Sab. Nov 23rd, 2024

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Matteo Berrettini

Matteo Berrettini supera Lloyd Harris e qualche incertezza nel suo tennis, volando per la prima volta agli ottavi di finale del Masters 1000 di Indian Wells. 6-4 7-5 lo score del match, in cui l’azzurro ha giocato senza grande ritmo ma nessun patema nel primo set, vinto con un break ottenuto nel decimo gioco, quasi improvvisamente, e in rimonta nel secondo parziale. Matteo infatti all’avvio del secondo set ha perso sicurezza, è calato al servizio e sono arrivati alcuni errori, che gli sono costati il break. Sotto 2-5 è stato bravo a cancellare ben 3 set point, due servendo 2-5 e uno in risposta sul 3-5. Proprio nel momento di difficoltà è venuto fuori il miglior Berrettini del match: ha ritrovato intensità, velocità nei colpi e nei piedi, ha fatto sentire al rivale la propria presenza mettendogli pressione. Un’impennata di qualità e di “cattiveria agonistica” che l’ha portato a vincere 5 game di fila e il match. Non un ottimo Berrettini sul piano del gioco, ma la vittoria è importantissima proprio per come è venuta, in una giornata grigia e rimontando una situazione complicata. L’ennesima conferma di quanto Matteo sia “giocatore”, di testa e di fisico.

La prestazione di Berrettini non è stata una delle migliori. Si è visto fin dall’avvio che i suoi piedi non erano velocissimi, gli impatti non così sicuri. Anche col suo formidabile diritto, tanto che più volte si è lamentato col suo angolo, probabilmente non sentiva bene la palla o c’era qualcosa che lo infastidiva. Infatti per quasi tutto il match non ha avuto un atteggiamento positivo, e questo è diventato preoccupante quando ha rischiato di crollare al terzo set. C’erano avvisaglie di una partita che poteva scivolargli via, un po’ come in questo torneo lo scorso ottobre. Invece per fortuna Matteo ha reagito, e l’ha fatto non solo con veemenza, ma nel momento più opportuno. Harris è un buon giocatore, ma non viene da un buon momento, ed in generale non è esattamente granitico… Bravo è stato Matteo a ribellarsi, nel non voler cedere il secondo set. Nemmeno è stato il servizio ad aiutarlo, quanto uno scatto emotivo. Con le spalle al muro, ha ruggito di rabbia, e s’è come liberato. I suoi colpi sono diventati più incisivi, profondi, “cattivi”, non solo il servizio. Aveva risposto maluccio per tutto il match, ma sul 3-5 invece ha messo risposte in campo, ha tagliato col rovescio, ha spinto col diritto. Ha fatto giocare il rivale e gli ha messo dubbi, facendo sentire la sua presenza. Harris si è sciolto come neve di fronte al “fuoco” di Matteo.

Una bella rimonta, un ottimo segnale mentale e fisico che cancella una prestazione tecnica non eccelsa. Nel primo set non è accaduto nulla fino al decimo game, con un break improvviso a favore, e nel secondo, eccetto gli ultimi 15 minuti (quella della rimonta) non aveva affatto convinto. Tuttavia alla fine ha chiuso con 22 vincenti e 18 errori, un saldo comunque positivo, grazie soprattutto al servizio ma anche ai bei punti ottenuti quando conta. E questo, alla fine, è la cosa più importante: puoi anche non giocare benissimo, ma se riesci ad alzare il livello nelle fasi decisive, i match li porti a casa. La zampata del campione.

Marco Mazzoni

 

La cronaca dell’incontro.

Harris lancia la prima palla del match, sotto gli occhi del suo coach Xavier Malisse. Non inizia bene col diritto, due errori non forzati. Lo aiuta il servizio, traiettorie esterne micidiali. 1-0 Harris. Berrettini to serve. Ottime prime (1 Ace), una smorzata perfetta ed una “sberla” col diritto, buon ingresso nel match per l’1 pari. Gli scambi sono brevissimi, il servizio domina e il set avanza senza scossoni (ben 3 Ace per Matteo nel quarto game). Harris è più incisivo in risposta rispetto a Berrettini, che ha iniziato il match non così rapido con i piedi ed è in difficoltà ad entrare nello scambio in ribattuta. Dopo il primissimo game, tutto fin troppo facile per Lloyd nei suoi turni. Funziona molto bene il diritto incrociato di Harris, Berrettini è un po’ lento nell’uscita dal servizio e nello spostamento a destra. La prima dell’azzurro però funziona, e sulla seconda carica un bel “kick” sul rovescio del sudafricano, assai meno sicuro nel controllo. Dopo 27 minuti, 4 pari e nessun sussulto (neanche gran tennis, ad esser onesti). Nel nono game Harris mostra qualche “problema” di tocco, cercando una smorzata da metà campo ma spedendo la palla a metà corridoio. 15-30, piccola prima occasione per Berrettini, ma Lloyd spinge bene col diritto e si salva. Male però il sudafricano nello scambio seguente, cade in trappola con un back molto basso di Matteo, 30-40 e palla break, la prima del match. Seconda di servizio… ottima risposta cross di Berrettini, Harris si sposta e carica ma col rovescio termina lungo. Improvviso BREAK per Berrettini, che va a servire sul 5-4. Serve senza problemi l’azzurro, cambia angoli e velocità, incluso un Ace al T imprendibile. 40-0 e tre Set Point! Doppio fallo sul primo, si fa sorprendere da una risposta molto profonda sul secondo, mal valutata. OK il terzo, ACE esterno e urlo di liberazione. 6-4 in 36 minuti, un solo break, arrivato all’improvviso, è stato sufficiente per l’allungo.

