Ven. Nov 15th, 2024

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di Carlos Passerini e Redazione Sport

Nel colloquio, durato solo 57 secondi, si sono ripetuti per tre volte la stessa frase, ma Ranocchia non ha mai colpito il pallone

«Palla e poi piede» ripetuto tre volte. Ecco il succo del colloquio tra l’arbitro di Torino-Inter Marco Guida e l’arbitro alla Var ovvero Davide Massa, assistito dall’altro arbitro Fabiano Preti, quando il gioco si è fermato subito dopo il contatto tra Ranocchia e Belotti. Con il giocatore granata che per tutti, tranne per quelli che dovevano decidere, è stato steso in area dal difensore nerazzurro.

Rigore solare non assegnato, quando il Torino si trovava in vantaggio per 1-0 e svolta decisiva alla partita (che finirà poi 1-1). La decisione, o meglio l’errore da parte di Guida e Massa costerà caro ai due fischietti: previste 2-3 settimane di stop per Guida e almeno un mese per Massa. Suo l’errore più grave. Il fatto che Guida e Massa siano due internazionali è un’aggravante. Un conto è se a sbagliare sono ragazzi inesperti, come successo col Milan a Serra e Marchetti , un altro se capita a due fischietti esperti.

Due i retroscena. Innanzi tutto è certo che Massa davanti allo schermo della sala Var di Lissone abbia visionato tutte le immagini, con tutte le angolazioni, nessuna esclusa, compresa quella più chiara in cui si vede senza ombra di dubbio il colpo sul piede di Belotti. L’altro retroscena riguarda, come abbiamo detto, il dialogo di soli 57’ secondi con Guida: Massa gli dice via radio che Ranocchia colpisce la palla e non il piede. Cos’abbia visto, lo sa solo lui. Una cosa è certa: l’errore è l’ennesima ammaccatura all’immagine della Var, che quest’anno sta dando tanti, troppi problemi. Sconcerto, amarezza, rabbia in casa granata. Anche il giorno dopo. Sono addirittura 30 le gare consecutive senza un rigore. Domenica notte Urbano Cairo aveva preferito affidare al d.t. Vagnati il pensiero del club. E lunedì il presidente non aveva nulla da aggiungere, deluso e ancora sconcertato da un qualcosa di inspiegabile. «Inaccettabile», aveva detto Vagnati.

C’è chi chiede di spegnerla, addirittura, la Var. Una provocazione? Una cosa è certa: la videoassistenza è utile e rende il calcio più giusto. Ma serve un passo in avanti. Anche nel protocollo. Paolo Casarin ha spiegato l’origine dell’errore di Torino-Inter (QUI la sua analisi): arbitro e addetto alla Var non lavorano assieme, il primo decide in autonomia e il secondo conferma solo le impressioni del primo.

15 marzo 2022 (modifica il 15 marzo 2022 | 09:17)

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