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Il 2020 era stato salvato dal «saldo migratorio» e dal ricalcolo del censimento permanente. L’iniziale calo della popolazione era infatti stato corretto dall’Istat: nell’anno dello scoppio della pandemia, pur con il boom di decessi, i residenti nel Bresciano avevano continuato la crescita. Ora invece i nuovi dati dell’Istituto di Statistica dicono che lo scorso anno le «migrazioni» dall’estero o da altre provincie non hanno colmato il crollo delle nascite e l’eccesso di mortalità che comunque si è confermato anche nel 2021. Così, lo scorso 31 dicembre, la popolazione residente in provincia di Brescia è scesa a 1.254.322 abitanti, quasi 1.400 in meno rispetto a dodici mesi prima. Un calo figlio di una dinamica nazionale ma che – stando ai dati Istat «corretti» – fotografa la prima diminuzione dei residenti nel Bresciano dal dopoguerra.
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