Lun. Nov 25th, 2024

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(ANSA) – PESARO, 13 MAR – “Ai ragazzi ucraini che stanno
combattendo dico di arrendersi. Solo se loro si salveranno,
potranno salvare l’umanità”: a dirlo all’ANSA è Maffeo
Marinelli, 97 anni, uno degli ultimi partigiani d’Italia.
   
Parole, pronunciate al telefono dalla sua casa di Pesaro, che
si portano dietro la preoccupazione di un’espansione del
conflitto tra Russia e Ucraina.
“So cosa significa stare in guerra, ma non c’è territorio per
cui valga la pena uccidere o morire”, sostiene. Gli si chiede di
Vladimir Putin e la mente lo riporta al ventennio fascista e al
nazismo della Seconda Guerra Mondiale, che lo vide tra i ragazzi
che organizzarono la resistenza nel nord delle Marche: “Sono
sicuro – insiste – che (Putin, ndr) si eliminerà da solo.
   
Arriverà un momento in cui sarà lui stesso a mettersi in
ginocchio e chiedere di essere ammazzato. Non potrà continuare a
vivere con questo fardello addosso”. “Guardare il cielo e
vedere cadere le bombe c’è solo da vergognarsi”, sottolinea l’ex
partigiano che si dice convinto che “dietro a questa guerra ci
sono soprattutto tanti interessi economici”. “Ma agli ucraini
dico di finirla qui, smettete di combattere e fatevi da parte,
ci penserà Dio alla vostra terra”, aggiunge Maffeo, pensando
sempre alla fine del dittatore russo. Marinelli è un uomo di
pace e già in altre circostanze, ricordando la Seconda Guerra
Mondiale, aveva avuto modo di dire che a distanza di tanti anni
non capiva ancora “il motivo per cui fu combattuta”. A maggior
ragione oggi, fa ancora più fatica a comprendere il conflitto in
atto: “Cosa abbia Putin nella testa non si sa, certo è che se
continua così mette a rischio l’umanità”. “Ma guai – conclude
Maffeo – pensare di andare tutti in guerra. Putin si eliminerà
da solo”. (ANSA).
   

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