Ven. Nov 22nd, 2024

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Ministro ucraino Kuleba: “Non ho grandi aspettative sull’incontro con Lavrov”

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha affermato di avere “aspettative contenute” sull’incontro con il suo omologo russo Sergey Lavorv, in programma per domani in Turchia, a margine del Forum della diplomazia di Antalya. “Ci stiamo preparando per i negoziati con Lavrov. Stiamo lavorando molto seriamente per portarli avanti nel modo più efficiente possibile“, ha detto Kuleba in un briefing, secondo quanto riporta Ria Novosti. “Francamente parlando”, ha aggiunto Kuleba, “le mie aspettative dai negoziati sono contenute, non ho grandi speranze“.


La Polonia: “La decisione sui jet all’Ucraina spetta alla Nato”

La decisione sulla consegna all’Ucraina dei Mig-29 è nelle mani del Patto Atlantico e degli americani. Lo ha detto il premier polacco Mateusz Morawiecki a Vienna dopo i colloqui con il cancelliere austriaco Karl Nehammer. Il premier polacco ha sottolineato come “la decisione sulla consegna degli aerei dovrebbe essere presa unicamente dalla intera Nato“.


Ue: “Valutiamo tetto temporaneo ai prezzi del gas”

“Per far fronte all’attuale emergenza, la Commissione esaminerà tutte le possibili opzioni per limitare l’effetto contagio dei prezzi del gas sui prezzi dell’elettricità, come limiti di prezzo temporanei“. Così un portavoce della Commissione europea rispondendo a una domanda dei giornalisti sulla possibilità di introdurre tetti al prezzo del gas. La Commissione, ha ricordato il portavoce, “consulterà urgentemente tutti gli attori interessati e proporrà opzioni nelle prossime settimane“.


Chernobyl senza elettricità, Energoatom: “Possibile rilascio di sostanze radioattive”

Dopo la notizia della disconnessione della centrale nucleare di Chernobyl dalla rete elettrica, sui propri canali telegram l’agenzia di stato ucraina che si occupa della gestione delle 4 centrali atomici del Paese ha spiegato quali possono essere i rischi di una prolungata mancanza di elettricità. A leggere la nota di Energoatom, a Chernobyl ci sono circa 20mila assemblaggi di combustibile esaurito immagazzinati nell’impianto di stoccaggio. Questo materiale ha bisogno di un raffreddamento costante, possibile solo se c’è elettricità. In caso contrario – spiegano dall’azienda di Kiev – le pompe non si raffredderanno. Le conseguenze? La temperatura nelle vasche di raccolta aumenterà e si verificheranno impennate e rilascio di sostanze radioattive nell’ambiente. Non solo. A sentire sempre Energoatom, il vento può trasferire una nuvola radioattiva ad altre regioni di Ucraina, Bielorussia, Russia e in Europa. Sempre per mancanza di elettricità, anche la ventilazione non funzionerà nella struttura e per questo motivo tutto il personale riceverà una dose pericolosa di radiazioni. Altra conseguenza è che l’impianto antincendio non funziona altrettanto bene: per Kiev questo è un rischio notevole in caso di incendio, che può verificarsi a causa del colpo di proiettile. Energoatom poi fa sapere che le operazioni militari sono attualmente in corso, il che rende impossibile eseguire lavori di riparazione e ripristinare l’alimentazione. I russi, dal canto loro, hanno già comunicato di avere il controllo completo e totale della struttura e di aver fatto di tutto per garantire ogni tipo di sicurezza dell’impianto. L’Aiea (Agenzia internazionale per l’energia atomica), tuttavia, ha fatto sapere già ieri di aver perso tutti i contatti con la centrale.


Russia: “Da Stati Uniti guerra economica contro di noi”

“Gli Stati Uniti d’America stanno effettivamente conducendo una guerra economica contro la Russia“. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalla Tass, dopo che il presidente Usa Joe Biden ha annunciato ieri il divieto di importazione di petrolio e gas da Mosca. “La situazione merita un’analisi molto, molto approfondita delle decisioni che sono state annunciate da Biden”, ha detto il portavoce del Cremlino. “Cosa farà la Russia? Farà ciò di cui ha bisogno, ciò che è vantaggioso per lei in questa situazione. Proteggeremo i nostri interessi”.


