzare il sistema di difesa aerea rumeno, cosi’ come le altre unita’ dell’Aeronautica Militare che hanno preso parte alle altre Air Policing è una struttura che ricalca nelle sue funzioni uno Stormo, l’unità operativa caratteristica dell’Aeronautica Militare.

È una struttura funzionale e al tempo stesso flessibile. I velivoli sono integrati all’interno del dispositivo della Nato a supporto delle operazioni di sorveglianza dello spazio aereo dei Paesi dell’Alleanza ed operano in stretto coordinamento con gli assetti alleati presenti nell’area. 

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