Harris vice ai vantaggi il primo game del secondo set, nessun problema per Matteo. Non cambia il canovaccio tattico, sembra la fotocopia dell’avvio del primo set. Sul 2-1 Harris, Berrettini va in difficoltà nel suo game di battuta. Dal 30-0 (altra bella smorzata), commette un doppio fallo e poi sbaglia un diritto in corsa verso destra. 30 pari. Un errore banale di rovescio in scambio lo condanna alla prima palla break da difendere. La prima non entra, attacca con un diritto cross da tre quarti campo, ma Harris indovina l’angolo e trova un bel passante di diritto, troppo difficile la volée bassa. BREAK Harris, Matteo ha pagato un brutto game di servizio e un errore di rovescio evitabile. Lloyd serve bene, spinge forte col diritto e consolida il vantaggio, portandosi 4-1. Matteo ritrova la prima, resta in scia 2-4, ma ora è necessario incidere in risposta. Su di un erroraccio col diritto, il romano di lamenta col suo angolo, come se avesse difficoltà a sentire la palla o comunque non soddisfatto del suo feeling in campo. Harris non chiude uno smash facile, ne approfitta Matteo per il 30 pari. Piccola chance, ma se la gioca male l’azzurro affossando una risposta su di un seconda tutt’altro che pericolosa, lento a far spazio col corpo. Indovina poi un pallonetto millimetrico, si va ai vantaggi. Con due Ace si porta 5-2. Resta incerto l’azzurro, un errore di rovescio e quindi subisce un rapido attacco del rivale. A due punti dal set Harris. Un altro errore, stavolta col diritto, lo condanna al 15-40, due Set Point Harris! Un’ottima seconda palla carica di spin diventa ingestibile per Lloyd, 30-40. Buono finalmente il diritto di Matteo, cancella anche la seconda chance. Non è un bel momento per Berrettini, sbaglia anche la palla corta con l’avversario metri dietro. Col servizio (e decimo Ace) Berrettini chiude un game molto complicato. 5-3, Harris serve per il secondo parziale. Inizia bene, servizio e diritto, per il 30-0. Poi due errori, e 30 pari. Con coraggio si butta avanti, chiude il punto con un doppio smash, per il terzo Set Point. Bravo Berrettini ad intuire l’attacco a rete, trova un bel lob. Fa il pugno l’azzurro, finalmente una reazione “positiva” dopo qualche lamentela di troppo con se stesso per gli errori. Si scambia, e la tensione ora divora Harris, che sbaglia malamente un rovescio. Palla Break per Berrettini! Altro regalo di Harris, che sparacchia un diritto ben largo. BREAK Berrettini, serve 4-5. La scossa ha reso energia al tennis di Matteo, più incisivo anche da fondo campo e finalmente più intenso in difesa. Servizio e diritto, il suo schema principe, per il 5 pari. L’inerzia del set pare cambiata, da 2-5 sotto Berrettini ora comanda e fa sentire la sua potenza in campo. Sul 15 pari Matteo trova un passante in back clamoroso, una rasoiata micidiale (non esattamente tra i punti forti nel suo repertorio) che sorprendere il rivale. Ora ruggisce davvero “Matte”, con un doppio passante robusto vola 15-40, due palle break per l’allungo! Harris cancella la prima chance buttandosi avanti; sbaglia però col rovescio nella seconda, bravo l’azzurro a tenere alto il ritmo. BREAK Berrettini, il sorpasso è compiuto. Avanti 6-5, serve per chiudere il match. Nessun patema, chiude con l’ACE un game a zero e vola negli ottavi di Indian Wells. Aspetta il vincente di Kecmanovic vs. Van de Zandschulp. Una prestazione non ottimale, ma è stato bravo a reagire nel momento di difficoltà nel secondo set, alzando il livello e facendo sentire la propria presenza in campo. Ha chiuso con +4 tra errori e vincenti, segnale che quando ha spinto, l’ha fatto anche bene.

 

ATP Indian Wells

Matteo Berrettini [6]

6

7

Lloyd Harris [30]

4

5

Vincitore: Berrettini

12 ACES 6
3 DOUBLE FAULTS 0
41/62 (66%) FIRST SERVE 39/64 (61%)
36/41 (88%) 1ST SERVE POINTS WON 31/39 (79%)
9/21 (43%) 2ND SERVE POINTS WON 10/25 (40%)
2/3 (67%) BREAK POINTS SAVED 1/4 (25%)
11 SERVICE GAMES PLAYED 11
8/39 (21%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 5/41 (12%)
15/25 (60%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 12/21 (57%)
3/4 (75%) BREAK POINTS CONVERTED 1/3 (33%)
11 RETURN GAMES PLAYED 11
5/6 (83%) NET POINTS WON 8/15 (53%)
22 WINNERS 15
14 UNFORCED ERRORS 24
45/62 (73%) SERVICE POINTS WON 41/64 (64%)
23/64 (36%) RETURN POINTS WON 17/62 (27%)
68/126 (54%) TOTAL POINTS WON 58/126 (46%)
222 km/h MAX SPEED 20 km/h
203 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 193 km/h
163km/h2ND SERVE AVERAGE SPEED 145 km/h



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