Kiev: “I russi stanno torturando i dipendenti della centrale nucleare di Zaporizhzhia”

I russi “stanno torturando i dipendenti della centrale nucleare di Zaporizhzhia”, la più grande dell’Europa nel sud dell’Ucraina, che “tengono in ostaggio da quattro giorni”. E’ la denuncia su Facebook del ministro dell’Energia ucraino Herman Halushchenko, secondo il quale i russi intendono far registrare ai dipendenti dell’impianto “un messaggio da usare come propaganda”. ”Ci sono circa 500 soldati russi e 50 unità ben equipaggiate all’interno dell’impianto”, ha aggiunto. “Gli impiegati dell’impianto sono fisicamente e psicologicamente esausti”, ha proseguito. Halushchenko ha quindi rivolto “ai nostri partner della comunità internazionale” affinché “adottino misure per far ritirare le forze di occupazione russa dagli obiettivi nucleari conquistati e per chiudere lo spazio aereo sopra l’Ucraina”. In particolare, “se un impianto nucleare dovesse essere colpito dai militari russi” si verificherebbe “un disastro per l’intera Europa”. E “la responsabilità sarebbe totalmente della Russia”. Halushchenko ha concluso affermando che “dobbiamo fermare il terrorismo nucleare russo tutti insieme. E dobbiamo farlo ora prima che sia troppo tardi”.


Cremlino: “Offerta di jet all’Ucraina da parte della Polonia crea uno scenario pericoloso”

L’offerta dei jet polacchi all’Ucraina crea “uno scenario potenzialmente pericoloso“. Lo afferma il Cremlino.


Mosca: “Ok colloqui con Ucraina, ma riconosca indipendenza di Donetsk e Lugansk”

La Russia vuole tenere colloqui con l’Ucraina “il prima possibile, dipende dalla volontà di Kiev“. Lo afferma il portavoce del Cremlino Peskov citato dalla Tass aggiungendo però che le Repubbliche di Donetsk e Lugansk sono “stati sovrani e indipendenti” e che Kiev dovrebbe riconoscerli come tali.


“La centrale di Chernobyl completamente disconnessa dalla rete elettrica”

“A causa delle azioni militari degli occupanti russi, la centrale nucleare di Chernobyl è stata completamente disconnessa dalla rete elettrica”. Lo hanno riferito le autorità ucraine su Telegram, secondo cui l’impianto al momento è “completamente fermo”. “Le azioni militari sono in corso, quindi non c’è possibilità di ripristinare le linee. Anche la città di Slavutych è senza corrente”, hanno aggiunto. Già ieri l’Aiea aveva affermato di aver perso i contatti con i sistemi di dati nucleari di Chernobyl. La centrale nucleare non trasmette più dati all’organismo di controllo delle Nazioni Unite, ha detto l’agenzia, esprimendo preoccupazione per il personale che lavora sotto la guardia russa presso la struttura ucraina.

 


Gazpron: “Per Europa riserve di gas fino a metà aprile”

L’Europa sta prendendo il gas dai residui degli stoccaggi degli anni precedenti; una fornitura che può durare fino a metà aprile. Questo il calcolo messo a punto da Gazprom che fa riferimento ai dati di Gas Infrastructure Europe secondo cui al 7 marzo il volume di gas attivo negli impianti di stoccaggio sotterraneo in Europa era inferiore del 22,1% (pari a 7,5 miliardi di metri cubi) rispetto al livello dell’anno scorso. Sono già stati prelevati – continua Gazprom – “del 105,3% del volume che le aziende sono state in grado di pompare nella stagione estiva del 2021. Le riserve dell’anno scorso nelle strutture europee di UGS sono arrivate a ‘zerò a febbraio”. Ora il gas in arrivo – osserva Gazprom – “proviene dai residui di gas degli anni precedenti”, cosa che “in Europa può durare fino a metà aprile”. Il bilancio totale del gas negli impianti UGS in Europa è “del 27%. Gli impianti di stoccaggio sotterranei in Germania sono vuoti del 74,4%, in Francia dell’80,3%”.



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