Sab. Nov 23rd, 2024

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(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Le Borse europee partono con l’acceleratore abbassato, mentre le Borse cinesi sono in decisa flessione tra le preoccupazioni per l’andamento delle materie prime energetiche e anche il caso dell’azienda di abbigliamento sportivo Li-Ning su cui il fondo sovrano norvegese ha ritirato gli investimenti a causa di sospette violazioni di diritti umani Xinjiang.

Materie prime in tensione: sale il petrolio, ripiega il gas

Rialzo del 2% circa per i prezzi del barile di petrolio all’indomani della decisione degli Usa di vietare l’importazione di petrolio, gas naturale e carbone dalla Russia. Il Regno Unito a sua volta azzererà le importazioni di greggio da Mosca entro la fine dell’anno. Cede l’11% il prezzo del gas naturale in Europa a 189 euro al megawattora. Si conferma la tensione sul mercato dei metalli: il London Metal Exchange di Londra ha annunciato che non prevede di riavviare il normale trading dei contratti sul nickel sospesi dopo la fiammata dei prezzi (+250% in due sedute) mentre l’alluminio conferma i valori in area 3500 dollari per tonnellata.

Rublo in picchiata dopo taglio Fitch

Il rublo scivola ulteriormente dopo l’ulteriore taglio di rating sovrano russo da parte di Fitch nella seduta di riapertura del mercato valutario locale. Il cambio tra dollaro e rublo sale dell’8% portandosi a 113,9 rispetto ai valori di venerdì. Sulle piattaforme internazionali la moneta russa tratta a 127 per un dollaro e a 140 per un euro. L’agenzia Fitch ha declassato il rating della Federazione Russa da ‘B’ a ‘C’ a causa dell’impatto delle sanzioni sull’economia nazionale. Per l’agenzia di rating il rischio di un default della Russia sul debito sovrano è «imminente».

Tokyo chiude in calo, pesano timori su rialzo costi energia

Chiusura in calo per la Borsa di Tokyo che resta ancorata sui minimi da oltre un anno, con gli investitori che restano timorosi sull’impatto del conflitto in Ucraina sulla crescita economica a causa del progressivo rialzo dei costi dell’energia. A fine seduta l’indice Nikkei ha segnato una flessione dello 0,30%, attestandosi a quota 24.717,53 punti. In territorio negativo anche il più ampio Indice Topix che ha ceduto lo 0,05% chiudendo a 1.758,89 punti.

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